venerdì 4 aprile 2025

Corso di storia dell'architettura: Fehn 1924

Fehn 1924

Fehn













Sverre Fehn (Kongsberg, 14 agosto 1924 – Oslo, 23 febbraio 2009) è stato un architetto norvegese.
Ha studiato alla Scuola di architettura di Oslo dove si è laureato nel 1949. Nel 1950 Sverre Fehn assieme al suo professore Arne Korsmo e ad altri architetti norvegesi della sua generazione, Christian Norberg-Schulz, Peter Andreas Munch Mellbye, Geir Grung, Odd Østbye, Håkon Mjelva e Robert Esdaile e all'architetto danese Jørn Utzon, fonda il gruppo PAGON (Gruppo degli Architetti Progressisti di Oslo Norvegia) che era il ramo norvegese dei CIAM (Congresso Internazionale di Architettura Moderna).
Il loro intento era progettare un'architettura fondata sui principi del Movimento Moderno, ma espressa con i materiali ed il linguaggio della loro regione e del loro tempo. Il gruppo sarà attivo fino al 1956. Dal 1952 al 1953 viaggia per il Marocco dove scopre e studia l'architettura primitiva, che influenzerà profondamente la sua opera. Si trasferisce poi a Parigi, dove lavora per due anni presso lo studio di Jean Prouvé, grazie al quale incontra Le Corbusier. Al suo ritorno in Norvegia nel 1954 apre il proprio studio.
Nel 1962 realizza il Padiglione dei Paesi scandinavi nei Giardini della Biennale di Venezia a seguito della vittoria di un concorso per la costruzione di tale edificio. Dal 1967 al 1979 progetta il Museo della Cattedrale di Hamar. Insegna presso la Scuola di architettura di Oslo dal 1971 al 1991 e inoltre è professore onorario presso diverse facoltà di architettura in Europa e negli Stati Uniti. Ha realizzato numerosi musei ma ha anche progettato diverse case private, come la Casa Schreiner a Oslo (1963) e la Casa Busk a Bamble (1990).
La maggior parte delle sue opere si trovano in Norvegia. Benché abbia vinto un gran numero di concorsi, pochi dei suoi progetti sono stati effettivamente costruiti. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, fra cui la Medaglia d'Oro Heinrich Tessenow, il Premio Pritzker, ambedue nel 1997, e il Premio Culturale del Consiglio Norvegese (1998). In quest'occasione è stata realizzata in Italia un mostra retrospettiva del suo lavoro nella Basilica Palladiana di Vicenza e l'editrice Electa ha pubblicato una sua monografia.

Principali opere realizzate
Casa per anziani di Økern a Oslo (1955), in collaborazione con Geir Grung;
Padiglione della Norvegia all'Esposizione Internazionale di Bruxelles (1958);
Padiglione dei Paesi Scandinavi alla Biennale di Venezia (1962);
Museo dell'Hedmark di Hamar (1975);
Scuola Skådalen per maludenti a Oslo (1971-77);
Mostra dei Soldati Cinesi a Hovikodden (1972);
Casa Brick a Bærum (1986);
Casa Kise a Skien (1987-90);
Casa Busk a Bamble (1990);
Museo dei Ghiacciai a Fjærland (1991);
Casa Eco a Norrköping in Svezia (1991-92);
Museo di Aukrust a Alvdal (1995);
Centro di Ricerca del Museo dei Ghiacciai a Fjærland (1995);
Centro Ivar Aasen a Ørsta (2000);
Museo della Fotografia a Horten (2001);
Ampliamento del Museo dell'Hedmark di Hamar (di cui è anche autore) (2005);

Padiglione espositivo per il Museo Norvegese di Architettura a Oslo (2008) 

Corso di storia dell'architettura: Cini Boeri 1924

Boeri 1924











Maria Cristina Mariani Dameno, coniugata Boeri (Milano, 19 giugno 1924 – Milano, 9 settembre 2020), è stata una designer italiana nota con il nome di Cini Boeri. Allieva e collaboratrice di Gio Ponti, e professionista in proprio dal 1963, è stata un'architetta la cui cifra creativa ha sempre teso a privilegiare la funzionalità del progetto rispetto alla sua estetica, nonché l'autonomia dell'occupante delle abitazioni da lei disegnate. Si laureò al Politecnico di Milano nel 1951. Dopo aver inizialmente collaborato con Gio Ponti e Marco Zanuso, aprì un proprio studio nel 1963. Sposò il noto neurologo Renato Boeri dal quale si separò nel 1965. Nel 1979 vinse il premio Compasso d'oro per il divano Strips, disegnato nel 1968 per Arflex ed esposto presso la collezione permanente della Triennale di Milano. Il divano nacque dal proposito di progettare un sistema di sedute di facile produzione e facile vendita e seguì all'esperimento del divano Serpentone, costituito da una struttura schiumata integrale da vendere a metri. Dal 1981 al 1983 insegnò al Politecnico di Milano Progettazione architettonica e Disegno industriale e arredamento. Nel 1981 fu membro del Consiglio di Amministrazione alla XVI Triennale di Milano. Nel 1984 fece parte della giuria del premio Compasso d'oro assieme a Douglas Kelley, Antti Nurmesniemi, Giotto Stoppino e Bruno Zevi. Partecipò nel 1986 alla mostra Progetto domestico all'interno della XVII Triennale di Milano. Tenne conferenze nelle più importanti istituzioni accademiche mondiali: l'Università di Berkeley, il Nucleo del Desenho Industrial di San Paolo, il Collegio degli Architetti di Rio de Janeiro, la Cranbrook School di Detroit, la Southern California Institute of Architecture e il Pacific Design Center di Los Angeles. Premio Roscoe New York (1984), Premio Design Stoccarda (1985 e 1990), Medaglia d'oro "Apostolo del design" Milano (2003), Premio "Dama d'argento" - Poldi Pezzoli Milano 2006, Premio "Milanodonna" Milano (2007), "Piramidi dell'Accademia Italiana" Firenze (2008), "The IIC Lifetime Archievement Award" Los Angeles (2008), Good Design Award Chicago (2008). È morta nella sua casa di Milano il 9 settembre 2020, all'età di 96 anni. Il 2 novembre 2020 il suo nome è stato iscritto nel Famedio di Milano.