giovedì 5 gennaio 2023

Corso Architetti italiani del XX Secolo: Lezione 13 Classe 1956-1960 Boeri One Works

Boeri






Stefano Boeri (Milano, 25 novembre 1956) è un architetto, urbanista, teorico dell'architettura, accademico e politico italiano. Figlio dell'architetta e designer Cini Boeri e del neurologo Renato Boeri, è fratello di Tito, economista, e Sandro, giornalista. Suo nonno è il senatore Giovanni Battista Boeri. Nel 1980 si laurea in Architettura al Politecnico di Milano e consegue nel 1989 il dottorato di ricerca in Urbanistica all'Università IUAV di Venezia. Professore ordinario di Progettazione Urbanistica al Politecnico di Milano, è visiting professor in varie università tra cui il Berlage Institute di Rotterdam, il Politecnico di Losanna, lo Strelka Institute di Mosca. Dal febbraio 2018 è il nuovo presidente della Triennale di Milano, carica della durata di quattro anni. Stefano Boeri pratica attività di ricerca e progettazione in architettura e urbanistica a livello internazionale. Dal 1999 al 2008 dirige a Milano Boeri Studio in partnership con Gianandrea Barreca e Giovanni La Varra. Nel 2009 fonda Stefano Boeri Architetti, in partnership dal 2011 con Michele Brunello. I suoi lavori vengono esposti a livello internazionale, tra cui Biennale di Venezia, Nederlands Instituut Architectuur, IFA Institut Français d'Architecture in Paris, Arc-en-Rêve Centre d'Architecture Bordeaux, Tokyo Art Gallery, Biennale di Chengdu, Triennale di Milano, Beijing Design Week, Salone Internazionale del Mobile di Milano, il Kunst-Werke Institute for Contemporary Art di Berlino e il Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris. Boeri ha sviluppato importanti progetti di riqualificazione di fronte-mare a livello europeo, tra i quali i porti di Marsiglia, Genova, Salonicco, Mitilene, Napoli, Trieste, La Maddalena. Ha realizzato considerevoli interventi di riqualificazione urbana e di interventi sulla città (Milano, Roma, Mosca, Pechino, San Paolo, Qingdao, Marsiglia, Astana, Venezia, Bolzano, Doha). Tra i suoi progetti più noti, il Bosco verticale nel quartiere Isola a Milano, due grattacieli di 100 e 80 metri le cui facciate accolgono una biodiversità floristica di oltre 11.000 tra alberi, arbusti e essenze vegetali. Le torri, nuovo modello di densificazione in altezza del verde nella città, contribuiscono a un significativo risparmio energetico, rigenerano l'ambiente e la biodiversità urbana senza implicare un'espansione della città nel territorio. Il Bosco Verticale ha ricevuto numerosi riconoscimenti, incluso l'International Highrise Award 2014 sponsorizzato dal Museo di Architettura di Francoforte e il CTBUH nel 2015, come miglior grattacielo del mondo, sponsorizzato al Council on Tall Building and Urban Habitat e dall'istituto di tecnologia di Chicago. Dopo questo primo esperimento di residenza sostenibile, lo studio ha recentemente vinto una gara a Losanna, Svizzera, per sviluppare questo modello con una nuova torre di 117 m, che ospiterà più di 100 alberi di cedro (si chiamerà infatti "Torre dei Cedri"), arbusti e piante per un'area totale di 3000 m2. L'inizio del lavori è stato fissato per il 2017. Boeri sta esportando ulteriormente il modello Bosco Verticale, che verrà concretizzato anche a Nanjing, Utrecht, Parigi e Eindhoven (in versione social housing). Nel 2013, in occasione di Marsiglia Capitale Europea della Cultura, viene inaugurata la Villa Méditerranée, il centro espositivo e di ricerca di 9.000 m² progettato da Boeri che si affaccia sul porto di Marsiglia ed è destinato a ospitare eventi culturali e di ricerca sui temi del Mediterraneo. Boeri progetta la Villa Méditerranée come luogo di incontro e fusione delle diverse identità presenti nel Mediterraneo, e pone il mare come spazio di riferimento, grazie alla darsena artificiale che offre allo spazio conferenze a 36 metri d'altezza la visione di una grande piazza d'acqua sottostante. Dal 2008 al 2010 Boeri fa parte con Richard Burdett, Jacques Herzog di Herzog & de Meuron e William MacDonough della consulta degli architetti dell'Expo 2015, incaricata della progettazione del concept masterplan per l'esposizione milanese. Nel 2010 Boeri vede concludersi l'ultimo grattacielo del quartier generale di RCS MediaGroup, di cui Boeri Studio cura l'intero masterplan di 90.000 m² in seguito alla vincita del concorso internazionale nel 2001. L'edificio A è un lungo edificio i cui 21.500 m² sono destinati a ospitare gli uffici della Rizzoli Libri. Il progetto vede la luce dalla demolizione del vecchio edificio Rizzoli, e le sue inflessioni sulla facciata creano un dialogo con il resto degli edifici già completati per la sede RCS (edificio C). Nel 2009, Boeri conclude la riconversione dell'ex Arsenale Militare della Maddalena, in Sardegna, realizzando una serie di nuovi spazi tra cui un centro congressi, spazi commerciali e un porticciolo nautico. Il progetto, inizialmente pensato per ospitare il G8 del 2009, poi spostato a L’Aquila dal governo Berlusconi, è stato completato in soli 18 mesi e poi sequestrato a seguito di uno scandalo legato a tangenti e appalti illegittimi. Il complesso è una combinazione di nuove costruzioni e conversioni di edifici esistenti, e comprende un centro congressi, due grandi spazi commerciali, una banchina per 700 imbarcazioni, tutti progettati e costruiti nel rigoroso rispetto del paesaggio naturale e seguendo rigidi principi di architettura sostenibile. La Casa del Mare, il centro congressi, è un prisma di vetro e basalto costruito a sbalzo sull'acqua. La grande sala conferenze è sospesa a 6 metri sull'acqua e guarda verso la Gallura. Il progetto interpreta il rapporto tra gli elementi naturali circostanti e le forme rigorose della tradizione dell'architettura militare italiana.

One Works 1960






One Works è una società di Architettura e Ingegneria nata nel 2007 dall’idea di Leonardo Cavalli (1960) e Giulio De Carli ed un gruppo di professionisti che, da oltre venti anni, ha maturato importanti esperienze in diversi ambiti della progettazione. La società con sedi a Milano, a Venezia e a Roma si avvale di un team di più di 50 architetti, ingegneri e urbanisti. La presenza di molteplici e complementari competenze consente di controllare piani e progetti in tutte le fasi, dagli aspetti di programmazione strategica e urbanistica agli studi di fattibilità, alla progettazione esecutiva e di strutture, alla direzione lavori , oltre agli aspetti tecnici come la preventivazione dei tempi e dei costi.






La stazione occidentale è una delle quattro stazioni iconiche della nuova metropolitana di Riyadh. La proposta progettuale, per questi straordinari 110.000 m2, mira a essere un catalizzatore per il rinnovamento urbano, dimostrando un design che riflette la cultura e il patrimonio locale con una qualità di riferimento. Il nuovo "incrocio" urbano ospiterà una stazione della metropolitana fuori terra, una stazione degli autobus, una struttura sotterranea di Park & ​​Ride, un mercato, una moschea e una vasta piazza pubblica. Questo "Western Place" si dispiega in un complesso paesaggio gerarchico che alterna una serie di spazi aperti a spazi più intimi, attraverso la sapiente combinazione di elementi naturali e artificiali. La piazza, concepita come una nuova e grande polis urbana esterna al centro della città, è una forza rivitalizzante che ricollegherà i quartieri esistenti, fornirà trasporti e servizi e darà impulso allo sviluppo economico per l'area circostante e per la città a grande. Con riferimenti ai paesaggi desertici dominanti del Regno, alle oasi e ai palmeti, il concetto di design dell'edificio è un'interpretazione moderna dei cumuli di sabbia del deserto, dove un grappolo di strutture color terra a forma di duna emerge dal sito creando opportunità per gli ingressi delle stazioni e la penetrazione della luce e ombreggiamento pedonale. Il sito si trova nel quartiere Dhahrat Al Badi'ah, a sud-ovest del centro di Riyadh, un quartiere residenziale a prevalenza di 2 piani, sul lato sud di Al Madinah Al Munawarah Street, una delle principali arterie stradali. L'area ospita attualmente un mercato ortofrutticolo e un ampio parcheggio a livello di pendenza. Allo stesso modo, a sud, lungo la Sheikh Mohammed Ibn Abdul-Latif Street, le proprietà commerciali fiancheggiano il lato orientale della strada. Il nuovo sviluppo della metropolitana / stazione degli autobus / mercato innescherà un ulteriore sviluppo commerciale lungo tutto il suo tratto e nelle immediate vicinanze.
Metropolitana di Riyadh: stazione occidentale

La stazione della metropolitana / degli autobus, situata in posizione centrale al confine settentrionale dei siti lungo Al Madinah Street, è l'ingresso a un "villaggio urbano", con una serie di piazze e passaggi ben caratterizzati. Questo sistema di spazi aperti invita le persone a girovagare per raggiungere le linee di trasporto pubblico, il mercato o le destinazioni adiacenti. Soprattutto, è un'occasione per immergersi semplicemente nella vibrante vita pubblica sotto un iconico baldacchino, una scultura con uno sbalzo di 50 m che sottolinea l'accesso principale alla stazione. Il sito è in pendenza di sette metri dall'angolo orientale a quello occidentale lungo Al Madinah Street. La stazione della metropolitana e degli autobus, il mercato, la moschea e la piazza urbana principale si trovano tutti sullo stesso livello. Sul lato est, una grande piazza urbana si estende verso l'esterno dal mercato all'aperto e una combinazione di pietra gialla, cemento e palme, definisce una caratteristica delle abluzioni vicino alla moschea. Posizionato tra l'area del mercato e la stazione occidentale, il Wadi Corridor si presenta come un percorso pedonale a cielo aperto che si muove in direzione nord-est / sud-ovest. Il Wadi Corridor, invece, funge anche da area di stazionamento, luogo di interscambio sociale; posti a sedere pubblici, disposti tra gli alberi, trovano ombra sotto una tensostruttura con pannelli fotovoltaici integrati.

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