martedì 3 gennaio 2023

Corso di composizione architettonica: Lezione 10 GRIGLIE MODULARI PIANE


L’USO DI GRIGLIE MODULARI PIANE

Nella composizione di un ambiente, gli elementi che contribuiscono a definirlo, sono numerosi e differenti. L’inesperienza aggregativa può, facilmente, portare ad un inutile spreco di spazio. Per ovviare a questo rischio, può risultare utile, didatticamente, sottoporre il principio compositivo dell’ambiente, ad una verifica di tipo modulare, utilizzando una griglia piana di maglia data (solitamente quadrata, più raramente triangolare od esagonale), di dimensione opportuna, che ci aiuti a far rientrare gli ingombri arredativi e gli spazi di utilizzo dentro standard consueti.
  • 1/4 modulo=15 cm.: divisori interni, profondità mensoline, alzata gradino.
  • 2/4 modulo=30 cm.: muri perimetrali, pilastri, profondità scaffali e panche, pedata gradino.
  • 3/4 modulo=45 cm.: muri portanti, sedie, profondità pensili e scaffali, larghezza ante ed elettrodomestici mini.
  • 1 modulo=60 cm.: profondità scaffali, elettrodomestici, tavolini, poltroncine, sanitari da seduta.
  • 5/4 modulo=75 cm.: poltroncine, tavolini, larghezza vasche da bagno, lavandini.
  • 6/4 modulo=90 cm.: poltrone, divani, tavoli, lavabi, altezza piani di lavoro, davanzali, profondità poggioli.
E naturalmente la lista può continuare.
Una seconda griglia di maglia più ampia (ad esempio 6-8 moduli = 3,60 - 4,8 m. di lato), potrà essere usata successivamente per un controllo delle luci libere degli elementi strutturali.
 

         Casa Chamberlain (1939) in USA, progettata dal grande architetto tedesco W. Gropius e dal suo celebre allievo M. Breuer. Ecco il risultato finale del lavoro iniziato nella fig. 9: progettazione complessiva delle due piante.La foto evidenzia il risultato (visto da ovest) della realizzazione

Esempio di schema formale basato sulla composizione reticolare a losanga; pianta di una villa, con annessi locali di studio per la musica, progettata nel 1946 dal grande architetto statunitense Wright in una località presso Detroit.
A- La zona ovest è tutta occupata dalla grande living room/sala per concerti. E’ riscaldata da due grandi camini centrali e può essere suddivisa in 2 aree, grazie ad una chiusura a pannello.
B- La illuminano amplissime vetrate che danno sul giardino recintato.
C- La zona nord/est è suddivisa in 3 salette di studio per la musica.
D- La zona sud/est costituisce l’area residenziale vera e propria: cucina/pranzo, bagno, camera da letto.
Si noti la disposizione degli ambienti: est/letto (illuminazione nelle prime ore del mattino), ovest/living (illuminazione nelle prime ore del pomeriggio).


Casa unifamiliare a Weissenhof (1927) in Germania, progettata dal grande architetto tedesco W. Gropius secondo una griglia modulare quadrata di 1 m di dimensione.
Sopra. Piano terra: ingresso (A), pranzo-soggiorno (B), deposito (C), stanza di lavoro (D), cucina (E), dispensa (F), vano distributivo (I), scala (L).
Sotto. Piano primo: letto (G), bagno (H), vano distributivo (I), scala (L).
Tra tutte quelle proposte, specialmente dal settore della prefabbricazione edilizia, secondo noi, la griglia di riferimento che fornisce la migliore versatilità, è quella con maglia quadrata di 60 cm. di lato, in quanto mantiene al proprio interno molti elementi tipici della scala edilizia. 


Sviluppo a mano di disegno CAD.

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