lunedì 29 gennaio 2024

Corso Architetti internazionali del XX Secolo: Lezione 10 1944-1945 Portzamparc Koolhaas Nouvel Libeskind Coop Himmelb(l)au Vinoly Tschumi

Portzamparc 1944

Portzamparc

Portzamparc


























Christian de Portzamparc (Casablanca, 5 maggio 1944) è un architetto e urbanista francese.
Ha trascorso la sua gioventù a Rennes. Nel 1994 è stato il primo francese a ricevere il premio Pritzker, il Nobel dell'architettura; nel 2004 ha ricevuto il Gran Premio dell'urbanistica. Portzamparc ha studiato presso la Scuola superiore di Belle Arti a Parigi, dal 1962 al 1969. La scoperta degli schizzi di Le Corbusier l'ha spinto ad orientarsi verso la specializzazione in architettura. Tuttavia già da questo periodo si è allontanato dall'architettura moderna, ispirata alle teorie di Le Corbusier, ritenendo che, a Parigi, non si potesse distruggere completamente il passato. È anche il primo titolare della cattedra di “creazione artistica” al Collège de France. La sua lezione inaugurale è del 2 febbraio 2006 con il titolo: “Architettura: figure del mondo, figure del tempo”.
Indice
Una delle prime illustrazioni delle sue idee è l'insieme degli alloggi popolari delle Hautes-Formes, nel XIII arrondissement di Parigi. Quando due torri dovevano essere costruite in questo luogo, l'abbandono della costruzione di edifici di grande altezza nella Parigi del 1974, modifica il progetto. Christian de Portzamparc decide di tracciare una strada attraverso il nuovo quartiere e lo dota di una piazza centrale. Crea una serie di immobili di dimensioni variabili, meno elevati a sud-ovest al fine di facilitarne l'esposizione solare. Le aperture sono ordinate e la pianta unica è respinta a favore dei modelli differenti di appartamenti, secondo la posizione in tutti gli edifici. Questo insieme di alloggi segnano la fine dell'architettura standardizzata dell'operazione urbanistica denominata Italia 13 a Parigi.
Dopo questa prima esperienza, Portzamparc, nel corso degli anni ottanta, formalizza a poco a poco il concetto dell'isolato aperto (ilot ouvert) e lo oppone ai due tipi che, hanno dominato l'architettura dal XIX secolo:
    Il blocco haussmanniano che offre una facciata continua sulla via e dentro si richiude su una corte interna.
    Il piano libero lecorbusieriano dei grandi blocchi, nella quale gli edifici non si orientano più in rapporto alle vie.
L'isolato aperto raggruppa delle costruzioni autonome attorno ad una via tradizionale, l'altezza degli immobili è limitata senza essere uguale tra un edificio e l'altro e le facciate sono generalmente sulla via ma senza continuità tra le diverse costruzioni. Portzamparc respinge la mitomania al fine di creare degli appartamenti dotati d'esposizione multipla e di creare delle fughe visive all'interno dell'isolato. La sua concezione dell'architettura mantiene dall'haussmannismo una gerarchizzazione tra gli spazi pubblici, semi-pubblici e privati, che l'architettura moderna delle torri e delle stecche ha perso rigettando la strada tradizionale multi-funzionale. Egli non riprende tuttavia il rigore e l'uniformità delle facciate haussmanniane tradizionali, alle quali preferisce un certo lirismo, caratterizzato dalla diversità delle costruzioni.
Attua il concetto dell'isolato aperto in grande scala, nel quadro dell'operazione Paris Rive Gauche. La realizzazione del plani-volumetrico e la concezione precisa degli edifici sono affidati ad altri architetti, nel quadro delle norme di costruzione concepite e fissate da Christian de Portzamparc. Il suo obbiettivo è quello di dare al quartiere un carattere basato sull'alternanza delle altezze, dei colori, dei materiali e degli stili architettonici. Utilizza la metafora della “natura morta”, che combina in modo armonioso oggetti differenti gli uni dagli altri.
Premi e riconoscimenti
    1989 - Viene nominato commandeur de l'Ordre des Arts et des Lettres dal Ministère de la Culture Manin Jaurès.
    1990 - Viene insignito del Grand Prix d'Architecture de la Ville de Paris, premio assegnato dal Comune di Parigi.
    1992 - L'Académie Francaise d'Architecture gli conferisce una medaglia per la Scuola di Danza dell'Opéra di Parigi e per la Cité de la Musique.
    1993 - Viene insignito del Grand Prix National de l'Architecture assegnato dal Ministère de l'Équipement, du Logement et du Transport.
    1994 - Viene insignito del Pritzker Prize.
    1995 - Viene insignito della Équerre d'Argent, premio della casa editrice Le Moniteur, per la Cité de la Musique.
    1995 - Viene nominato Preside della École Spéciale d'Architecture di Parigi.
    1998 - Viene insignito della Équerre d'Argent, premio della casa editrice Le Moniteur, per la Scuola di Danza dell'Opéra di Parigi.
    2018 - Premio Imperiale dalla Japan Art Association

Opere realizzate
    1971-1979: serbatoio d'acqua a Marne-la-Vallée.
    1979: insieme degli Hautes-Formes, 209 alloggi popolari, Parigi XIII.
    1987: scuola di danza dell'Opéra di Parigi a Nanterre.
    1988-1992: ampliamento del museo Bourdelle, Parigi.
    1989-1992: immobili residenziali, Nexus Workd, Fukuoka (Giappone).
    1990: residenza Paul Riquet, Nanterre.
    1991-1994: immobili residenziali, ZAC, Bercy.
    1994: résidence Parc Nord (aka MH51), Nanterre.
    1995: Città della Musica, Parigi XIX (oggetto del premio Équerre d'Argent).
    1995: Torre del Crédit Lyonnais nel quartiere Euralille, Lilla.
    1999: ristrutturazione del Palazzo dei congressi di Parigi, XVII.
    1999: torre LVMH, New York.
    2000: tribunale di Grasse.
    1996-2003: nuova sala filarmonica, Lussemburgo.
    2000: Grande Biblioteca del Quebec, Montréal.
    2002: ambasciata di Francia a Berlino.
    2002: torre Granite per la Société Générale, Parigi La Défense (in costruzione).
    2002-2007: Città della musica, Rio de Janeiro (Brasile).
    2004: Sede di Le Monde, Parigi XIII.
    2006: Les Champs-Libres, biblioteca, mediateca e planetario, Rennes.
    2006: Musée Hergé, Louvain-la-Neuve (edificato nel 2008).






Ciascuno dei tre volumi è tagliato in sfaccettature di vetro che catturano il riflesso delle luci del fiume e del cielo. Saranno sbiancati mediante serigrafia per esaltarne le proprietà anti UV e da rivestimenti filtranti appositamente selezionati. Una facciata continua con vetro esterno incollato armonizzerà la superficie laterale. Segna il centro di Hafencity sul lungofiume e l'ingresso al quartiere centrale, il Magdeburger Hafen. Una sezione obliqua ai piedi del primo volume sul lato sud offre una vista della piazza verso l'ingresso del porto; i lati dei volumi si estendono al di sopra del livello dei terrazzi a formare alti parapetti trasparenti e protettivi. Il piano di sviluppo di questo progetto di riqualificazione della proprietà di Amburgo nell'ex area portuale della città specifica gli spazi pubblici, le strade e le piazze, gli allineamenti e i volumi da costruire. Descrive luoghi notevoli e i loro edifici che dovrebbero essere punti di riferimento nel paesaggio urbano. In questo nuovo quartiere, Hafencity, l'edificio da progettare è definito come uno dei punti più alti della città, una figura che sorge direttamente sull'Elba per segnare l'ingresso al porto di Magdeburger Hafen. Fa eco all'altra estremità del distretto dove l'Elbphilharmonie sorge da terra. L'idea è quella di creare un volume verticale formando un oggetto scultoreo che risalta nel quartiere. Per ottenere questa verticalità, l'edificio è strutturato in tre parti verticali, con un gioco tra fiume e cielo. L'edificio ospita alcuni uffici, più ampi di quanto previsto nella proposta di sviluppo per la metà meridionale. Per un effetto verticale, il volume è diviso in tre elementi da due faglie verticali che intersecano i livelli dello spazio aperto a un terzo della sua lunghezza. Questi collegamenti dei livelli dello spazio aperto posizionano le lobby del pavimento. Forniscono spazi aperti e accoglienti e vedute libere a est e ovest di Hafencity.

 
 


 
 
 
 
 
 
 
Questo progetto si trova nel cuore del vasto quartiere degli affari di La Défense, tra i due edifici emblematici del CNIT e La Grande Arche. Il programma di Unibail consiste in due torri collegate da un ponte con equipaggio (ingresso nord sulla spianata da Courbevoie e attraversamento del viale circolare). La Torre Ovest ospita gli uffici e la Torre Est ospita un hotel 4 stelle e una residenza alberghiera. La richiesta di Unibail insiste su vassoi da ufficio raggruppati a coppie con vista aperta e logge-giardini piantumati. Nel prolungamento delle logge a doppia altezza, un vuoto su due livelli con scala collega il livello della reception e il soppalco. La posizione dell'edificio è eccezionale ma il piano interrato, occupato dalle linee ferroviarie, determina la costruibilità e la conformazione stessa del progetto. Le due torri devono estendersi oltre il poligono, formato dalle possibili ubicazioni delle loro fondamenta. Trovano la loro superficie in altezza, sviluppandosi a sbalzo verso la spianata. Presentate come tre foglie ricurve che sembrano spuntare dal suolo, le torri funzionano come console che si allargano a un'altezza elevata e risuonano con la curvatura dello scafo CNIT. Sono ricoperte da una pelle di vetro protettiva serigrafata con sottili linee bianche che lasciano passare la vista ma filtrano i raggi UV. La palazzina uffici beneficia di una pianta allungata che privilegia gli spazi illuminati naturalmente e limita gli spazi nel secondo giorno. Tra le torri, un edificio a ponte attraversa la passerella dei Carpeaux e ospita un auditorium, un ristorante che si apre su terrazze, un centro fitness e una piscina, nonché un ristorante-bar con un punto di vista sospeso unico, a metà delle torri circostanti, rivelando una spettacolare vista panoramica su Parigi e La Défense.



Koolhaas 1944

https://youtu.be/DHVhgBV4MI4







Rem Koolhaas (1944) è un architetto olandese. Il suo esordio però è come giornalista presso Haagse Post e come sceneggiatore cinematografico. Solo dal 1968 frequenta l'Architecture Association School a Londra. Nel 1972 riceve una borsa di studio per una ricerca negli Stati Uniti dove studia con O. M. Ungers alla Cornell University per un anno.
Nel 1974 vince il Progressive Architecture Award con L. Spear e l’anno successivo fonda a Londra l'Office for Metropolitan Architecture (OMA). Dal 1975 insegna all'Institute for Architecture and Urban Studies di New York ed alla School of Architecture dell’Università della California, a Los Angeles. Progetta l’Hotel Sphinx e l’Hotel Welfare Palace a New York.
Il suo primo successo è la pubblicazione nel 1978 di Delirious NewYork, un testo ormai considerato un classico della teoria architettonica contemporanea, che lo rende improvvisamente famoso. Nel 1978 trasferisce lo studio (OMA) a Rotterdam, e realizza l'ampliamento del Hague's Parlament ed il Teatro nazionale a L'Aia. Nel 1987 vince il Japan Design Foundation Award. Svolge attività didattica presso l'Università Tecnica di Delft ed espone Recent Work, presso la Max Protech Gallery a New York. Nel 1988 fa parte del gruppo di architetti della importante esposizione Deconstructivism al MoMA di New York.
Nel 1989 realizza la Fukuoka Housing, che gli frutterà il riconoscimento dell'Architectural Institute of Japan per il Miglior edificio abitativo in Giappone; è quindi la volta della Stazione dell'autobus con schermo video, a Groningen; ed il ZKM - Zentrum für Kultur und Medien a Karlsruhe.
Dal 1989 al 1995 Koolhaas è impegnato nella edificazione di Euralille, un grande complesso residenziale nella cittadina francese di Lille che riscuote consensi internazionali, e per il quale vincerà il premio Gaudì. Dal 1990 al 1994 realizza il Lille Grand Palais, ed espone al Musée de Beaux Arts di Lille il complesso progettuale delle opere OMA in Lille. Nel 1991 realizza Nexus Housing in Giappone e la Villa dall'Ava, a Parigi, per la quale vince il Prix d'Architecture.
La sua fama di architetto gli procura richieste di docenza accademica internazionale. Tra esse ricordiamo quella alla Rice University a Houston in Texas e all'Università Harvard, a Cambridge, in Massachusetts.
Nel 1993 realizza la Kunsthalle a Rotterdam e l’Educatorium presso Università di Utrecht. Per quest’opera riceverà il Rietvaldprize. Nel 1994 è la volta di un vasto piano urbanistico in Olanda, l’Almere Urban Redevelopment per il quale riceverà il premio Intensive Space Use; seguono l’Opera di Cardiff; la Casa Floirac vicino a Bordeaux, per la quale vincerà la l'equerre d'argent; l’Hypo-Theatiner-Zentrum im Gablerhaus presso Monaco; l’esposizione al Museum of Modern Art di New York e la pubblicazione, in collaborazione col grafico canadese Bruce Mau, di S,M,L,XL che gli frutterà il premio dell'American Institute of Architects (AIA). Nel 1995 realizza The New Inchon International Airport, l’aeroporto internazionale di Seul; espone Light Construction al Museum of Modern Art di New York. Nel 1998 realizza l’Erweiterung des IIT a Chicago e la Porto Concert Hall. Nel 2000 vince il prestigioso Premio Pritzker di Architettura.
Negli anni recenti sono numerose le realizzazioni ed i premi. La Nuova ambasciata olandese a Berlino; i negozi Prada a New York, Los Angeles e San Francisco; la Sede della China Central Television a Pechino; e la Biblioteca Pubblica di Seattle. Tra i premi più recenti ricordiamo il Praemium Imperiale, la Royal Gold Medal e il premio Mies Van Der Rohe.
Se dagli scritti egli appare come un visionario, di ben diversa concretezza sono le sue realizzazioni anche se non è facile riconoscerne uno stile. Bill Lacy, il direttore esecutivo del Pritzker Prize, lo definisce come un architetto-filosofo-artista, che ha ampliato e continua ad ampliare la nostra concezione di città e civiltà. Definito da alcuni un modernista e da altri, un decostruttivista Koolhaas rifiuta entrambe le classificazioni sostenendo che lavorando in tanti ambienti diversi e con le più diverse condizioni, il lavoro finito non può che essere anch'esso diverso ogni volta.
Certo è il suo successo professionale. Oggi, lo studio di Koolhaas a Rotterdam è composto da 85 architetti e designers.

Situato nel Centro Culturale di Perth, il nuovo Museo dell'Australia Occidentale offre spazi per mostre ed eventi e nuove opportunità di vendita al dettaglio e di ristorazione per l'ex museo, che espongono le collezioni naturali e culturali dello Stato. Formato con edifici ristrutturati di interesse storico e nuovi volumi, il Museo è stato concepito come un quadro per condividere le diverse storie dell'Australia occidentale, uno Stato caratterizzato da persone e luoghi straordinari e sede della più antica cultura continua sulla terra, una sempre più diversificata , popolazione multiculturale e un hotspot mondiale della biodiversità.







Shekou è definito da un paesaggio misto. Le montagne e il mare, un tessuto industriale dell'era delle prime riforme economiche e i recenti grattacieli formano un contesto dinamico. Il Prince Plaza si trova nel quartiere Sea World di Shekou, una zona costiera unica a Shenzhen, sostenuta dalle montagne Nanshan e di fronte alla baia di Shenzhen, ricca di spazi pubblici all'aperto. La torre del podio ad uso misto di 200 metri si collega immediatamente con gli ultimi sviluppi commerciali di Shekou, il suo passato industriale e il suo eterno ambiente naturale. Il sito si trova nel più importante corridoio panoramico di Shekou che va dalle montagne al mare. Prince Plaza sfrutta appieno il corridoio di visualizzazione senza ostruirlo. La torre è un insieme di quattro barre attaccate a un nucleo centrale. Tre ponti sospesi, evidenziati da una facciata esagonale ispirata alle colline e alle onde, sono piattaforme panoramiche aperte su panorami delle montagne e del mare. Progettati per essere utilizzati sia dagli inquilini che dal pubblico, si aggiungono alla raccolta degli spazi pubblici all'aperto nel distretto costiero di Sea World. I ponti del cielo scompongono la torre altrimenti monolitica di 60.000 m2 in quattro barre di diverse dimensioni che rispondono all'architettura di scale distintive nei dintorni. Le due barre su un lato sono leggermente arretrate per aumentare il perimetro di ciascuna piastra del pavimento, consentendo più luce naturale nello spazio ufficio. La facciata scanalata della torre, con pannelli di vetro extra larghi, consente agli inquilini degli uffici di connettersi visivamente con le montagne e il mare, apportando ulteriore leggerezza alle sottili barre verticali. Un centro commerciale su podio di 40.000 m2 occupa l'intera lunghezza del sito ortogonale per massimizzare la facciata al dettaglio a livello stradale. Diverso dai tipici centri commerciali chiusi, il centro commerciale del podio del Prince Plaza ha una facciata porosa e una terrazza sul tetto, un'estensione delle offerte commerciali e ricreative esistenti del quartiere Sea World. Un'apertura prominente, contrassegnata da una facciata simile a quella degli sky deck, viene creata nel punto in cui scorre il corridoio panoramico. I livelli sotterranei del centro commerciale sono integrati con due linee della metropolitana che collegano Prince Plaza al resto di Shenzhen.


Il New Museum ha annunciato oggi i piani per il suo secondo edificio, progettato da OMA / Shohei Shigematsu e Rem Koolhaas. Questo sarà il primo edificio pubblico di OMA a New York City. La nuova struttura completerà e rispetterà l'integrità dell'adiacente edificio ammiraglia progettato da SANAA, affermando al contempo la propria identità distinta. L'edificio di sette piani e 60.000 piedi quadrati includerà tre piani di gallerie, raddoppiando lo spazio espositivo del Museo, insieme a uno spazio aggiuntivo per i numerosi programmi comunitari e educativi del Museo, una sede permanente per NEW INC, nonché maggiori servizi pubblici e verticale migliorata circolazione. 

 

Lo studio di architettura OMA ha progettato un resort di lusso chiamato Potato Head Studios a Bali. Il progetto si sviluppo attorno a una piazza aperta al pubblico.
Il resort Potato Head Studios è l'ultimo nato del villaggio Desa Potato Head, che comprende un beach club e due hotel nella città balneare balinese di Seminyak. È il primo hotel di OMA sull'isola indonesiana.Per raggiungere questo obiettivo, OMA ha collocato la maggior parte delle funzioni in una struttura che si eleva dal suolo e che è disposta secondo una pianta quadrata. Questo permette di avere una piazza pubblica aperta, a livello del suolo, che conduce direttamete alla spiaggia sul retro dell'edificio. L'ingresso alla piazza invece è coperto da un altro blocco sopraelevato che contiene il percorso pubblico all'interno ed è dotato in copertura di un giardino pensile privato.Ristoranti, piscine, spa, uno spazio espositivo e un bar sono tutti situati nella struttura principale, accanto alla suite di camere identiche. In copertura, c'è un grande spazio pubblico con vista sul mare a cui si accede da una scala a zig-zag in cemento armato.Il progetto vuole fare riferimento ai materiali tipici della cultura balinese. Il verde utilizzato sia a livello della piazza che in copertura è presente in modo evidente; questo per compensare visivamente l'importante struttura in cemento armato. Dove possibile, il team ha anche cercato di utilizzare materiali di provenienza locale e riciclati. La carpenteria a doghe avvolge il grande volume centrale, mentre sotto di esso si trova un soffitto intrecciato formato da bottiglie di plastica riciclata prodotte dalla gente del posto.

Nouvel 1945

https://youtu.be/JzJP-UAXE7Q


 

















Jean Nouvel (1945) architetto francese, frequenta l’École des Beaux-Arts di Bordeaux in architettura. E successivamente la Scuola superiore di Belle Arti di Parigi (ENSBA). Partecipa al movimento intellettuale dell'architetto Paul Virilio, assumendo una posizione di militanza spesso polemica riguardo ai problemi e alle decisioni sull'architettura e la città.
Nel 1976 è co-fondatore del movimento degli architetti francesi Marzo 1976. L'anno dopo è co-fondatore del Sindacato dell'Architettura e uno dei principali organizzatori della consultazione internazionale per la riqualificazione del quartiere delle Halles di Parigi.
Realizza il Centro medico-chirurgico di Val-Notre-Dame a Bezons (Val-d'Oise).
Nel 1981 realizza l’Institut du Monde Arabe a Parigi, che gli darà una notorietà internazionale e gli varrà l’Equerre d'Argent.
Nel 2008 è stato insignito del Premio Pritzker che è considerato il Premio Nobel per l'architettura.
 




Confluenza
“La Confluence è un quartiere emblematico che diventerà storico e rappresentativo degli anni 2000 e 2010. La parola“ confluenza ”evoca l'incontro, la mescolanza. C'è in questo quartiere di Lione l'incontro di molte persone e attori e la miscela di un gran numero di stili. È con piacere che partecipo a questo vivaio culturale, a questa emancipazione dove ogni progetto deve trovare il suo posto. Non credo sia abbastanza facile leggere il quartiere in termini di strategia urbana. Si tratta quindi di saper vivere questo incontro di correnti. Le idee che hanno alimentato il progetto sono la conseguenza di questa situazione. Ycone è delimitata da edifici già esistenti, in un insieme urbano che appartiene a un mondo a venire. Era quindi importante guardare a cosa poteva accadere: non abbiamo senso per l'oggi ma per un domani programmato con tutti i rischi che questo comporta: nella pianificazione urbana le cose programmate possono scomparire dall'oggi al domani. Quindi ho cercato di sviluppare caratteristiche positive. Ycone è un programma molto misto. Offriamo alloggio, ma questo alloggio non è destinato automaticamente alle stesse persone, della stessa categoria sociale o con gli stessi desideri. Ycone è anche sede di negozi. Il progetto si affaccia su palazzine uffici, si trova ai margini dei binari ferroviari e ha una scala leggermente superiore alla media. Ma Ycone non vuole essere un “monumento” della città: questo edificio appartiene alla vita di questo nuovo quartiere e deve avere una sua identità ”.
Situazione
“Quando disegno un progetto, parlo spesso del 'pezzo mancante del puzzle'. A Confluence, Ycone è circondato da tre progetti e il suo posto è determinato. Ho provato a girare un po 'l'edificio, a spingerlo da una parte, a spingerlo dall'altra, per scoprire come poter instaurare un dialogo positivo con gli edifici vicini. Ma era una discussione con le condizioni: urbanità e amenità. Ho iniziato stabilendo una sorta di filtro vegetale che permetta a chi ci andrà di abitare di stare bene, a casa, di non ignorare i vicini e anche di fare loro un regalo. Questo filtro consente inoltre di identificare l'edificio come un luogo un po 'più tranquillo rispetto ai suoi vicini e di avviare uno spazio pubblico di cui l'edificio sarebbe il centro, anche se si tratta di un micro spazio pubblico che offre diversi livelli. L'edificio è quindi ancorato su un plinto, su terrazze. Ne approfittiamo anche per portare le auto al loro passaggio, spero con discrezione ed eleganza. Questo modo di posare è stata la prima difficoltà. Il peggio sarebbe stato realizzare un edificio come gli altri, facente parte di un sistema urbano automatico, come purtroppo possiamo vederli il più delle volte oggi nelle non città ”.
Paesaggio
“Il paesaggio racconta molte cose, in prossimità come in lontananza. Prima ci sono gli orizzonti, la linea delle montagne, i rilievi ondulati. Ci sono i binari, i treni: sono un amante della poetica ferroviaria e penso che assumerà sempre più sapore e assumerà una nostalgia nei prossimi decenni. Dobbiamo quindi preservare questi paesaggi lontani di cui diversi appartamenti potranno godere, anche questi paesaggi vicini, con questa consapevolezza di appartenere a una città in via di costruzione ".
Abitare
“Vivere, secondo me, non è solo trasferirsi in un appartamento. Si tratta anche di scegliere uno stile di vita. Quello che temo di più sono le superfici normative legate al numero di metri quadrati, al prezzo a cui possono essere vendute, il che si traduce in cose che hanno sempre le stesse dimensioni, le stesse tipologie. Tant'è che alla fine ci sentiamo un numero e pensiamo di essere in transito. Quindi devi creare luoghi in cui le persone vogliono stare e il potere di dire che sono davvero a casa. Per questo, devi stare tranquillo. La prima comodità è di non essere soggetti alla legge del vicinato. Tutto ciò che può proteggere la privacy, il lato privato, è molto importante. Per questo, non realizziamo solo facciate su cui disegniamo tende. Dobbiamo trovare modi per esistere agli occhi dell'altro. Devi anche creare caratteristiche che permettano di dire che sono a casa qui ed è diverso perché sono a casa. In ambienti urbani che non sono, a mio avviso, totalmente urbani, siamo già in contatto con una certa natura, un certo paesaggio, vogliamo una sorta di esteriorità. Ogni volta che posso, ho cercato di creare questi spazi intermedi che ti permettano di uscire semplicemente perché vuoi prendere un po 'd'aria fresca, pensare a qualcos'altro, nasconderti, mostrarti ... Questi spazi gli intermediari sono in continuità con lo spazio abitato, sono un'estensione dell'appartamento, sono soprattutto un'estensione




Immagine dell'Est
L'Est sta diventando ... Un'alba ... Una promessa ... L'est di Parigi a poco a poco diventa più chiara, si fa e appare. Completa e modifica una situazione incompiuta. Si tratta qui di costruire lì la sua vetta, il suo culmine per l'inizio del secolo. Affermare un carattere e unicità in relazione alla realtà del sito, con questo obiettivo: rivelare la sua particolare bellezza, affidarsi ad essa per inventare e rafforzare l'attrattiva del luogo. Tra le altre, tre caratteristiche devono essere prese in considerazione per guidare il progetto:

- Lo sfondo prospettico di Avenue de France.

- La sua posizione ai margini di uno dei fiumi ferroviari che vanno nel cuore della capitale.

- La sua posizione sul bordo della tangenziale, di cui deve diventare un evento identitario. L'ubicazione della torre suggerita dal documento urbanistico non le conferisce lo status di punto di riferimento direttamente collegato al prospetto dell'Avenue de France. Quindi, dal marciapiede della Biblioteca Nazionale di Francia, non è visibile. Sarebbe probabile che una leggera inclinazione lo facesse apparire… Questo ondeggiamento consentirebbe un gioco di riflessi del paesaggio ferroviario nella facciata sud, un gioco molto leggibile dalla tangenziale e dal Boulevard du Général Jean-Simon. In questa ipotesi, la torre diventa più presente dalla prospettiva di Avenue de France se si trova sul bordo della tangenziale. La sua espressività si afferma quando è strettamente al limite della tangenziale, la sua inclinazione gli conferisce una dinamica particolarmente visibile dallo scorrere di questo viale. La conseguenza è che il secondo edificio si trova quindi lungo Boulevard du Général Jean-Simon. Diventa più urbano, più umano. Può così ospitare negozi ai suoi piedi, creare terrazze accessibili, avere finestre apribili lontano dai rumori e dalle polveri inquinanti della tangenziale. Il principio essenziale della proposta urbanistica del programma - la frattura mediana e il luogo centrale tra i due edifici per illuminare l'hotel industriale Berliet - è preservato e accentuato dalla doppia inclinazione degli edifici che esibiscono la loro connivenza e aprono così una V di sole . I due edifici sono urbani, al piano terra il balcone pubblico sui binari guarda Ivry, è delimitato da una grande brasserie e dalla sua terrazza. È l'accesso all'hotel e alla torre e ospita negozi sotto forma di grandi chioschi che potrebbero anche punteggiare l'ampio spazio dell'incrocio tra avenue de France e boulevard du Général Jean-Simon ... Questi due edifici cercano di amplificare il piacere essere lì. Cercano i panorami, accolgono alberi e arbusti sulle loro terrazze e le loro vette sono destinazioni accessibili a tutti. Per l'edificio dell'hotel, un'ampia terrazza affacciata sulla Senna e sulla Parigi storica, coperta e protetta dal vento, forma il tetto del ristorante panoramico. Per la torre, la sua sommità diventa uno spazio panoramico per riunioni come parte di questo importante programma terziario. I grattacieli circostanti dei decenni precedenti sono diretti, le loro terrazze sul tetto non sono accessibili. Stiamo costruendo un vertice e anche due vertici. Un top ha una testa, un profilo che lo identifica. Questo è il motivo per cui le due teste dei nostri due protagonisti sono espressive, vive, che questo duo parla e parla anche ai suoi amichevoli vicini .

Libeskind 1946

https://youtu.be/Ek7ohlCj77Q

 

























 
Daniel Libeskind (1946) è un architetto statunitense, di origine polacca, tra le figure dell’architettura decostruttivista più importanti. La sua originalità è principalmente quella di aver introdotto una nuova visione critica dell'architettura con un approccio multidisciplinare. Questo deriva dal suo articolato processo formativo. Inizia infatti a dedicarsi con profitto alla musica, quindi, grazie ad una borsa di studio, frequenta la facoltà di architettura statunitense della Cooper Union for the Advancement of Science and Art. Qui conosce Peter Eisenman, che lo convince a proseguire gli studi a Londra presso la Essex University. Forte di una solida cultura generale nell’ambito delle arti contemporanee, comincia, affiancando alla sua attività di progettista visionario, quella dell’insegnamento accademico: all'Architectural Association di Londra, alla Cranbrook Academy of Art and Design, la celebre scuola di Saarinen nel Michigan, e al Center for the Arts and the Humanities della Paul Getty Foundation a Los Angeles.Anche se i suoi affascinanti progetti non sono quasi mai realizzati, tuttavia nel 1988 viene ospitato al Museum of Modern Art di New York nella mostra Deconstructivist Architecture. Questo avvenimento lo rende noto a un più vasto pubblico.La prima grande occasione gli si presenta nel 1990, anno in cui vince il concorso per l'ampliamento del Museo Ebraico di Berlino, unanimemente riconosciuto come uno dei più significativi edifici di fine secolo, e che gli varrà il Berlin Cultural Prize. Successivamente progetta il padiglione di Osaka; il Felix Nussbaum Museum a Osnabrück, il museo dedicato al pittore ebreo ucciso ad Auschwitz; la spiraliforme addizione al Victoria and Albert Museum a Londra; l'Imperial War Museum North, a Trafford, in Inghilterra; lo Studio Weill Port d'Andratx, a Mallorca; il Museo ebraico a San Francisco negli USA.Negli anni duemila la sua fama è ormai consolidata a livello internazionale. Nascono il Centro convegni Maurice Wohl dell'Università Bar-Ilan a Tel-Aviv, in Israele; l’Ampliamento del Museo d'arte di Denver, USA; l’University Post Graduate Centre a Londra, Inghilterra; il Creative Media Centre ad Hong Kong; il Militärhistorisches Museum di Dresda.Il 2004 segna un’altra tappa essenziale con la vittoria del concorso per la riprogettazione di Ground Zero, dopo la caduta delle torri gemelle. Libeskind progetta un quartiere ricco di particolari. Svetta in mezzo a tutto la Freedom Tower, il grattacielo alto 1776 piedi (numero simbolico che ricorda l'anno della dichiarazione d'indipendenza americana).La genialità di Libeskind ha toccato di recente anche l’Italia. A Milano ha progettato il CityLife, la riqualificazione del vecchio quartiere fieristico, in collaborazione con Zaha Hadid e Arata Isozaki ed il Mac il Museo d’arte contemporanea.
 
 
 
 

In piedi all'ingresso dello storico Keppel Harbour, sei torri ondulate e 11 appartamenti in villa a pochi piani offrono una vita sostenibile, viste e privacy per i residenti in 1.129 appartamenti. L'abile composizione delle eleganti torri sinuose inaugurate nel 2011 offre la gioia della complessità visiva e fornisce sufficienti spazi e orientamenti mutevoli per moltiplicare le viste sull'oceano, sull'Isola di Sentosa, sul campo da golf e sul Monte Faber. Due distinte tipologie di abitazioni - lungo il lungomare i blocchi inferiori della Villa e, poste appena dietro, le torri che vanno dai 24 ai 41 piani - creano un arioso e luminoso raggruppamento di torri alte e corte, nessuna delle quali ha piani esattamente allineati con il pavimento sopra o sotto. In questo progetto, Studio Libeskind mirava a un cambiamento fondamentale nella vita in un grattacielo in cui non ci sono due interni condividono la stessa prospettiva e ogni residente sperimenta la propria individualità e differenza. Reflections ha ricevuto il prestigioso premio BCA Green Mark nel 2008. I punti salienti della sostenibilità includono: raccolta, filtrazione e riciclaggio sotterranei dell'acqua piovana per l'irrigazione del paesaggio; ampi giardini e giardini panoramici per abbassare la temperatura ambiente; vetro basso emissivo a doppio vetro per ridurre la trasmissione del calore; illuminazione e infissi ad alta efficienza energetica in tutto; lucernari per ridurre la necessità di illuminazione elettrica in luoghi come gli scantinati; un sistema di filtrazione dell'acqua naturale al posto dei prodotti chimici per la disinfezione delle piscine; e fornendo pannelli solari e luci d'avvertimento per aeromobili ad energia solare. "Il gruppo di sei torri residenziali a molti piani è una nuova scintillante aggiunta al lungomare di Singapore, che abbraccia 2.460 piedi di costa e offre ai residenti splendide viste dall'alto."








Nel 2002, la Lower Manhattan Development Corporation (LMDC) ha annunciato un concorso per un piano generale per lo sviluppo dei 16 acri di Lower Manhattan distrutti dall'attacco terroristico dell'11 settembre. Il progetto di Studio Libeskind, "Memory Foundations", ha vinto la commissione. Nella progettazione della planimetria generale del sito, Daniel Libeskind ha lavorato a stretto contatto con tutte le parti interessate, sapendo che era fondamentale bilanciare il ricordo della tragedia con la necessità di promuovere un quartiere vivace e funzionante. Alla fine, ha dedicato metà del sito di 16 acri allo spazio pubblico, definito dal Memorial e dal Memorial Museum, riservando anche luoghi per torri di uffici sostenibili e high-tech, ricollegando la storica rete stradale, rinvigorendo il paesaggio stradale con la vendita al dettaglio fuori terra, rimodellando gli atri di transito sotterraneo e persino trovando spazio per due nuove importanti strutture pubbliche: una nuova stazione di trasporto iconica e un centro per le arti dello spettacolo. I risultati stanno diventando visibili con l'apertura di un tratto di strada e marciapiede di 200 piedi su Greenwich Street, che non esisteva dagli anni '60. Il Memorial Museum è stato inaugurato nella primavera del 2014, con gallerie sotterranee che rivelano il muro di fanghi che ha resistito all'attacco terroristico e rimarrà per sempre a testimonianza della forza delle fondamenta americane. One World Trade è stato aperto all'inizio del 2015 con l'altezza simbolica di 1.776 piedi. Il Transportation Hub è stato completato nel 2016 e il Three World Trade è stato completato nel 2018. Two World Trade è il prossimo edificio nel piano generale ad essere costruito. Lo Studio Libeskind si è coordinato con la Port Authority di New York e New Jersey, la Lower Manhattan Development Corporation, la città di New York e gli architetti dei singoli edifici per realizzare il master plan.
Nella storica città "rosa" di Tolosa, in Francia, la scolpita Torre Occitanie sorgerà a 150 metri sopra il Canal du Midi, nel cuore del quartiere degli affari della città. Progettato per essere il primo grattacielo della città, la forma sinuosa della torre è interrotta da una spirale di verde che sale dal livello stradale fino al 40 ° piano. Alberi fiancheggeranno la piattaforma dell'edificio e un nastro di giardini si arriccia intorno alla facciata in vetro. La torre comprenderà 11.000 mq di uffici, un hotel Hilton, fino a 120 appartamenti, un ristorante con vista panoramica, spazio commerciale per negozi e uffici al piano terra per la compagnia ferroviaria SNCF. "La torre diventa un oggetto unico in un vasto spazio urbano: la torre non diventerà solo una destinazione, ma anche uno spazio pubblico determinante". —Daniel Libeskind

Coop Himmelb(l)au 1942



https://youtu.be/3l9uVw1irJA?si=LWAEbHQo3vs6wssI




 













 
Coop Himmelb(l)au (1968) è una cooperativa di architetti ispirata al decostruttivismo avente la sede principale a Vienna, ma che ora possiede sedi anche a Los Angeles. Il nome è un gioco di parole: parte da "himmelblau" (= celeste, colore del cielo) e mettendo fra parentesi la "l" gli aggiunge il significato di "Himmelbau" (=costruzione, edificio, che sta in cielo). Punta a un’architettura creativa e mutevole come le nuvole. Il gruppo si è formato negli anni ’60, producendo alcune installazioni interattive, e ha continuato sulla linea degli interventi drastici in contesto urbano, fedele al motto "l’architettura deve bruciare". Nel 1982 lo studio vince il Berlin Prize for Building Art. Coop Himmelb(l)au è stata fondata da Wolf D. Prix (1942) e Helmut Swiczinsky, e trovò subito supporto da architetti quali Zaha Hadid, Frank Owen Gehry, Peter Eisenman in occasione dell' esibizione del 1988 al Museum of Modern Art intitolata Deconstructivist Architecture.  Partiti come un gruppo di avanguardia e sperimentazione sono diventati oggi, grazie alla loro creatività ed espressività, uno studio di fama mondiale capace di inediti approcci tecnologici e spazi sperimentali, in una continua e voluta sfida al senso comune.
Tra le opere principali ricordiamo: Banca Centrale Europea a Francoforte sul Meno, Gasometro a Vienna, UFA Cinema Palace a Dresda, Museo Groningen in Olanda (1994), il BMW Welt a Monaco (2007), l'Akron Art Museum in Ohio (2007), il Central Area High School a Los Angeles (2008). 






Lo scopo del progetto è sottolineare il ruolo di Xingtai come hotspot scientifico e tecnologico nella provincia di Hebei. Basandosi sulla storia di Xingtais di astronomi, ingegneri e altri scienziati, il progetto riflette approcci passati, attuali e futuri di tecnologie economiche, ecologiche e di costruzione all'avanguardia. L'edificio sarà progettato con nuovi concetti strutturali, ospitando più sistemi energetici e mostrerà la ricca cultura tradizionale cinese, mostrando i risultati scientifici e tecnologici che la città, la provincia e la Cina hanno offerto.

Vinoly 1944

https://youtu.be/WOLtzgWd8iM

Rafael Viñoly Beceiro (nato nel 1944) è un architetto uruguaiano. È il preside di Rafael Viñoly Architects, che ha fondato nel 1983, e ha uffici a New York City , Palo Alto , Londra , Manchester , Abu Dhabi e Buenos Aires . Viñoly è nato a Montevideo , Uruguay da Román Viñoly Barreto (regista di film e teatro) e Maria Beceiro (insegnante di matematica). Ha frequentato l' Università di Buenos Aires , conseguendo un Diploma in Architettura nel 1968 e un Master in Architettura presso la Scuola di Architettura e Urbanistica nel 1969. Nel 1964 fonda con sei collaboratori lo studio di architettura "Estudio de Arquitectura Manteola-Petchersky-Sánchez Gómez-Santos-Solsona-Viñoly". Questa pratica sarebbe diventata alla fine uno dei più grandi studi di architettura del Sud America, completando molte commissioni significative in un tempo molto breve. Nel 1978 Viñoly e la sua famiglia si sono trasferiti negli Stati Uniti. Per un breve periodo è stato docente ospite presso la Harvard Graduate School of Design , stabilendosi definitivamente a New York City nel 1979. Ha fondato lo studio Rafael Viñoly Architects PC nel 1983. 
Il suo primo grande progetto a New York è stato il John Jay College of Criminal Justice, che è stato completato nel 1988. 
Il design della sua azienda è stato uno dei finalisti del concorso di design del World Trade Center . Nel corso della sua carriera di oltre quarant'anni, Viñoly ha esercitato negli Stati Uniti, America Latina, Europa, Asia, Africa e Medio Oriente. Viñoly è Fellow dell'American Institute of Architects , International Fellow del Royal Institute of British Architects e membro del Japan Institute of Architects e della Sociedad Central de Arquitectos. 

Opere principali:


Battersea Power Station, Londra, Regno Unito: Viñoly ha guidato il progetto di ristrutturazione dell'ex centrale elettrica di Battersea, trasformandola in un complesso residenziale e commerciale. 

Tokyo International Forum, Tokyo, Giappone: Questo complesso multifunzionale ospita spazi per conferenze, mostre, concerti e altro ancora. Il design distintivo di Viñoly comprende una grande hall di vetro e acciaio.

432 Park Avenue, New York, Stati Uniti: Un grattacielo residenziale di lusso, 432 Park Avenue è uno degli edifici più alti di New York City. La sua forma slanciata e minimalista è caratteristica del design di Viñoly.


Carrasco International Airport, Montevideo, Uruguay: Questo aeroporto, situato nella città natale di Viñoly, è stato ristrutturato e ampliato secondo il suo progetto. L'edificio presenta una moderna facciata in vetro e un design aerodinamico.


Kimmel Center for the Performing Arts, Filadelfia, Stati Uniti: Viñoly ha progettato questo centro per le arti dello spettacolo, che ospita la Philadelphia Orchestra e altre compagnie teatrali. L'edificio si distingue per la sua facciata in vetro ondulato.


London City Hall, Londra, Regno Unito: Questo edificio governativo, situato sulle rive del Tamigi, è noto per la sua forma a uovo e la sua facciata di vetro inclinata. È diventato un'icona architettonica della città di Londra.



The Walkie Talkie di Londra


 787 Eleventh Avenue New York
Mahler 4 Office Tower, Amsterdam, The Netherlands.

Facebook's potential new tower in Manhattan 


Uruguay's Laguna Garzón Bridge

New waterfront residential complex for Washington DC


NEMA Chicago, 


On River Point Down Town Miami
Three Waterline Square a New York

Tschumi 1944



















Bernard Tschumi (Losanna, 25 gennaio 1944) è un architetto svizzero. Nasce da una famiglia franco-svizzera, con il padre Jean Tschumi anch'egli architetto. Si forma a Parigi e al Politecnico federale di Zurigo dove si laurea nel 1969. Dal 1970 al 1975 insegna all'Architectural Association di Londra; nel 1976 insegna all'Institute for Architecture and Urban Studies a New York, dal 1976 al 1980 insegna all'Università di Princeton e dal 1981 al 1983 insegna al Cooper Union. A partire dal 1981 inizia ad esercitare la libera professione e nel 1982 vince il concorso per il Parc de la Villette di Parigi, dove nel 1983 apre lo studio Bernard Tschumi Architects. Nel 1988 apre lo studio di New York, diventa editore di "D" (Columbia Documents of Architecture and Theory), e membro del Collège international de philosophie. Dal 1988 al 2003 è preside della Graduate School of Architecture, Planning and Preservation alla Columbia University di New York. Nel 1998 insegna alla Scuola di Architettura di Normandia e nel 2004 viene nominato Direttore Generale per l'Esposizione Internazionale a Dugny, in Francia. Vinse diversi concorsi (Parc de la Villette, Parigi, 1982; Studio Nazionale per l'Arte Contemporanea Le Fresnoy, Tourcoing, Francia, 1991; Scuola di Architettura, Marne-la-Valèe, Francia, 1994; Business Park, Chartres, Francia, 1995) e diversi premi tra cui l'Honor Award AIA New York, il Progressive Architecture Award per il Grand Prix National d'Architecture, Ministro francese della Cultura, 1996 e viene insignito della Legione d'Onore e dell'Ordre des Arts et Lettres. Come Eisenman, era interessato a destabilizzare semplicistici assunti relativi al rapporto tra forma, funzione e significato, e i suoi risultati prendevano le distanze dall'idea di un contenuto più profondo, assumendo addirittura l'aspetto di caricature. Una terminologia di moda nel periodo, derivata dalla decostruzione filosofica. Il neoavanguardismo si dedicava al riciclo di immagini passate, ma raramente lottava per dar forma e ideali propri. La manipolazione del conosciuto fatta da lui, con il suo implicito manierismo, ricordava l'osservazione di Colin Rowe sull'ironica distanza del collage: "una tecnica per utilizzare le cose e, simultaneamente, non prestare loro fede". La prima opera di Tschumi su suolo italiano, in corso di realizzazione dal 2014, è il progetto del polo culturale "ANIMA" nel comune marchigiano di Grottammare.







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