venerdì 9 febbraio 2024

Architetti internazionali del XX Secolo: Wright 1867

Wright 1867





















 
Frank Lloyd Wright (Richland Center, 8 giugno 1867 – Phoenix, 9 aprile 1959) è stato un architetto, urbanista e teorico dell'architettura statunitense, tra i più influenti del XX secolo.
Assieme a Le Corbusier, Walter Gropius, Ludwig Mies van der Rohe e Alvar Aalto è considerato uno dei maestri del Movimento Moderno in Architettura. Nel 2011, il Presidente Barack Obama dichiara l'intenzione degli Stati Uniti di presentare all'UNESCO la candidatura delle opere di Frank Lloyd Wright a Patrimonio Mondiale dell'Umanità. Otto di esse sono effettivamente iscritte nella lista dei patrimoni dell'umanità il 7 luglio 2019 con la denominazione "Le opere architettoniche del XX secolo di Frank Lloyd Wright".
Romanticamente legato all'ideologia individualistica del "pionierismo" statunitense, si volse all'approfondimento del rapporto fra l'individuo e lo spazio architettonico e fra questo e la natura, assunta come fondamentale riferimento esterno. Questi suoi interessi lo portarono a prediligere come tema le case d'abitazione unifamiliari ("prairie houses"), che costituirono l'aspetto determinante del suo primo periodo di attività. È considerato uno dei maggiori esponenti della corrente organica dell'architettura contemporanea. Nel 1937 iniziò la costruzione della scuola per architetti Taliesin West.
Nel suo volume Architettura organica del 1939 Frank Lloyd Wright espresse compiutamente la sua idea di architettura, che aveva come idea trainante il rifiuto della mera ricerca estetica o il semplice gusto superficiale, così come una società organica dovrebbe essere indipendente da ogni imposizione esterna contrastante con la natura dell'uomo. La progettazione architettonica dovrebbe creare un'armonia tra l'uomo e la natura, costruire un nuovo sistema in equilibrio tra ambiente costruito e ambiente naturale attraverso l'integrazione dei vari elementi artificiali propri dell'uomo (costruzioni, arredi, ecc.) e naturali dell'intorno ambientale del sito. Tutti divengono parte di un unico interconnesso organismo, spazio architettonico. La casa sulla cascata del 1936 è l'esempio più pragmatico ed eccezionale di questo modo Wrightiano di fare ed intendere l'architettura. Wright così si espresse a proposito dell'architettura organica:
«Per Architettura Organica io intendo un'architettura che si sviluppi dall'interno all'esterno, in armonia con le condizioni del suo essere, distinta da un'architettura che venga applicata dall'esterno.
Casa sulla cascata (Fallingwater, 1935)

Frank Lloyd Wright nacque nel 1867 a Richland Center nel Wisconsin da William Russell Carey Wright (1825–1904), originario del Massachusetts, di origini inglesi, e da Anne Lloyd Jones (1838-1923) appartenente ad una famiglia gallese emigrata negli Stati Uniti, figlia di Richard Lloyd Jones e Mary Thomas James. La famiglia era di religione unitariana, molto diffusa ed influente nella cultura e società del Midwest. Il padre che era laureato in legge, sebbene afflitto da continui problemi finanziari, fece molti lavori, tra i quali anche il pastore. Questo comportò, per la famiglia Wright, il trasferimento per ben tre volte ancor prima che Frank compisse gli undici anni. Il rapporto che Frank Lloyd Wright nutrì per il padre fu di amore-odio; amore per la passione che gli tramandò per la musica e odio per i suoi modi autoritari ed una certa indifferenza che mostrò nei suoi confronti. La madre era maestra. Suo zio, Jenkin Lloyd Jones, era un'importante figura dell'unitarismo, mentre il cugino Richard Lloyd Jones fu un importante editore.
Nel 1876 accompagnato dalla madre vide, all'esposizione internazionale indetta per il centenario di Philadelphia, i giochi fröbeliani. Ideati dal pedagogista tedesco Friedrich Fröbel, erano cartoni e cubi di legno dalle forme geometriche, dipinti di colori primari, che guidavano i bambini alla conoscenza della composizione, della scomposizione di volumi principali in secondari e delle relazioni tra diverse forme. Questi giochi potevano infatti essere combinati in infiniti modi, bi- o tridimensionalmente, e, come sosteneva Fröbel, erano molto utili se usati per rappresentare con forme geometriche oggetti naturali. Molti anni dopo, famoso in tutto il mondo, Wright ebbe modo di dire:
«I lisci triangoli di cartone e i levigati blocchetti di acero restarono impressi nella mia memoria infantile e costituirono una esperienza indimenticabile.»
La formazione scolastica fu scarsa. Ammesso all'Università come “studente esterno”, lasciò dopo due semestri improduttivi. In questo periodo lesse due libri che lo colpirono molto: The Stones of Venice di John Ruskin e il Dizionario di architettura di Eugène Viollet-le-Duc.
Nel 1885, con il divorzio dei genitori, fu investito da nuove responsabilità. Per aiutare la famiglia trovò quindi impiego nel suo primo studio, quello di Allen D. Conover. La separazione dei genitori, quando era appena diciottenne, e la successiva convivenza con il clan dei Lloyd Jones (molto compatti), lo portarono a considerare in ogni sua casa il tema della “unità della famiglia”, dello “stare insieme”.
Sul divorzio egli accettò la verità della madre, pensando che ogni colpa fosse del padre. Frank Lloyd Wright per molto tempo sperò che il padre tornasse, ma questi non diede più notizie di sé. In ogni caso, Wright, fu sempre riconoscente a questi per l'amore per la musica che gli aveva tramandato ed imparò ad accostare i parallelismi con le rapsodie di Beethoven, la simmetria geometrica con quella musicale di Bach (V. Le Duc). In comune con il padre, Wright, ebbe l'irrequietezza, il difficile rapporto con il denaro, il non essere mai soddisfatti del proprio lavoro e il dare più importanza a realizzazioni personali piuttosto che agli obblighi familiari. Inoltre entrambi considerarono i loro figli come intrusi, d'impaccio[senza fonte].
Nel 1887, dopo due anni di ingegneria all'Università del Wisconsin, entra nello studio di I.L. Silsbee, poi in quello di L. Sullivan, con il quale collaborò per sei anni. Nel 1889 sposa Catherine Lee Tobin, da cui avrà sei figli.
Nel 1893 visita l'Esposizione Colombiana di Chicago. Rimane impressionato dallo Hōōden, ricostruzione in scala 1:1 su un'isola artificiale dell'edificio centrale del tempio Byōdō-in a Uji (Kyoto). L'architettura giapponese da quel momento rimarrà uno dei riferimenti di Wright, che compie diversi viaggi in Giappone e diventa uno dei più autorevoli tra i collezionisti americani di stampe giapponesi. Nel 1912 pubblica il libro The Japanese Print: An Interpretation.
Ma nell'ottobre del 1909, in crisi esistenziale, abbandonò la famiglia e partì per l'Europa con la nuova compagna, Mamah Borthwick Cheney, moglie di un cliente di Oak Park. Soggiornerà prima a Firenze (assieme al maggiore dei figli, Lloyd, e al collaboratore Taylor Woolley) e poi a Fiesole dove continuerà a preparare, assieme a Woolley, i disegni per il volume “Ausgeführte Bauten und Entwürfe von Frank Lloyd Wright” edito da Ernst Wasmuth che uscirà a Berlino nel 1911[4]. Rientrato dall'Europa ad ottobre 1910, nel 1911 si trasferì nella località di Spring Green nel Wisconsin, realizzando per sé e per Mamah il complesso noto come Taliesin. Risalgono a questo periodo anche i Midway Gardens a Chicago (1914), personale rielaborazione dell'architettura orientale.
Nell'agosto del 1914 accadde un episodio che segnò profondamente la vita di Wright: la compagna Mamah Borthwick e i due figli di questa vennero uccisi, assieme ad altre quattro persone, da un servitore che diede fuoco all'ala residenziale di Taliesin (Spring Green), in Wisconsin, sede del suo studio principale di allora, mentre Wright era assente per lavoro.
Nel 1916, Wright decise di lasciare gli Stati Uniti. Tornò in Giappone e aprì uno studio a Tokyo, dove rimarrà per sei anni. Venne ricevuto dall'Imperatore del Giappone Taishō, cosa che ne aumentò enormemente la fama. Costruì in quel periodo, con criteri antisismici, l'Imperial Hotel, che resisterà al terremoto del 1923 che rase al suolo la città.
Negli anni venti si cimentò nello stile Revival Maya e nell'uso dei textile blocks, realizzando diverse residenze in California, come ad esempio la Ennis House[5]. Nel 1927 realizzò a Phoenix in Arizona il Biltmore Hotel, che gli porterà altri incarichi, così che nel 1937 poté realizzare a Scottsdale Taliesin West, la sua nuova residenza-studio invernale con scuola di architettura privata.
Nel 1923 divorziò dalla prima moglie Catherine e sposò Miriam Noel. Nel 1928 sposò quindi la terza moglie, Olga Hinzenberg, da cui ebbe una figlia.
Negli anni trenta pubblicò un saggio di urbanistica: The Desappearing City, cui seguirà il periodo usoniano di Wright, caratterizzato da una particolare attenzione nei confronti dell'edilizia economicamente sostenibile per la società americana in difficoltà nel periodo della grande depressione. Nel 1935 realizzò invece il progetto della casa sulla cascata, che diventerà presto la sua architettura più nota.
Il Museo d'Arte Moderna di New York organizzò nel 1940 la mostra retrospettiva: The Work of Frank Lloyd Wright. Nel 1958 l'architetto pubblicò il suo ultimo scritto: The Living City: sarebbe morto il 9 aprile 1959, a Phoenix (Arizona).
Progetti
Nella sua lunghissima carriera, durata più di 70 anni, Frank Lloyd Wright eseguì circa un migliaio di progetti (532 furono realizzati) tra case, uffici, scuole, biblioteche e molto altro.
Tra quelli rimasti solo sulla carta, si può citare il famoso grattacielo Illinois che doveva diventare il più alto grattacielo del mondo con un'altezza pari a 1 miglio.

Le Prairie Houses

A Home in a Prairie Town, disegno del 1901

Verso la fine dell'Ottocento l'architettura domestica si rifaceva ad un eclettismo neoclassico; la casa era uno status symbol, un luogo di sfoggio. Alle porte del Novecento nacque dalla scontentezza per lo status quo sociale ed economico la Prairie House (casa nella prateria); una vera rivoluzione.
Wright radunò nel suo studio sulla Chicago Road un certo numero di architetti, molti dei quali venivano dallo studio di Adler e Sullivan. Da questo gruppo di collaboratori, che lo aiutarono nelle sue tantissime commesse, nacque la cosiddetta Prairie School, attiva dal 1890 al 1910. Tra questi si ricordano Marion Mahoney (disegnò per conto dell'architetto sedie, tavoli e ornamenti scultorei) e Byrne e Drummond, che furono figure di spicco della Prairie School per anni. I 18 architetti del gruppo che, pur tenendo conto della tradizione, rinnovarono la casa urbana prevedevano:
·      Disposizione orizzontale delle linee e delle masse, sono presenti però elementi verticali come i pilastri e i comignoli.
·      Attenzione per la natura, sviluppo organico, secondo le forme degli organismi naturali.
·      Relazioni dell'edificio con il paesaggio, della pianta con i prospetti, degli interni con gli esterni.
·      Funzionalità.
·      Uso di materiali naturali, valorizzandoli, eliminando la decorazione posticcia.
·      Apertura interna tra i locali della casa. Al piano terreno i locali si compenetrano, “la scatola è rotta”.
·      Recupero di modelli Vernacolari (Four square house).
·      Uso delle nuove tecnologie. Il ritorno all'artigianato sarebbe dovuto servire per risollevare la qualità dell'architettura. La macchina dava una nuova estetica ai materiali.
·      Integrazione dei servizi tecnici come il riscaldamento e l'illuminazione.
·      La porta principale è defilata, non più esposta come punto centrale della casa

La concezione della Prairie House
La casa-studio di Wright a Oak Park (1889) che è anche una delle sue prime opere.

La Prairie House è insieme moderna, per l'estetica e l'uso della tecnologia, e tradizionale, per la fede nella sicurezza, nella privacy e nella famiglia. Le sue caratteristiche sono queste:
·         La semplificazione della pianta corrisponde a una nuova concezione della famiglia, più semplice e con meno servitù. La famiglia è minacciata e la casa la protegge; la Prairie House è un luogo di rifugio dalle incertezze del mondo: così l'ingresso è spesso nascosto, labirintico, la facciata è arretrata, i giardini sono schermati da alberi e piantumazioni.
·         Il camino è il fulcro attorno al quale si avvolgono gli ambienti del piano principale; privato della sua funzione di riscaldamento, riveste per lo più un significato simbolico: attacca la casa al terreno, è il simbolo dello “stare insieme”.
·         Al piano terreno non ci sono più partizioni (che però restano al piano superiore, con le camere da letto) ma un grande spazio unico; solo la cucina e la zona per la servitù sono separate (di solito sono messe dietro il camino).
·         La parete non è più il lato di una scatola ma la delimitazione di uno spazio contro le avversità climatiche; è anche un mezzo per “aprire lo spazio”, stimolando un collegamento esterno-interno.
·         Le gronde in forte aggetto, le decorazioni e spesso anche la disposizione dei mattoni danno alla casa una forte orizzontalità.
·         Per suggerire una maggiore intimità, spesso nelle stanze i soffitti sono otticamente “abbassati” mediante fasce colorate di decorazione nel punto di incontro con le pareti.
·         I mobili, disegnati dall'architetto, sono per la maggior parte incassati. Le finestre spesso sono a piombo, decorate con motivi geometrici e vetri colorati.
·         L'architetto deve curare anche il giardino, dando così un'idea di continuità, di non interruzione.
·         Il grande e poco spiovente tetto della casa serve sia per il controllo climatico che per dare intimità.
·         È importante il nuovo rapporto che si vuole stabilire con la natura; per suggerire una continuità interno-esterno le finestre sono in numero maggiore che nelle case normali.
·         Le piante tipiche sono a X, T, L, in linea, rettangolari e a padiglioni.

Verso le Prairie Houses
Nel periodo compreso tra il 1895 e il 1900, che fu di preparazione per la Prairie House, l'influenza dei maestri Silsbee e Sullivan fu evidente. A questi anni risalgono la pompa a vento Romeo e Giulietta e il circolo del golf di River Forest (in shingle style). Nel 1894 fece la Bagley house, che ha evidenti elementi coloniali come la biblioteca ottagonale separata. Nel 1895 fu costruita a River Forest la Nathan Moore house, anch'essa in shingle style.
In questo periodo Wright prese molto da altri stili, evitando comunque di copiare quello che era già stato fatto. È evidente come, casa dopo casa, si stia accentuando sempre di più la orizzontalità e la semplicità: ci si sta avvicinando alla Prairie house, la casa semplice e accogliente, che non vuole essere uno status symbol.
L'Imperial Hotel a Tokyo (1926), in una foto degli anni '40. 
Sostituito da un nuovo edificio nel 1968, alcune sue parti sono state riassemblate presso il museo Meiji-Mura, a due ore da Tokyo.

Anni '10 e opere giapponesi
Fu l'architettura giapponese ad aiutare Wright a realizzare la sua sintesi. Egli visitò il paese solo nel 1905, ma molto prima di allora aveva studiato esempi orientali su libri e stampe giapponesi. Wright probabilmente vide la ricostruzione del tempio Hōōden, all'Esposizione Mondiale Colombiana di Chicago del 1893, che confermò sicuramente il suo interesse per i tetti aggettanti e per una grammatica basata su telai, travi e tramezzi in legno. Grant Manson ha suggerito che il Tokonoma possa aver influenzato la concentrazione di Wright sul focolare come elemento fisso in spazi altrimenti fluidi. Evidentemente l'architetto ammirava le proporzioni raffinate, la squisita carpenteria, l'uso di materiali umili, la discreta collocazione nella natura in alcuni esempi Giapponesi.

L'usoniano (Case usoniane)
Nella società contemporanea, l'Individualismo è degenerato in personalità, causando gli svariati eclettismi, che si sono poi standardizzati ed isteriliti. L'atteggiamento accademico delle autorità, il conformismo a cui si è dato il nome poi di “Democrazia” è in realtà un “incubo” che contrasta la naturale corrente verso la libertà spirituale ed economica di Broadacre City, perché non riesce a concepire la distinzione tra personalità esteriore e individualità interiore.
Broadacre City sarà invece la grande Architettura di sistemi stradali, edifici, fabbriche, parchi. È l'architettura, infatti, l'arte madre, la sintesi di Filosofia e Struttura, ed è alla base di tutte le espressioni culturali; essa, però, deve anche essere Organica, ossia creata direttamente dalla topografia della Natura e dall'Individuo, perché solo l'Architettura Organica è capace di servirsi della bellezza del paesaggio, per generare unità e varietà. Mostrerà un inevitabile carattere indigeno, perché forma e stile, così come i materiali, saranno generati direttamente dal “suolo”, propri del Tempo, del Luogo e dell'Uomo, al fine di trarre il massimo vantaggio dalla Natura.
Questa progettazione Organica avrà come conseguenza il ristabilimento dell'unità tra individuo e suolo natio, l'eliminazione nell'architettura di ogni elemento insignificante, pittorico, per la creazione di forme assolutamente nuove e semplici, più intelligenti e civili.
L'Artefice di questa liberazione sarà l'Artista creativo, l'Architetto, che assicurerà l'armonia generale del progetto. Per fare questo, rinnegherà la drastica congestione dell'accentramento di massa, che ha devastato lo sviluppo libero della vita spirituale, e promuoverà invece il Decentramento e la suddivisione in tanti piccoli complessi, ognuno dotato di uno spazio minimo.
Nella pratica, queste direttive si tradurranno nella disponibilità di ogni edificio di ampi spazi verdi di vegetazione indigena, nell'uso del vetro e dell'acciaio, per garantire la continuità tra interno ed esterno, nella concentrazione sottoterra dei vari servizi pubblici, imperdonabili “delitti” contro il paesaggio, e nella progettazione di grandi reti stradali, collegate a campi di atterraggio per elicotteri.
In questa prospettiva, il cittadino usoniano è Libero, in quanto padrone del proprio terreno, della propria facoltà di edificare, e lavorerà non allo scopo di nutrire “la grande bocca”, la Città, ma solo per il miglioramento proprio e dei suoi simili; un sistema che porterà nuove risposte ai problemi della povertà, dell'alienazione dell'individuo dalla società, dell'educazione delle nuove generazioni e di una economia più giusta. In tale contesto, vengono anche ridefinite le funzioni e la forma di molti servizi, come gli uffici, le fabbriche, i mercati, le chiese, gli ospedali e le scuole; in merito alle università, si deve auspicare ad una maturazione del vero senso di universalità, che soppianterà l'eccessiva specializzazione, a favore di un più attento studio della Natura e di una cultura radicale liberata da ogni imposizione. Nel mondo lavorativo, invece, i nuovi centri di stile stimolerebbero finalmente il progresso del popolo, grazie ad un'energia creativa che è sollecitata direttamente dall'Esperienza affiancata alla Progettazione.

Periodo californiano
Tra il 1922 e il 1930 (periodo di transizione tra lo stile prairie e lo stile organico maturo), in California, Wright realizzò la Textile Block House (case di blocchi intessuti), così chiamata per la trama della muratura costituita da blocchi prefabbricati di cemento uniti da giunti in acciaio. Le condizioni climatiche californiane, ben diverse da quelle del Midwest, determinarono una tipologia architettonica specifica. Per proteggere gli abitanti dal sole, le aperture sono ridotte al minimo e gli edifici appaiono come fortezze che richiamano le costruzioni delle antiche popolazioni maya e racchiudono al proprio interno patio e vasche d'acqua.
Museo Solomon R. Guggenheim

Opere
Segue una cronologia incompleta dei progetti realizzati dall'architetto Frank Lloyd Wright.
Otto di queste opere sono state incluse nella lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO il 7 luglio 2019, con la denominazione "Le opere architettoniche del XX secolo di Frank Lloyd Wright".

1889
Casa di Frank Lloyd Wright, Oak Park, Illinois

1890
    Casa James Charnley, Ocean Springs, Mississippi
    Casa W. S. MacHarg, Chicago, Illinois
    Casa Louis H. Sullivan, Ocean Springs, Mississippi
1891
    Casa James Charnley, Chicago, Illinois
1892
 George Blossom House (1892)

    Casa Dr. Allison Harlan, Chicago, Illinois
    Casa Thomas Gale, Oak Park, Illinois
    Casa Robert Emmond, La Grange, Illinois
    Casa W. Irving Clark, La Grange, Illinois
    Casa George Blossom, Chicago, Illinois
    Casa Warren McArthur, Chicago, Illinois
    Casa Albert Sullivan, Chicago, Illinois
    Ristrutturazione dell'Hotel Victoria, insieme all'ufficio di Adler e Sullivan, Chicago Heights, Illinois
    Casa Robert Parker, Oak Park, Illinois
1893
Walter H. Gale House, di Frank Lloyd Wright, 1893.

    Casa per Walter Gale, Oak Park, Illinois
    Cottage per Robert Lamp, Madison, Wisconsin
    Rimessa per barche Lake Mendota, Madison, Wisconsin
    Casa e scuderie per William H. Winslow, River Forest, Illinois
    Casa per Francis Wooley, Oak Park, Illinois
    Stanza dei giochi per Frank Lloyd Wright, Oak Park, Illinois
    Milwaukee Library
1894
    Casa per Frederick Bagley, Hinsdale, Illinois
    Fonte battesimale per Bagley Company, Chicago, Illinois
    Ristrutturazione della casa di Dr. H. W. Basset, Oak Park, Illinois
    Casa per Peter Goan, La Grange, Illinois
Roloson House (Chicago, IL)
Robert W. Roloson Houses (1894)

Furono progettate nel periodo di studio delle Prairie houses parallelamente ad altri esperimenti stilistici legati alla rielaborazione della casa gotica (Moore house).
Il complesso residenziale progettato per Robert Roloson sorge su un lotto stretto e lungo; la pianta è formata da due elementi affiancati, con un cavedio centrale che serve per la illuminazione e l'accesso agli appartamenti. La facciata è in mattoni e presenta motivi neogotici rielaborati con originale personalità. Essa è divisa in tre fasce: superiore con timpani, centrale con finestre triple e una decorazione in mattoni (con un motivo a quadrati), e inferiore, sempre in mattoni con aperture e balaustre. Il paramento in mattoni è simile a quello della Charnley house.
1895
Chauncey L. Williams House (1895)

    Ristrutturazione della casa per H. P. Young, Oak Park, Illinois
    Studio Frank Lloyd Wright, Oak Park, Illinois
    Casa per Chauncey Williams, River Forest, Illinois
    Appartamenti Edward C. Waller, Chicago, Illinois
    Casa per Nathan G. Moore, Oak Park, Illinois
Appartamenti Francis (Chicago, IL – demoliti)
Emerge la chiarezza funzionale. Con paramento in mattoni, la decorazione era limitata al cornicione, al basamento e alla cancellata. Il blocco aveva sei appartamenti per piano, era a C, con una piccola corte dalla quale si accedeva alle due scale d'ingresso. I piani, che risultavano simmetrici rispetto all'asse d'entrata, avevano lunghi corridoi che portavano agli appartamenti. Erano presenti più scale antincendio.
Appartamenti Francisco Terrace (Chicago, IL – demolite)
Furono commissionate da Edaward C. Waller, per il cui figlio Wright progettò un capolavoro della sua architettura: i Midway garden. Le Francisco Terrace sorgevano nel Near West Side, un quartiere povero di Chicago, ed erano appartamenti per operai. La casa aveva all'interno una grande corte alla quale si accedeva attraversando un arco di certa influenza Richardsoniana, ma che richiamava anche quello del Transportation building di Sullivan. Gli appartamenti erano di diversi tagli, avevano però un impianto simile: la zona dei servizi era interna, mentre sulla strada vi erano la zona giorno e quella notte. Tutti gli ingressi, nella corte, erano protetti da pensiline in legno. Per garantire una certa riservatezza, ogni coppia di appartamenti aveva un accesso diretto.
Con la sua corte interna e un piano di appartamenti in più sugli angoli (quasi a fare delle torrette) la casa aveva un aspetto da fortino dell'“epopea del west”. Gotiche le bifore sulle “torri”.
1896
Harry C. Goodrich House (1896) Oak Park, IL.
Mulino Romeo e Giulietta (1896)

    Casa per H. C. Goodrich, Oak Park, Illinois
    Casa per Isidore Heller, Chicago, Illinois
    Ristrutturazione della casa e delle scuderie per Charles E. Roberts, Oak Park, Illinois
    "Romeo e Giulietta" torre mulino a vento per la Hillside Home School, Spring Green, Wisconsin
1897
    Casa per George Furbeck, Oak Park, Illinois
    Rimessa per barche per Henry Wallis, Lake Delavan, Wisconsin
1898
    Casa per Rollin Furbeck, Oak Park, Illinois
    Casa per George Smith, Oak Park, Illinois
    Golf Club River Forest, River Forest, Illinois
1899
    Casa per Joseph Husser, Chicago, Illinois
    Ristrutturazione della casa per Edward C. Waller, River Forest, Illinois
1900
Warren McArthur House (1900)

    Casa per William Adams, Chicago, Illinois
    Casa per E. H. Pitkin, Sapper Island, Desbarats, Ontario, Canada
    Ristrutturazione della casa e del garage per Warren McArthur, Chicago, Illinois
    Ristrutturazione della casa per E. R. Hills, Oak Park, Illinois
    Cottage estivo per Stephen A. Foster, Chicago, Illinois
    Cottage estivo per Henry Wallis, Lake Delavan, Wisconsin
    Garage per George Blossom, Chicago, Illinois
    Casa per Harley Bradley, Kankakee, Illinois
    Rimessa per barche per Fred B. Jones, Lake Delavan, Wisconsin
Warren House (Kankakee, IL)
Fu la prima Prairie house; asimmetrica, con pianta ad X, ha uno “slancio verticale e una fluidità spaziale che supera i muri e coinvolge anche il giardino” (Zevi). Le linee dei prospetti danno alla casa una forte orizzontalità.
1901
    Casa per E. Arthur Davenport, River Forest, Illinois
    Casa per William Fricke, Oak Park, Illinois
    Ristrutturazione della casa per Dr. A. W. Hebert, Evanston, Illinois
    Casa per F. B. Henderston, Elmhurst, Illinois
    Casa per Fred B. Jones, Lake Delavan, Wisconsin
    Aggiunte al golf club River Forest, River Forest, Illinois
    Padiglione espositivo per la Universal Portland Cement Company, Buffalo, New York
    Pollaio, scuderie e cancelli per Edward C. Waller, River Forest, Illinois
    Portineria per Henry Wallis, Lake Delavan, Illinois
    Scuderie per T. E. Wilder, Elmhurst, Illinois
1902
    Delavan Yacht Club, Lake Delavan, Illinois
    Cottage doppio per George Gerts, Whitehall, Michigan
    Cottage per Walter Gerts, Whitehall, Michigan
    Casa per Arthur Heurtley, Oak Park, Illinois
    Ristrutturazione della casa per Arthur Heurtley, Les Cheneaux Club, Marquette Island, Michigan
    Ricostruzione della Hillside Home School, Spring Green, Wisconsin
    Casa per Francis W. Little, Peoria, Illinois
    Casa per William E. Martin, Oak Park, Illinois
    Casa per Charles R. Ross, Lake Delavan, Wisconsin
    Casa per George W. Spences, Lake Delavan, Wisconsin
Dana-Thomas House (Springfield, IL)

Grande e lussuosa casa, è sacrificata su un piccolo lotto senza alcuna vista particolare o apertura verso la prateria. I prospetti sono famosi per i loro colori caldi: mattoni ‘romani' grigi dorati (importati dall'Inghilterra), legno di quercia e vetrate a piombo (su disegno dell'architetto, splendide).
Susan Lawrence Dana, personaggio in vista politicamente, chiese a Wright un edificio che non fosse soltanto una casa familiare, ma che avesse dimensioni tali da diventare un importante centro sociale dell'Illinois. La tensione degli spazi è insolitamente verticale (ambienti pubblici al primo piano, salone a doppia altezza, luce dall'alto). Il grande atrio sembra più una anticamera, una zona per socializzare prima di passare nella adiacente sala da pranzo (non divisa da esso, indicata solo dalla presenza del tavolo). Dalla zona di ricevimento, con un lungo e stretto corridoio illuminato da vetrate su entrambi i lati si passa a una sala, detta “galleria”, con soffitto a volta, destinata a feste e balli, per cui la signora Dana era famosa.
La casa fu costruita sopra quella della signora Lawrence, madre di Susan Lawrence Dana, che fu quasi completamente demolita. Wright decise infatti di lasciare per la anziana madre la biblioteca della vecchia casa, in stile Vittoriano (è dietro il salone). Tutti pensavano che la signora Lawrence, circondata da tanta modernità si sarebbe rifugiata sempre nel suo accogliente studio, ma invece si trovò tanto bene nella accogliente casa di Wright che non vi andò quasi mai.
Willits House (Highland Park, IL)
Con questa casa, che sorge in un sobborgo a nord di Chicago, si realizzò completamente l'idea della Prairie house. Come in molte altre case di questo periodo la pianta è a croce, impianto che Wright preferiva in quanto ogni braccio poteva estendersi verso la prateria e avere finestre su entrambi i lati.
La orizzontalità della Willits house, accentuata dai tetti poco spioventi e dal basamento che si prolunga oltre il corpo dell'edificio (questo anche con la funzione di radicare in modo maggiore la casa con il terreno), è contrapposta alla verticalità degli alberi che sono davanti.
I volumi della facciata sono massimi al centro, e degradano progressivamente verso i lati. Dall'intonaco bianco si staccano le linee nere dei cornicioni, creando così un piacevole contrasto. Gli interni vedono come al solito il grande camino al centro, attorno al quale si avvolge la zona giorno. Questa non è divisa nei suoi più ambienti da mura, ma solo da diversi pavimenti e piccoli divisori; non sono definiti così spazi chiusi.
Nelle sue prime opere Wright tentò più volte di introdurre mobili da lui stesso progettati, ma, con grande delusione scoprì che i clienti, quando la casa era terminata, vi installavano il loro vecchio mobilio. Costruendo librerie, sedili, credenze e armadi incassati, era sicuro che almeno gli arredi di base sarebbero stati in armonia con la concezione generale. Cercava quindi di limitare la libertà di azione dei proprietari. Così fece nella W. Willits house.
Fricke House (Oak Park, IL)
I prospetti sono anche qui di color panna e nero, come nella Willits; la Fricke house però, pur avendo già una certa articolazione volumetrica, a differenza di questa resta ancora una casa di transizione. A causa della strettezza del lotto ci fu il bisogno di andare verso l'alto: ha infatti ben tre piani. La disposizione della casa sul terreno è innovativa: non è al centro del lotto ma in un angolo: Wright rinunciò alla simmetria per lasciare più spazio al giardino. La pianta è a L.
Thomas House (Oak Park, IL)
Soprannominata l'“harem” per la sua forma orientaleggiante, ha la pianta ad L e un alto basamento che sembra proteggerla. Al piano terreno non ci sono separazioni nette tra le varie zone. Un arco d'ingresso (Richardsoniano) porta in uno stretto corridoio di accesso (ingresso protetto) che arriva nel soggiorno, affacciato su terrazze.
Heurtley House (Oak Park, IL)
La maggior parte delle case nella prateria hanno un impianto decisamente orizzontale; non è così per questa casa che sembra una fortezza su un prato. La facciata, molto imponente, è resa dinamica dal grosso arco d'ingresso che non è messo in posizione centrale. A pianta rettangolare, ha molte delle caratteristiche delle Prairie houses: camino centrale (un arco in mattoni) e tetto in dolce pendenza. La muratura alterna il mattone piatto con bande a rilievo, con tinte che vanno dal rosso al rosa pallido (è l'unica casa di Wright fatta così). In un continuum spaziale, al secondo piano c'è la zona abitativa: soggiorno, pranzo, veranda. Molto belli i vetri colorati, con un disegno piuttosto semplice creato da quadrati, bacchette di piombo e inserimenti di vetri trasparenti.
1903
    Abraham Lincoln Center per Jenkin Lloyd Jones, Chicago, Illinois
    Casa per George Barton, Buffalo, New York
    Casa per W. H. Freeman, Hinsdale, Illinois
    Granaio, scuderie e portineria per Fred B. Jones, Lake Delavan, Wisconsin
    Palazzo dell'amministrazione della Larkin Company, Buffalo, New York
    Fontana dello Scoville Park, Oak Park, Illinois
    Casa per J. J. Walser, Chicago, Illinois
1904
    Casa per Robert M. Lamp, Madison, Wisconsin
Cheney House (Oak Park, IL)
A un solo piano, con pianta quadrata, è poggiata su un basamento come la Willits house. Attorno al camino, posto al centro, si snoda la zona giorno, aperta e con forma a C. Dietro il camino la zona di servizio e le camere. In mattoni, è contenuta da una sorta di recinto (Mies vi si ispirò).
Darwin Martin House (Buffalo, NY)
La grande casa, progettata per un importante dirigente della Larkin Company, è articolata in più padiglioni (Residenza, garage, serra e dependance); la larghezza del sito infatti, consentì per la prima volta a Wright l'impiego di questa pianta, con la quale la ‘distensione sul paesaggio' poteva esser portata a livelli estremi.
La rottura della scatola è massima: nei volumi interni ma anche nella articolazione degli esterni (l'asse di collegamento casa-garage/serra divide il giardino i due parti, una per ciascuna abitazione). Grande la cura dei materiali; dai mattoni, alle finiture in legno, agli splendidi vetri (fatti da specialisti su disegno di Wright). La casa principale ha pianta cruciforme, come peraltro la dependance, che era stata fatta per la figlia di Martin.
1905
    Casa per Mary M. W. Adams, Highland Park, Illinois
    Casa per Hiram Baldwin, Kenilworth, Illinois
    Casa per Charles E. Brown, Evanston, Illinois
    Ufficio immobiliare per E. A. Cummings, River Forest, Illinois
    Fabbrica di detersivi E-Z per William E. e Darwin D. Martin, Chicago, Illinois
    Tre cottage estivi per Mrs. Thomas Gale, Whitehall, Michigan
    Casa per T. E. Gilpin, Oak Park, Illinois
    Casa per W. A. Glasner, Glencoe, Illinois
    Casa per Thomas P. Hardy, Racine, Wisconsin
    Casa per William R. Heath, Buffalo, New York
    Casa per A. P. Johnson, Lake Delavan, Wisconsin
    Biblioteca in memoria di Lawrence, Dana House, Springfield, Illinois
    Cottage del giardiniere per Darwin D. Martin, Buffalo, New York
    Tennis club di River Forest, River Forest, Illinois
    Ristrutturazione della casa per C. Thaxter Shaw, Montréal, Canada

Robie House (Chicago, IL)

È il capolavoro delle Prairie houses. Essa non è nella prateria, come le altre, ma a Chicago, la città per cui Wright nutrì un rapporto di amore-odio (è comunque in periferia, non è quindi introversa come il Larkin building). Frederick C. Robie era un ricco industriale propenso alla ricerca. Estremamente intraprendente, di lui si ricorda che da studente universitario fece una bicicletta a sei posti per pubblicizzare la azienda del padre. Nel 1906 costruì un prototipo di auto e impiantò una industria di ricambi. Sposatosi nel 1902, comprò cinque anni dopo il lotto dove verrà poi costruita la casa. Nel 1909 contattò Wright e lo mise davanti a specifiche richieste:
«Volevo che entrasse il sole in soggiorno la mattina, prima di andare al lavoro, e che fosse possibile guardare in lungo e in largo la strada senza che i vicini violassero la mia intimità»
Inoltre voleva una casa che fosse “funzionale come una automobile”, che fosse fatta con materiali ignifughi, che ci fosse una relazione continua tra le stanze (questo era però già tipico di Wright), che non ci fossero armadi a muro chiusi e che i mobili e le decorazioni non avessero nulla in comune con quelle diffuse in quell'epoca. Inoltre avrebbe dovuto esserci una zona separata per i figli e un box (all'epoca era pionieristico). Robie prima di andare da Wright si era rivolto, con le sue interminabili richieste a molti altri architetti della zona di Chicago e invariabilmente ottenne la solita risposta “So che cosa vuole, una di quelle dannate case di Wright”.
Il lotto, d'angolo, è in Woodlawn avenue, poco lontano dalla università. Wright sfruttò la leggera pendenza di questo per incassare ulteriormente la casa. Il fronte sud ha molte finestre, comunica con l'esterno, quello nord è invece chiuso perché si pensò che molto probabilmente avrebbero costruito case molto a ridosso. Vista da fuori sembra che al perno verticale del camino si aggancino i tetti sospesi (sostenuti da travi di ferro). Terrazze, muretti e davanzali contribuiscono a svincolarsi dalla “scatola”. L'ampia finestratura dà la possibilità di partecipare alla vita esterna, i tetti e un alto recinto però sembrano proteggere la casa dalla strada e le danno discrezione.
Secondo la teoria tedesca del “Gesamtkunstwerk” Wright dedicò grande cura nella realizzazione non solo dell'edificio ma anche di tutti i particolari tecnici e d'arredamento. Le gronde sono studiate per il controllo della luce, Le luci artificiali sono in parte a vista (dei globi) e in parte nascoste, che seguono le travi. Il legno è di quercia rossa, lavorato “a macchina”, con decorazioni molto lineari. I soffitti sono bassi, quasi a voler proteggere la famiglia e dare intimità. I camini servono per aiutare il riscaldamento centrale. La forma lunga e stretta del lotto spinse l'architetto ad abbandonare l'impianto a croce in favore di quello allungato. La pianta è infatti costituita da due rettangoli intersecati e slittati tra loro. Il corpo anteriore ha nel suo centro il camino. nel corpo arretrato c'è la zona di servizio. La orizzontalità della casa è accentuata dal suo arretramento rispetto ai tetti, dalla disposizione particolare dei mattoni (è più alto lo strato di cemento orizzontale rispetto a quello verticale, che peraltro è reso invisibile da una verniciatura in rosso) e dal basamento, che si prolunga oltre la casa.
Molto pubblicata sulle riviste, la Robie house esercitò una notevole influenza in tutto il mondo. Non era solo una accogliente casa nella prateria come le altre, ma con la sua struttura in cemento, mattoni e acciaio (i nuovi materiali) e la sua forma aerodinamica ed elegante, si propose come la casa dell'era delle macchine. In Germania la casa divenne nota come esempio di architettura “dampfer” (piroscafo).
Il piano terreno è leggermente interrato. L'ingresso, protetto come al solito, è posto su un lato ed è sormontato da tre finestre. Si accede quindi a una zona aperta comprendente la hall, la sala del biliardo e la sala giochi. In mezzo, a dividere i tre ambienti, ci sono due camini, separati dalle scale che portano ai piani superiori. Le due canne fumarie, salendo, si uniscono a formare la canna fumaria principale del camino della Living room al primo piano. Nel corpo arretrato ci sono la lavanderia, la caldaia e il garage, collegato con la soprastante cucina per mezzo di una scala interna. Il primo piano (ammezzato) è caratterizzato dai grandi bow-window nei lati stretti. Nel corpo verso la strada, a cui si accede dal piano di sotto, vi sono la sala da pranzo e la living room, che in un unico spazio sono divise dalle sole scale e dal camino. La living room è la zona più scura della casa; molto bello il suo soffitto con un elaborato disegno a fascioni, in cui si incastonano i bulbi delle lampade. Famosissima la sala da pranzo, con le seggiole dagli alti schienali e il tavolo rettangolare, che ha in ogni angolo una lampada a piantana sormontata da fioriere (Wright era contrario agli alti candelieri che si mettevano come centrotavola per illuminare; erano per lui barriere alla intimità della cena). Il soffitto, in questa parte della casa si piega, continuando sulle pareti: Wright ottenne così un piacevole effetto di abbassamento. Nella parte arretrata della casa vi sono la cucina e la zona di servizio. Le camere da letto sono al secondo piano.
1906
    Ristrutturazione della casa per P. A. Beachy, Oak Park, Illinois
    Aggiunta del garage per George Blossom, Chicago, Illinois
    Casa per K. C. DeRhodes, South Blend, Indiana
    Casa per Grace Fuller, Glencoe, Illinois
    Casa per A. W. Gridley, Batavia, Illinois
    Casa per P. D. Hoyt, Geneva, Illinois
    Casa per George Madison Millard, Highland Park, Illinois
    Casa per Frederick Nicholas, Flossmoor, Illinois
    Camera ardente Petitt, Belvidere, Illinois
    Ricostruzione del tennis club di River Forest, River Forest, Illinois
    Ristrutturazione della casa per C. Thaxter Shaw, Montréal, Canada
    Unity Temple, Oak Park, Illinois.
1907
    Ristrutturazione della casa per il Col. George Fabyan, Geneva, Illinois
    Ristrutturazione del Country Club Fox River, Geneva, Illinois
    Casa per Stephen M. M. Hunt, La Grange, Illinois
    Padiglione espositivo per la Larkin Company, Jamestown, Virginia
    Emma Martin House Additions to the Fricke House, Oak Park, Illinois
    Ristrutturazione del negozio Pebbles and Balch, Oak Park, Illinois
    "Tanyderi", casa per Andrew Porter, Hillside, Spring Green, Wisconsin
    Casa per Barton J. Westcott, Springfield, Ohio
Tomek House (Riverside,IL)
Richiama la Roberts house per la ambiguità dei livelli, ma soprattutto la Robie house per l'impressione di allungamento in una direzione e l'alto basamento che le dà orizzontalità.
1908
Charles E. Roberts House (1908)

Roberts House (River Forest, IL)
È completamente integrata nella natura. Isabel Roberts era la contabile di Wright nello studio di Oak Park. La pianta è a croce. In questa casa Wright fece un uso ambiguo dei livelli: da fuori la casa sembra essere di un solo piano, in realtà ne ha due (la zona giorno e servizio è di mezzo livello interrata, il piano delle camere è invece rialzato di un mezzo piano). Alla orizzontalità delle linee si contrappone la verticalità degli spazi nel salone a doppia altezza.
Coonley House (Riverside, IL)
Wright la considerò una delle più riuscite Prairie house di questo periodo. Egli fu molto onorato per il fatto che la signora Coonley disse che voleva lui come architetto perché “il suo lavoro era l'espressione di un principio”. Fece quindi del suo meglio.
I materiali usati sono il mattone e il legno. Gli spazi della zona giorno sono completamente aperti; tali ambienti, enormi, sono al livello superiore, come sempre incentrati attorno al camino. Al piano inferiore vi sono i servizi. Tutto è curatissimo: i mobili, le vetrate a piombo (disegnate da Wright), la grande scala in legno, il grande giardino con lo specchio d'acqua, la bella casetta dei giochi per i bambini.
1909
Gale House (1909, Oak Park, IL)
Per la sua rivoluzionaria forma colpì molto le avanguardie europee del movimento De Stijl. Wright non fu per nulla contento di ciò; era infatti convinto che il tipico “dottrinarismo europeo” avrebbe preso come modello solo la forma, privata però di tutta l'esperienza organica che le stava dietro.
La casa è diversa da quelle viste finora: ha infatti grandi terrazze che aggettano in tre direzioni; il camino è sì al centro, ma è spostato in una sola stanza. Piccola rispetto al lotto, è caratterizzata dalle semplici superfici, di intonaco bianco. Al piano terreno la integrazione degli ambienti è massima; non ci sono pareti, solo schermi. Per Wright la Gale house fu la madre (soprattutto per le terrazze) di Fallingwater.
Como Orchard Clubhouse (Darby, MO – parzialmente demolita)
Sarebbe dovuta diventare la colonia estiva nel Montana per i docenti della Chicago University. Alla base della idea era un utopico tentativo di investimento: una cooperativa di docenti, che si sarebbe autofinanziata affittando parte degli edifici costruiti. Furono persi però molti soldi, anche da Wright che ne aveva una quota.
Il progetto consisteva in una serie di Prairie houses disposte simmetricamente lungo i due lati dell'asse di insediamento che portava fino alla grossa Clubhouse. L'unica parte realizzata fu proprio questo edificio centrale, in cui vi erano gli spazi sociali e il ristorante (gli appartamenti non avevano infatti cucina per incentivare l'uso degli spazi comuni). Vi è qualche punto in comune con le quadruple block houses che Wright progettò nel 1901 (esse erano 4 case unite su 4 lotti vicini. era anch'esso un progetto utopistico: I lotti erano troppo grandi per incentivare la speculazione edilizia, le case troppo vicine per interessare la classe medio-alta.
1912
    Casa William B. Greene, Aurora.
    Park Ridge Country Club, Park Ridge.
1917
    Casa Aisaku Hayashi, Tokio, Giappone.
    American Homes (ARCS), Milwaukee.
1918
    Casa Tazaemon Yamamura, Ashiya, Giappone.
    Casa Arinobu Fukuhara, Hakone, Giappone.
1921
    Hotel Imperiale Tokio, Giappone.
    Hollyhock House, Los Angeles, California
1923
    Storer House, Los Angeles, California
    Samuel Freeman House, Los Angeles, California
    Millard House, Pasadena, California
1924
    Ennis House, Los Angeles, California
1929
    Arizona Biltmore Hotel, Phoenix, Arizona
1937
    Taliesin West, Scottsdale, Arizona
1939
    Casa Kaufmann, nota anche come Fallingwater o La casa sulla cascata, Mill Run, Contea di Fayette, Pennsylvania, USA (1935-1939)
    Uffici S.C. Johnson, Racine, Wisconsin, USA (1936-1939)
1943
    Museo Solomon R. Guggenheim, New York.
1948
    V. C. Morris Gift Shop, ora conosciuto come Xanadu Gallery, San Francisco, California
1952
    Casa George Lewis, Tallahassee.
    Residenza Archie Teater, Bliss.
    Casa Frank Sander, Stamford.
    Casa Arthur Pieper, Paradise Valley.
    Casa Louis Penfield, Willoughby Hills.
    Tiendas Anderton Court, Beverly Hills.
    Teatro Hillside, Spring Green.
    Casa Ray Brandes, Issaquah.
    Casa Quentin Blair, Cody.
    Casa Luis Marden, McLean.
    Casa R. W. Lindholm, Cloquet.
    Torre Price, Bartlesville, Oklahoma.
1954
    Sinagoga Beth Sholom di Elkins Park, Pennsylvania


Nessun commento:

Posta un commento