sabato 11 ottobre 2025

Corso di storia dell'architettura: 5 La nascita della civiltà greca

La nascita della civiltà greca

Rappresentazione del Pantheon greco.

Sintesi culturale e fondamento dell’Occidente

Introduzione

La civiltà greca rappresenta una delle più straordinarie esperienze culturali della storia umana. La sua nascita, lontana dalle fastose manifestazioni artistiche dell’Oriente antico, coincide con un lento processo di trasformazione che, dal crollo del mondo miceneo, condusse alla formazione di una nuova identità mediterranea. La Grecia seppe fondere eredità diverse – materiali, linguistiche, religiose e artistiche – in un insieme unitario e coerente, destinato a costituire la matrice del pensiero occidentale1.

1. Dalla crisi micenea alla rinascita ellenica

Il tramonto della civiltà micenea, avvenuto intorno al XII secolo a.C., segnò l’inizio di un periodo di transizione e di oscurità, noto come età oscura. Le invasioni doriche2 provocarono un profondo mutamento politico e sociale: le grandi regge micenee scomparvero, la scrittura lineare B cadde in disuso, e l’organizzazione palaziale lasciò il posto a comunità più piccole e indipendenti.
Fu in questo contesto che emerse una nuova struttura politico-sociale: la polis, la città-stato autonoma, nucleo della futura civiltà greca3. L’indipendenza cittadina, pur generando rivalità e frammentazioni, favorì la nascita di modelli di governo innovativi e di un vivace pluralismo culturale.

La rinascita artistica e architettonica del periodo geometrico (IX-VIII secolo a.C.) tradusse in forme nuove l’eredità del passato. L’architettura fuse il megaron miceneo con il portico a colonne doriche, unendo tecniche lignee e litiche4. Tale sintesi, apparentemente povera, diede origine ai canoni che avrebbero definito i templi greci classici, divenuti poi modelli universali di proporzione e armonia.

2. La lingua, la religione e la coesione culturale

A differenza dei grandi imperi centralizzati dell’Oriente, i Greci non conobbero mai un’unica entità politica. Tuttavia, una unità culturale profonda li contraddistinse: la lingua comune (che, con l’introduzione dell’alfabeto fonetico, divenne il primo sistema di scrittura completo dell’Occidente)5, la religione olimpica e un sistema di valori condivisi.

La religione greca, lungi dall’essere dogmatica o rivelata, si costituì come processo narrativo e storico. Le antiche saghe mitologiche, tramandate oralmente, narravano la genesi del cosmo e le vicende delle divinità, rispecchiando l’evoluzione del pensiero umano dalle paure primordiali ai miti della ragione e dell’armonia6.
I miti ctonii, legati alla fertilità e alle forze telluriche, cedettero progressivamente il posto ai miti olimpici, simboli della conquista di un equilibrio tra uomo e natura. La religione greca non si impose dall’alto, ma “salì dal basso”, come espressione poetica e popolare di una civiltà in crescita7.

3. L’arte come conoscenza e manifestazione del divino

Nell’universo greco, l’arte non aveva funzione devozionale, bensì conoscitiva. Essa non si proponeva di istruire o di indurre alla fede, come nell’arte medievale cristiana, ma di rivelare la forma ideale della realtà.
Come affermava Platone, “l’arte è imitazione dell’essenza”8: attraverso la rappresentazione del corpo umano o della natura, l’artista greco cercava l’armonia intrinseca che lega il mondo visibile all’idea.

Il corpo umano divenne misura e simbolo dell’universo. Dalla rigida frontalità arcaica del kouros si giunse, nel V secolo a.C., alla perfetta armonia del Doriforo di Policleto, esempio paradigmatico di equilibrio tra movimento e quiete9.
Nell’arte greca, il divino non trascende l’umano, ma lo abita: gli dei sono proiezioni delle virtù e delle passioni umane. Atena incarna la sapienza, Afrodite la bellezza, Ares il valore guerriero, Zeus l’autorità. La loro immortalità è solo simbolo della perfezione raggiunta, non di una lontananza trascendente.

4. Umanesimo e mito: la costruzione dell’identità greca

Il mito, elemento fondativo dell’immaginario greco, non è semplice racconto religioso, ma strumento conoscitivo e morale.
Attraverso le vicende di eroi e divinità, i Greci elaborarono le categorie fondamentali dell’esperienza umana: la hybris (tracotanza), la dike (giustizia), la sophrosyne (misura).
L’arte e la poesia, da Omero a Fidia, contribuirono a plasmare una visione del mondo in cui il destino dell’uomo è inscritto nel confronto costante con la natura, gli dei e la ragione10.

La Grecia elaborò così il primo umanesimo della storia, fondato sul principio che nulla esiste fuori dalla coscienza umana. Da questa intuizione nasceranno la filosofia, la scienza, la democrazia e la stessa nozione di bellezza come forma ideale.

Conclusione

La civiltà greca, scaturita da un intreccio di crisi, invasioni e rinascite, seppe generare un sistema culturale coerente, aperto e innovativo. La sua grandezza risiede nell’aver posto l’uomo al centro del mondo, non come creatura debole, ma come misura del divino.
L’eredità di quell’equilibrio tra ragione, arte e mito costituisce ancora oggi il fondamento dell’identità culturale europea.

Note

  1. J. Boardman, La civiltà greca, Torino, Einaudi, 1991. 

  2. M. Finley, Il mondo di Odisseo, Milano, Laterza, 1983. 

  3. A. Snodgrass, Archaic Greece: The Age of Experiment, London, J.M. Dent & Sons, 1980. 

  4. R. Osborne, Greece in the Making, 1200–479 BC, London, Routledge, 1996. 

  5. J. Chadwick, The Decipherment of Linear B, Cambridge, Cambridge University Press, 1958. 

  6. W.K.C. Guthrie, The Greeks and Their Gods, Boston, Beacon Press, 1955. 

  7. J.-P. Vernant, Le origini del pensiero greco, Torino, Einaudi, 1962. 

  8. Platone, Repubblica, X, 597a–598c. 

  9. Policleto, Canon, frammenti in Galeno, De placitis Hippocratis et Platonis, V, 3. 

  10. E.R. Dodds, I Greci e l’irrazionale, Milano, Rizzoli, 1978. 

Bibliografia

  • Boardman, J., La civiltà greca, Torino: Einaudi, 1991.

  • Chadwick, J., The Decipherment of Linear B, Cambridge: Cambridge University Press, 1958.

  • Dodds, E.R., I Greci e l’irrazionale, Milano: Rizzoli, 1978.

  • Finley, M., Il mondo di Odisseo, Bari: Laterza, 1983.

  • Guthrie, W.K.C., The Greeks and Their Gods, Boston: Beacon Press, 1955.

  • Osborne, R., Greece in the Making, 1200–479 BC, London: Routledge, 1996.

  • Platone, Repubblica, a cura di G. Reale, Milano: Bompiani, 2006.

  • Snodgrass, A., Archaic Greece: The Age of Experiment, London: J.M. Dent & Sons, 1980.

  • Vernant, J.-P., Le origini del pensiero greco, Torino: Einaudi, 1962.


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