Botta 1943
https://youtu.be/KbbAyjrCu4s?si=-0N5R3ODkkmFcKpw
Mario Botta (1943) architetto svizzero, ma laureato all'Istituto Universitario di Architettura IUAV di Venezia è una delle figure più importanti dell'architettura contemporanea. La sua architettura è stata molto influenzata da Le Corbusier (con il quale collaborò alla progettazione del nuovo ospedale di Venezia) e Louis Kahn (con cui allestì la mostra dedicata al progetto per il nuovo Palazzo dei congressi di Venezia) tuttavia ha saputo emanciparsi da essi sino a risultare assai personale. Accanto alla sua opera di architetto Botta ha avuto una vasta esperienza di insegnamento presso il Politecnico di Losanna, la Yale School of Architecture a New Haven e l’Accademia di Architettura di Mendrisio (sua città natale), di cui è stato ideatore e fondatore ed attualmente ne è professore e direttore.
Tra i riconoscimenti alla carriera sono da ricordare il Premio Europeo per la Cultura ricevuto nel 1995, il Merit Award for Excellence in Design by the AIA nel 1996, e la Legione d'Onore della Repubblica Francese nel 1999.
La sua è un'architettura concepita come arte di fondersi in maniera armoniosa con la natura, le culture e le storie dei territori, ma anche come testimone concreta dei vissuti storici e delle aspirazioni umane. Risulta caratterizzata da un notevole pragmatismo e dalla creazione di uno spazio architettonico forte e geometrico, volumi puri tagliati e traforati da grandi spaccature, forme cilindriche ed ellittiche si affiancano a impianti rettangolari, archi rampanti o a tutto sesto si contrappongono a volumi squadrati e a pietre impilate, superfici oblique sovrastano perimetri a base rettangolare, coperture voltate fanno da contrappunto a murature traforate e colonnati. Spesso i suoi edifici sono rivestiti di mattoni in cotto, di pietra grigia di Riveo, di marmo bianco di Peccia, di pietra rossa di Verona, edificati con un attento disegno del particolare architettonico, capaci di creare effetti chiaroscurali e cromatici di suggestivo impatto visivo.
Il progetto dell'architetto Mario Botta prevede una riqualifica del quartiere dove si trovano attualmente le rovine delle terme medievali di Baden. baden.ch Grazie alle sue sorgenti, Baden è stata una delle stazioni termali più importanti d’Europa. Oggi non è altro che una piccola cittadina nel canton Argovia. Un mega progetto promosso dall’architetto svizzero Mario Botta, che include una clinica di riabilitazione, potrebbe dare nuovo lustro alla regione. Tuttavia, i bagni della Roma antica e del Medioevo dovrebbero cedere il loro posto. Ed è polemica.Chi passeggia nell’accogliente Baden, nei pressi di Zurigo, fatica probabilmente a immaginare che durante il Medioevo e il Rinascimento questa cittadina è stata il centro di cura più importante d’Europa. Soprattutto se attraversa l’antico quartiere termale, oggi più che mai addormentato. Eppure non è sempre stato così. Già nel primo secolo avanti Cristo, i romani avevano costruito le prime terme vicino alla sorgente, dalla quale sgorga acqua calda e sulfurea. Il complesso si estendeva su una superficie di due ettari e comprendeva diverse vasche per bagni d’acqua e di vapore. Nel Medioevo, i bagni sono stati ulteriormente ampliati. Appartenenti ai conti d’Asburgo, ospitavano re e nobili di tutta Europa. E durante la Belle Epoque gli alberghi mondani attiravano gente da tutto il mondo venuta a Baden per rimettersi in formaLa Prima guerra mondiale ha messo fine a questo periodo florido. La vera crisi è però scoppiata negli anni Ottanta, quando le assicurazioni malattia hanno iniziato a non più rimborsare le cure termali. Gli alberghi di lusso hanno chiuso i battenti e gli stabili hanno cominciato ad andare in rovina. Così nel 2012 le terme sono state chiuse al pubblico, perché non corrispondevano più alle esigenze moderne. “Un centro termale funzionale e al passo coi tempi è atteso da tempo”, afferma l’architetto Raphael Frei, che nel 1999 col suo team pool Architekten ha concepito un progetto di sviluppo del quartiere termale, nell’ambito di un mandato di studio della città di Baden. Di fatto sono numerosi i progetti naufragati. Autorità, politici e investitori discutono da tempo sullo stile, la superficie e i costi del nuovo complesso, ma ora sembra che le cose si stiano muovendo. Investitori privati hanno chiesto all’architetto ticinese Mario Botta di rimodellare il sito: tre alberghi storici – vuoti da oltre trent’anni – saranno in parte demoliti e trasformati in un clinica di riabilitazione. Al contempo saranno installati dei bagni pubblici, con la possibilità di tuffarsi nel fiume, delle saune e degli hammam. I lavori cominceranno quest’anno e dovrebbero concludersi nel 2018.
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