domenica 11 maggio 2025

Corso di storia dell'architettura: Cucinella 1961

 Cucinella 1961















Mario Cucinella (Palermo, 29 agosto 1961) è un architetto, designer e accademico italiano. Nel 2009 ha vinto il premio MIPIM (Marché International des Professionnels d'Immobilier) nella categoria green building con il Centre for Sustainable Energy Technologies (CSET). Due anni dopo, nel 2011 vince di nuovo il prestigioso premio nella stessa categoria con la sede centrale italiana della 3M. Nel 2017 il Ministero per i Beni e le Attività Culturali lo ha incaricato della curatela del Padiglione Italia alla Biennale di Architettura 2018, che Cucinella ha intitolato Arcipelago Italia. Si laurea a Genova con Giancarlo De Carlo nel 1987. Dal 1987 al 1992 lavora nello studio di Renzo Piano a Genova e a Parigi, come responsabile di progetto. Nel 1992 fonda Mario Cucinella Architects (MCA) a Parigi e nel 1999 a Bologna. Dal 1998 insegna in vari atenei (Facoltà di Architettura di Ferrara, Università di Nottingham, IED di Torino, Università Federico II di Napoli). È direttore del comitato scientifico di PLEA (Passive and Low Energy Architecture). Nel 2015 il Royal Institute of British Architects (RIBA) gli conferisce un'International Fellowship per l'anno 2016. Nel 2014 ha collaborato con Renzo Piano al progetto G124 per il recupero delle periferie in Italia. Nel 2012, fonda Building Green Futures, un'organizzazione no-profit con l'obiettivo di diffondere un'architettura che garantisca dignità, qualità e performance nel rispetto dell'ambiente nei paesi in via di sviluppo. Tra le sue realizzazioni più significative: il Centre for Sustainable Energy Technologies (CSET) di Ningbo, la sede della società 3M a Milano, il progetto per l'Agenzia regionale per l'Ambiente (ARPA) a Ferrara; il nuovo Palazzo Comunale di Bologna il Nido d'infanzia di Guastalla, ispirato al ventre della balena di Pinocchio, e il Polo Universitario ad Aosta, l'edificio One Airport Square ad Accra, la nuova sede delle Poste e Telecomunicazioni ARPT di Algeri, il Centro Universitario Ospedaliero sempre ad Algeri, il Polo Chirurgico per l'Ospedale San Raffaele di Milano 








Ekspozita Building è il nome del nuovo progetto di Mario Cucinella Architects (MC A), studio internazionale di architettura specializzato nella ricerca sulla sostenibilità. L’edificio nascerà nel centro di Tirana, in Albania, e rappresenterà una preziosa risorsa verde e pubblica in un ecosistema cittadino che soffre la mancanza di spazi aperti. La struttura avrà una destinazione a uso misto e raggiungerà i 93 m di altezza in cui si alterneranno aree commerciali, residenziali e pubbliche. L’immaginazione dello studio MC A è riuscita, attraverso una semplice rotazione della sagoma rispetto al lotto e l’arretramento del piano terra, a dar vita ad una struttura imponente, ma completamente permeabile: non ci sono fronti completamente chiusi e diversi varchi creano corridoi che connettono il nuovo all’esistente. La corte interna e la presenza di terrazze verdi semicircolari contribuiscono a connotare il progetto come una vera e propria oasi tra i grigiori del traffico cittadino.La ricercata irregolarità della geometria dell’Ekspozita Building consente la realizzazione di 24 piani sfruttando solo il 44% del suolo a disposizione, mentre il design delle facciate è stato appositamente studiato per limitare l’impatto solare e ridurre fino al 30% i consumi energetici.Il cantiere dell’edificio sarà inaugurato nel 2020 e la fine lavori è prevista per il 2023.




 
Nel quartiere Viertel Zwei di Vienna, green district della città in continua espansione, lo studio bolognese Mario Cucinella Architects firmerà due torri multifunzionali concepite come una città verticale.
Vincitore del concorso internazionale di Architettura bandito dall'investitore austriaco Ic Development, il progetto prevede la realizzazione di due torri molto diverse tra loro per forma e linguaggio. La torre più bassa sarà alta 90 metri e ospiterà al suo interno prevalentemente residenze, mentre nella seconda torre, alta 120 metri, troveranno posto un hotel e degli uffici. 
Ma le torri non differiscono unicamente per altezza e destinazione d’uso, ma anche per il linguaggio architettonico utilizzato: mentre la torre residenziale è stata concepita come un’estensione in verticale dell’intorno esistente e del grande parco del Prater con il fine di istituire un rapporto di continuità non solo visivo ma soprattutto qualitativo tra natura e spazio costruito, la torre terziaria è stata invece pensata come edificio iconico, progettato per emergere dal suo contesto, caratterizzata da una geometria organica ed affusolata che ne valorizzi la verticalità. 
Quest’ultima, dovendo ospitare spazio di lavoro e servizi, presenta un layout dei piani e un sistema di facciata progettati con lo scopo di ottimizzare l’illuminazione naturale degli ambienti interni, minimizzandone allo stesso tempo i fenomeni di abbagliamento e surriscaldamento.




Corso di storia dell'architettura: RCR Arquitectes 1961

RCR Arquitectes 1961

 










RCR Arquitectes è uno studio di architettura spagnolo formato dai cofondatori Rafael Aranda (1961), Carmen Pigem e Ramón Vilalta. Il trio è stato insignito del Premio Pritzker per l'Architettura. Sebbene lo studio avesse vinto numerosi premi prima del Pritzker, erano relativamente sconosciuti al confronto con gli altri finalisti.
Lo studio è stato fondato a Olot, Spagna nel 1988.
È noto per l'uso frequente dell'acciaio Corten nei suoi progetti.
Lo studio ha progettato l'imponente Musée Soulages a Rodez, in Francia, dopo averne vinto la competizione nel 2007.





La nuova mediateca situata nel centro storico di Gand presenta una pila di lastre orizzontali in quello che è un volume altamente flessibile. Il piano terra è in realtà su due livelli: quello dei canali e quello delle passerelle che li attraversano. Il programma si svolge fondamentalmente nelle storie intermedie, che includono la East Flanders Heritage Library, la biblioteca regionale, il catalogo centrale di tutte le biblioteche della provincia e uno spazio per i nuovi media. Gli uffici sono al quinto piano, a coronamento dell'edificio. Sulla facciata, lamelle metalliche orizzontali proteggono l'edificio dalla luce solare. La scala urbana dell'opera e la varietà dei suoi spazi pubblici contribuiscono alla rivitalizzazione del quartiere: la piazza principale è ad anfiteatro e si collega con la città tramite una passerella sul fiume; una piazza più piccola disposta su due livelli si collega a quella principale e un parco copre l'ansa del fiume e la separa dall'edificio.

Corso di storia dell'architettura: Snøhetta 1961

Snøhetta 1961
















Snøhetta è uno studio internazionale di architettura, architettura del paesaggio e design di interni con sede principale a Oslo e una minore a New York. I principali fondatori della compagnia sono Craig Dykers (nato a Francoforte nel 1961), Christoph Kapeller (nato in Austria) e Kjetil Trædal Thorsen (nato a Karmøy nel 1958), a cui si aggiungono altri quattro collaboratori: Robert Greenwood, Ole Gustavsen, Tarald Lundevall e l'architetto paesaggista Jenny Osuldsen. La compagnia attualmente formata da 120 membri iniziò a formarsi nel 1989, anno in cui un gruppo di professionisti di Oslo che aveva fondato uno studio di architettura chiamato Snøhetta nel 1987 collaborò con alcuni colleghi a Los Angeles ad un progetto internazionale; si trattava del concorso per la costruzione della nuova Biblioteca di Alessandria, e procurò successivamente fama internazionale al gruppo. Il nome dello studio Snøhetta è ripreso dal nome della montagna più alta del Dovrefjell ed ha una valenza simbolica: rappresenta una forma estremamente complessa, al tempo stesso un paesaggio, un oggetto quasi architettonico e riassume appieno tutto il concetto di approccio all'architettura che punta a lavorare non tanto su oggetti ma piuttosto su ambienti. Durante gli 11 anni di evoluzione del progetto lo studio ricevette commissioni minori, e la sua organizzazione interna cambiò varie volte. Dal 2000 il gruppo si diresse verso l'attuale conformazione, e lavorò in Norvegia, negli Stati Uniti e negli Emirati Arabi Uniti. Dal marzo 2009 Snøhetta conta 108 collaboratori a Oslo e 17 a New York, di 17 diverse nazionalità e con diverse specializzazioni: la collaborazione resta un punto di forza sia per la realizzazione dei progetti sia per la maturazione professionale di ogni singolo membro. Lo studio Snøhetta si focalizza sull'etica, sui problemi di deterioramento delle strutture e sullo sviluppo sostenibile, mantenendo il tutto in completa armonia, in modo da creare progetti che si adattino in tutto e per tutto alla cultura, al clima e al sistema ecologico nel quale andranno ad integrarsi. L'architettura non può essere contenuta semplicemente nelle regole dell'ordine ma deve anche un connubio tra originalità e tradizione, paesaggio e artificio. Un tema rilevante per la loro progettazione è la tradizione scandinava, focalizzata su una stretta relazione tra l'architettura e il paesaggio, oltre ad avere anche una visione molto esistenzialista e fenomenologica dell'ambiente, attraverso nozioni sul romanticismo. Il paesaggio dunque, non segna più i confini, ma include naturalmente l'architettura [come avviene per qualsiasi altro edificio di qualsiavoglia rango o qualità]. Queste, sebbene ancorate al luogo circostante se ne differenziano moltissimo; sono una sorta di inciso, e spiccano per la loro organizzazione; il panorama e l'orientamento, sia interno che esterno, sono possibili attraverso aperture con ampie viste prospettiche [altrimenti dette 'finestre'].