domenica 15 gennaio 2023

Corso Architetti internazionali del XX Secolo: Lezione 4 1902 - 1920 Breuer Costa Johnson Niemeyer Bunshaft Saarinen Tange Pei Rudolph Utzon Bohm

Breuer 1902


















Marcel Breuer (Pécs, 22 maggio 1902 – New York, 1º luglio 1981) è stato un architetto e designer ungherese. È stato un importante esponente del Bauhaus e del movimento moderno. Nei primi anni venti studia all'Akademie der bildenden Künste Wien di Vienna ed alla scuola del Bauhaus di Weimar (corso di falegnameria). A 19 anni, nel 1921 progetta e realizza l'African chair o sedia romantica in legno scolpito a mano e tessuti disegnati. La forma di questa sedia è fondamentale per comprendere le origini derivanti dalle culture locali (popolar ungherese in questo caso) e da produzioni artigiane. Questa sedia, come la maggior parte dei prototipi noti del Bauhaus, viene realizzata artigianalmente all'interno dei laboratori. Dopo un periodo di formazione professionale presso uno studio d'architettura a Parigi, tornò presso la scuola del Bauhaus dal 1925 come insegnante e fino al 1928 diresse il laboratorio del mobile. E sotto la sua direzione dal 1926 i laboratori iniziarono a produrre sedie e tavoli in tubolari d'acciaio, inizia la progettazione di mobili moderni in tubolare metallico, tra cui le sue famose sedie sia in legno e schienale in stoffa sia in tubolare di ferro con schienale impagliato attraverso le quali ricerca soluzioni espressive nuove. Vengono anche creati nuovi materiali come l'eisengarn che sarà utilizzato per la prima volta da Breuer nella Sedia Wassily. Nel 1927 la produzione industriale brevettata di questi mobili (fra i quali molti disegnati da lui) conobbe un'attività a pieno ritmo. Progetta gli interni del Bauhaus a Dessau (1925/26) e per l'abitazione del regista teatrale Erwin Piscator a Berlino nel 1927. Nel 1928 dopo le dimissioni di Walter Gropius anche Breuer, insieme a László Moholy-Nagy e Herbert Bayer, lasciò il Bauhaus ed insieme a Gropius aprì uno studio di architettura a Berlino. Nel 1932 le sue costruzioni ad uso abitativo realizzate in Germania, in quelle zurighesi del 1934 e in quelle nel Sussex del 1936 manifestò la sua tendenza all'ordine e ad un certo rigore inseriti nell'ambito della corrente razionalista. A fine settembre del 1932 il Bauhaus cessò le attività e dopo l'avvento del nazismo nel 1933, molti architetti furono costretti a ritirarsi dalla professione, nel 1934 Breuer insieme a Gropius emigrarono precipitosamente in Inghilterra. Dal 1935 a 1937 lavora a Londra, presso lo studio F.R.S. Yorke, per il quale progetta mobili in alluminio. Dal 1937 si trasferisce presso la Harvard University, dove è docente di architettura. Dal 1938 al 1941 è in studio con Walter Gropius. Da questo momento perseguirà soluzione non sempre rigorose come il campanile della Saint John's Abbey nel Minnesota. Nel 1952 collabora con Pier Luigi Nervi e Bernhard Zerfhuss alla progettazione del Palazzo dell'UNESCO a Parigi, mettendosi in evidenza per la struttura del fabbricato. Nel 1956 apre lo studio Marcel Breuer and Associates. Il progetto dell'UNESCO viene ripreso ed ampliato per il Centro Ricerche dell'IBM. Nel 1972 realizzò per i coniugi Saier una casa a Glanville costituita da due nuclei abitativi collegati solo da un muro sotto un imponente copertura sostenuta da tre pilastri intervallati da pareti esterne totalmente vetrate, realizzando un edificio espressivo totalmente innovativo. All'interno trovano collocazione pannelli e incisioni in zinco dello scultore Nerone Ceccarelli. 


Costa 1902











Lúcio Costa, all'anagrafe Lúcio Marçal Ferreira Ribeiro de Lima e Costa (Tolone, 27 febbraio 1902 – Rio de Janeiro, 13 giugno 1998), è stato un architetto brasiliano. Nato a Tolone, in Francia, da genitori brasiliani (il padre, Joaquim Ribeiro da Costa, un ingegnere navale, era originario di Salvador, nello stato di Bahia, mentre la madre, Alina Ferreira da Costa, era originaria di Manaus, nello stato di Amazonas), studiò presso la Royal Grammar School di Newcastle upon Tyne (in Inghilterra), e presso la Scuola nazionale superiore di belle arti di Montreux, in Svizzera, fino al 1916. Nel 1924 conseguì la laurea in architettura presso l'Escola Nacional de Belas Artes di Rio de Janeiro. Dopo aver adottato, in un primo momento, l'Eclettismo, nel 1929 divenne uno degli esponenti più illustri del Modernismo. Nel 1930, Costa divenne partner dell'architetto brasiliano di origini russe Gregori Warchavchik, diventando il direttore della Scuola di belle arti di Rio de Janeiro, da lui frequentata. I suoi pessimi rapporti con la facoltà e con gli studenti fecero sì che rassegnasse le proprie dimissioni. Nel 1937, entrò a far parte dello SPHAN (Service of National Historic and Artistic Heritage), comandato da Rodrigo Melo Franco de Andrade. Nel 1925 sottoscrive il manifesto dell'architettura nazionale. Nel 1929 collabora con Le Corbusier al progetto dell'Università di Rio de Janeiro. Divenne direttore della Scuola di belle arti di Rio, dove tentò di trasformare i metodi d'insegnamento, ma, nonostante l'appoggio degli studenti, la sua opera innovatrice durò solo un anno (1930-31). Firmò il piano urbanistico di Brasilia (1956) collaborando con Oscar Niemeyer, autore delle architetture della nuova capitale sudamericana, e progettò la Casa del Brasile alla Città universitaria di Parigi (1959) in collaborazione con Le Corbusier.

Johnson 1906

 







Philip Cortelyou Johnson (Cleveland, 8 luglio 1906 – New Canaan, 25 gennaio 2005) è stato un architetto statunitense, tra i più influenti del XX secolo, teorizzatore dell'International Style e del Decostruttivismo.
È stato eletto Accademico d'Onore dell'Accademia delle Arti del Disegno ed è stato il primo architetto a vincere il Premio Pritzker nel 1979.
Il primo approccio di Philip Johnson con l'architettura avviene nel 1928 durante un viaggio in Egitto, dove dimostra particolare interesse nei templi egizi del Cairo e a Menfi, ma è nel 1929 la figura di Alfred H. Barr Jr., docente di arte moderna presso il Wellesley College a sollecitare l'interesse di Johnson per l'architettura.
Barr, ingaggiato da Abby Aldrich Rockefeller, come direttore del Museum of Modern Art di New York, spinge Philip Johnson ad iscriversi presso la Junior Advisory Commitee del museo, dove incontra Henry Russel Hitchcock, giovane e brillante storico laureatosi all'Università di Harvard nel 1927.
Come sostiene Alba Cappellieri nel suo testo Dall'International Style al Decostruttivismo (ed. CLEAN 1996) la prima monografia dedicata all'architetto americano in italiano, Harvard rappresenta “l'anello di congiunzione” tra Hitchcock e Johnson; i due, dopo la laurea di Johnson nel 1930 in filosofia si incontrano a Parigi per intraprendere un viaggio in Europa, dove nasce il progetto dell'International Style.
Muore nel 2005 a 99 anni nella villa di New Canaan in cui aveva vissuto per 45 anni insieme al compagno David Whitney, deceduto solo sei mesi prima. I due avevano trasformato l'edificio in una galleria d'arte a cielo aperto.
L'International Style
A partire da un progetto di un libro e poi con una mostra, Hitchcock e Johnson intendono proporre in America i nuovi fermenti architettonici che divulgavano in Francia, Belgio, Paesi Bassi, Germania, Svezia, Danimarca, Svizzera e i loro principali artefici quali: Le Corbusier, Ludwig Mies van der Rohe, Jacobus Johannes Pieter Oud, Walter Gropius, Otto Haesler, Sigfried Giedion. La mostra dal titolo “Modern Architecture-International Exhibition” inaugurata al MoMA di New York il 9 febbraio 1932 sotto la direzione di Philip Johnson è volta a illustrare i criteri che accomunano gli architetti in fase progettuale, come la regolarità, l'enfasi sul volume e l'eleganza intrinseca del materiale. Questi principi ben si delineano nel libro di Hitchcock e Johnson “The International Style-Architecture since 1922”, pubblicato nel 1932 e che si rifà per certo ai canoni architettonici di Le Corbusier degli anni '20 nel suo libro “Verso una Architettura” (ed. Longanesi&C. Milano2004). La mostra composta da 66 opere realizzate tra il 1922 e il 1931 in 15 paesi, è il trionfo del Movimento Moderno e Barr, Hitchcock e Johnson vogliono dimostrare l'esistenza di uno stile, un denominatore comune, la cui omogeneità funge da scudo contro la mescolanza stilistica imponente nell'America degli anni ‘30.
Nel 1940 Johnson frequenta la Facoltà di Architettura di Harvard sotto la guida di Walter Gropius, e proprio a causa dell'eccessiva posizione funzionalistica del grande maestro, Johnson inizia a negare le basi dell'Existenz-Minimum, esprimendo il suo vero credo nella realizzazione della sua prima opera, la Johnson House a Cambridge, nel 1942, chiaro omaggio al maestro tedesco Mies Van Der Rohe, da cui copia l'esempio tipo della casa-corte del 1938. È nel 1949 che però Johnson realizza il suo più raffinato esperimento estetico: la Glass House a New Canaan; in questo progetto, si impose la chiarezza, l'autorità e la purezza del vetro come carica avanguardistica applicata tempo prima da Bruno Taut e Mies van der Rohe.
Eclettismo funzionale
Con lo scioglimento del CIAM nel 1959, Johnson è spinto a ricercare nella storia una nuova forma architettonica per poter ripetere “l'antico nel nuovo” in modo da poter attingere esempi arcaici in strutture moderne. Come si autodefinisce Johnson durante una lezione tenuta a Yale nel 1958 «”…io sono prima un classicista strutturale e poi un eclettico funzionale…”»: è un classicista in quanto ha bisogno di un programma stabilito da un cliente per il progetto, mentre è un eclettico perché è libero di vagabondare su e giù per la storia attingendo a forme preferite.
Secondo Peter Eisenman l'eclettismo invalida il rigore etico del funzionalismo legittimando le incursioni nella società iconologica della storia. Di questo periodo ne sono tipici esempi le realizzazioni del Pavillon a New Canaan nel Connecticut del 1962 e la Roofless Church a New Harmony nell'Indiana nel 1960.
Il Postmoderno
La cattedrale del Cristo, nota con il nome di "cattedrale di cristallo" quando era una chiesa protestante, a Garden Grove, California.
Nella fase post-moderna di Johnson si nota che la struttura prende la forma della scultura e la funzione incomincia a seguire una forma. Secondo Charles Jencks, nel suo libro “Il Linguaggio dell'Architettura Postmoderna” (Londra 1978), il post-moderno si può identificare in ogni edificio con divertenti ghiribizzi o immagini voluttuose, senza comunicare coerentemente perché sono codificati esclusivamente a livello estetico, quindi il termine Post-Modern va applicato solo a quei progettisti che concepiscono l'architettura come linguaggio. Ne è un chiaro esempio l'AT&T Building (oggi Sony Center) realizzato con John Burgee tra il 1978 e il 1984, un grattacielo formato da uno scheletro in acciaio e vetro, imprigionato in una scatola di granito, ricco di riferimenti storici come Serlio e Brunelleschi per il portale, Hood per la facciata. È proprio il modello in scala di questo grattacielo, tra le mani di Johnson, sulla copertina del TIME dell'8 gennaio 1979 a sembrare quasi una enorme clessidra che sembra identificare il clima spazio-temporale che si stava vivendo particolare negli States, o meglio a New York, sede dell'economia mondiale. Con questa copertina per citare Giovanni Damiani nel suo testo “Continuità” (Bernard Tschumi-Skira/Rizzoli2003), «”… è Johnson a definire qual è lo stile scelto dal grande capitale per rappresentare se stesso dopo il cambio di strategie economiche post-Vietnam…”». L'edificio dell'AT&T è uno strumento pubblicitario per pubblicizzare il contenuto e il contenitore edilizio o meglio come dice Robert Venturi nel suo libro “Learning from Las Vegas” del 1968 è un “Mass-Medium”.
Decostruttivismo
Nel 1967 il filosofo algerino/francese Jacques Derrida pubblica un libro “De La Gramatologie”, nel quale affronta il tema della decostruzione dal profilo filosofico. La parola “Decostruzionismo” è presente nella forma letteraria, mentre il “Decostruttivismo” è presente nei criteri architettonici. Nel 1988 Johnson inaugura al MoMA una mostra dal titolo “Deconstructivist Architecture” assieme a Mark Wigley, incentrata sull'emergenza di trovare una nuova sensibilità architettonica attraverso 10 progetti eseguiti da Frank O. Gehry a Los Angeles, Daniel Libeskind a Milano, Rem Koolhass a Rotterdam, Peter Eisenman a New York, Zaha Hadid a Londra, Bernard Tschumi a New York e Prix+Swiczinky dei Coop Himmelblau a Vienna e le opere presentano un denominatore comune rappresentato dall'uso di piani inclinati, deviazioni angolari, e sovrapposizioni volumetriche volte tutte ad una nuova poetica dai confini internazionali e dal lessico unitario.
Benché dai singoli architetti il termine decostruttivismo non venga completamente accettato, la mostra darà inizio ad un uso massiccio di questa parola che deriva da Johnson stesso, realizzando in questo “stile” diverse opere.
Opere
    Philip Johnson House, Cambridge, Massachusetts, 1943.
    Johnson House, "The Glass House", New Caanan, Connecticut, 1949.
    John de Menil House, Houston, Texas, 1950.
    Mrs. John D. Rockefeller III Guest House, New York, 1950.
    Hodgson House, at New Canaan, Connecticut, 1951. (con Landis Gores)
    Oneto House, Irvington, New York, 1951. (con Landis Gores)
    Reattore Nucleare a Rehovot, Israele, 1960.
    Amon Carter Museum of Western Art, Fort Worth, Texas, 1961.
    Museum for Pre-Columbian Art, Dumbarton Oaks, Washington, D.C., 1963.
    Kline Geology Laboratory, Yale University, New Haven, Connecticut, 1965. (con Richard Foster)
    New York State Theater, Lincoln Center, New York, New York, 1964. (con Richard Foster)
    Epidemiology and Public Healh Building, Yale University, New Haven, Connecticut, 1965.
    Kline Science Center, Yale University, New Haven, Connecticut, 1965. (con Richard Foster)
    Henry L. Moses Institute, Montefiore Hospital, Bronx, New York, 1965.
    Bielefeld Art Gallery, Bielefeld, Germania, 1968.
    John F. Kennedy Memorial, Dallas, Texas, 1970.
    Philip Johnson Sculpture Gallery, New Canaan, Connecticut, 1970.
    Albert and Vera List Art Building, Brown University, Providence, Rhode Island, 1972.
    Tisch Hall, New York University, New York, New York, 1972. (con Richard Foster)
    Andre and Bella Meyer Hall of Physics (facciata), New York University, New York, 1972. (con Richard Foster)
    Pennzoil Place, Houston, Texas, 1976. (Johnson-Burgee)
    Garden Grove Church (the Crystal Cathedral), Garden Grove, Los Angeles, California, 1978. (Johnson-Burgee)
    AT&T Building (ora Sony Center), New York, New York, 1984. (Johnson-Burgee)
    Museum of Television and Radio, West 52nd Street, New York, New York.
    1 Central Park West, New York, New York. (con Alan Richie)

Niemeyer 1907










Oscar Niemeyer, all'anagrafe Oscar Ribeiro de Almeida de Niemeyer Soares (Rio de Janeiro, 15 dicembre 1907 – Rio de Janeiro, 5 dicembre 2012), è stato un architetto brasiliano.
È stato uno dei più noti e importanti architetti a livello internazionale del XX secolo. Tra i pionieri nell'esplorazione delle possibilità costruttive ed espressive del cemento armato, collaborò per diversi anni con Le Corbusier.
Sebbene difensore dell'utilitarismo in architettura, le sue creazioni non hanno la blocky coldness frequentemente criticata dai critici postmoderni. I suoi edifici riflettono l'uso di forme dinamiche e curve così sensuali che molti ammiratori hanno visto in lui uno scultore di monumenti più che un architetto. A volte, alcuni critici hanno considerato questa sua cifra stilistica come un difetto.
Indice
Oscar Niemeyer nacque a Rio de Janeiro, nel quartiere di Laranjeiras, presso rua Passos Manuel, strada che in seguito sarebbe stata ridenominata in onore di suo nonno materno, il giurista Antônio Augusto Ribeiro de Almeida (nominato presidente del Tribunale supremo federale del Brasile dal 1896 al 1913 e procuratore generale della Repubblica dal 1898 al 1901), il 15 dicembre del 1907, figlio di Oscar de Niemeyer Soares, di remote origini tedesche da parte di madre, e di Delfina Ribeiro de Almeida. Trascorse la giovinezza come un tipico ragazzo carioca del suo tempo, bohémien e relativamente incosciente riguardo al proprio futuro. Concluse gli studi secondari all'età di 21 anni e, nello stesso anno, sposò Annita Baldo, figlia di immigrati italiani originari di Padova. Il matrimonio gli diede un senso di responsabilità: decise di lavorare e di iniziare gli studi universitari.
Cominciò a lavorare nella tipografia del padre e si iscrisse all'Escola de Belas Artes, dalla quale uscì laureato come ingegnere e architetto nel 1934. In quegli anni ebbe difficoltà finanziarie, ma decise ugualmente di lavorare gratuitamente nello studio di architettura di Lúcio Costa e Carlos Leão. Si sentiva insoddisfatto dell'architettura che vedeva nelle strade e credette di aver trovato in questo campo una possibilità di carriera.
Nel 1945, già architetto discretamente conosciuto, si imbatté nel Partito comunista brasiliano. Niemeyer era un ragazzo negli anni della Rivoluzione russa e, durante il periodo della seconda guerra mondiale, divenne un giovane idealista. Era un comunista entusiasta, posizione politica che più tardi nella vita gli sarebbe costata. Durante la dittatura militare brasiliana, infatti, il suo lavoro fu duramente criticato ed osteggiato ed egli stesso fu costretto all'esilio in Europa. Il ministro dell'aeronautica dell'epoca riportò il fatto dicendo che "il posto per un architetto comunista è Mosca". Visitò Cuba e l'Unione Sovietica, dove ebbe modo d'incontrare diversi leader socialisti, oltre a divenire amico personale di alcuni di loro. Fidel Castro una volta disse: "Niemeyer ed io siamo gli ultimi comunisti su questo pianeta".
Primi lavori
Nel 1936 Lúcio Costa fu designato dall'allora ministro dell'educazione Gustavo Capanema architetto dei nuovi quartieri generali per il ministero dell'educazione e della sanità pubblica a Rio de Janeiro. Nel 1939, Niemeyer assunse il comando del team di architetti (Lúcio Costa, Carlos Leão, Affonso Eduardo Reidy, Jorge Moreira, Ernani Vasconcellos, assieme a Le Corbusier agente come consulente nel 1936) responsabile per il ministero che assunse il compito di modellare il novo homem, Brasileiro e moderno (nuovo uomo, brasiliano e moderno).
Seguendo le richieste di Niemeyer, fu rinominato Palácio Gustavo Capanema nel 1985. Fu un convinto sostenitore dell'architettura dei grattacieli nel mondo, e a una scala più ampia di qualsiasi cosa Le Corbusier avesse costruito fino ad allora. Completato nel 1943, l'edificio che ospitava il regolatore e gestore della cultura e del patrimonio culturale brasiliano sviluppò tutti gli elementi dei quali si cominciava a parlare come movimento modernista brasiliano: utilizzò materiali e tecniche locali, come le piastrelle (azulejos) collegate alla tradizione portoghese; i rivoluzionati brise-soleil, resi regolabili, e collegati ai dispositivi ombreggianti dei mori dell'architettura coloniale; vivaci colori; i giardini tropicali di Roberto Burle Marx; la Palma Imperiale (Roystonea oleracea); ulteriori allusioni all'icona del panorama brasiliano; gli speciali lavori su commissione di artisti brasiliani.
Nel 1939 Niemeyer e Lúcio Costa disegnarono il padiglione brasiliano al New York World's Fair (in collaborazione con Paul Lester Wiener). Impressionato dall'esecuzione del padiglione il sindaco Fiorello La Guardia onorò Niemeyer con le chiavi della città di New York. Costa spiegò che il padiglione brasiliano adottava un linguaggio di grazia e eleganza, luminosità e fluidità spaziale, piani aperti, curve e muri liberi, nei quali il termine Ionic, contrasta con il rigido stile dell'architettura modernista, denominato "Doric". Dalla metà del ventesimo secolo, il movimento modernista brasiliano è stato riconosciuto come il primo stile nazionale nella moderna architettura (Reyner Banham). Il periodo dell'architettura internazionale che va dagli anni quaranta agli anni cinquanta dedicò centinaia di pagine ditirambiche alla terra scelta dalla più originale e audace architettura contemporanea, seguite da monografie su singoli architetti come Oscar Niemeyer e
Nel 1940 Niemeyer incontrò Juscelino Kubitschek de Oliveira, che era al tempo il sindaco di Belo Horizonte, capitale dello Stato del Minas Gerais. Lui e il governatore dello Stato Benedito Valadares volevano sviluppare un nuovo quartiere a nord della città chiamato Pampulha, e commissionarono a Niemeyer il disegno di una serie di edifici che si conosceranno in seguito come il "complesso Pampulha". Il primo monumento moderno in Brasile fu la chiesa di San Francesco d'Assisi di Niemeyer, a Pampulha, fatta parte dei canoni artistici nazionali nel 1943, un anno dopo il suo completamento. Il complesso includeva un casinò, una discoteca, e un ristorante, uno yacht club, un golf club, e 100 stanze d'hotel (non costruito), distribuiti attorno al lago artificiale. Un ritratto del sindaco fu costruito vicino al lago.
L'edificio fu completato nel 1943, e provocò alcune controversie. Ricevette l'acclamazione internazionale dopo l'esibizione del 1943 di edifici brasiliani, al Museo d'Arte Moderna di New York (MoMA). Le autorità conservatrici della chiesa di Minas Gerais rifiutarono di consacrare la chiesa fino al 1959, in parte per la sua forma non ortodossa, in parte per la pittura murale dell'altare, dipinta da Candido Portinari. Il murale dipingeva Cristo come il salvatore di matti, poveri ed eretici.
Pampulha, diceva Niemeyer, gli ha offerto "l'opportunità di combattere la monotonia dell'architettura contemporanea, l'ondata del mal interpretato funzionalismo ivi nascosto, e i dogmi di forma e funzione che emersero, contrastando la libertà plastica che il cemento armato introduceva. Era attratto dalle curve - le liberate, sensuali curve suggerite dalle possibilità di nuove tecnologie ancora spesso richiamate in venerabili vecchie chiese barocche […] Io sto deliberatamente ignorando la giusta angolazione dell'architettura razionalista disegnata con riga e squadra a favore dell'audace entrata in campo di curve e linee rette offerte dal cemento armato." Questa deliberata protesta partì dall'ambiente nel quale viveva, con le sue bianche spiagge, le sue imponenti montagne, le vecchie chiese barocche e le bellissime donne abbronzate.
Nel 1947, la visione mondiale di Niemeyer fu confermata, quando viaggiò verso gli Stati Uniti per far parte del team internazionale che avrebbe lavorato sul progetto del quartier generale delle Nazioni Unite a New York. Lo 'schema 32' di Niemeyer fu approvato dal comitato per il progetto The Board of Design, ma fu incalzato dalla pressione di Le Corbusier, e insieme proposero il progetto 23/32 (sviluppato con Bodiansky e Weissmann), che combinava elementi degli schemi di Niemeyer e Le Corbusier, ma era primariamente basata sullo schema di Niemeyer. Nonostante l'insistenza di Le Corbusier per rimanere coinvolto, il disegno concettuale per la sede (schema 23/32), approvato dal comitato, fu portato avanti dal direttore del piano, Wallace Harrison, e da Max Abramovitz, in una collaborazione successiva. Negli anni precedenti Niemeyer ricevette l'invito di insegnare alla Yale University; tuttavia, non gli fu concesso il visto d'ingresso. Nel 1950 un primo libro di suoi lavori fu pubblicato negli USA da Stamo Papadaki. Nel 1953, Niemeyer fu scelto per la posizione di rettore della Harvard Graduate School of Design, ma la sua appartenenza al partito comunista lo portò, per la seconda volta, a vedersi rifiutato il visto per l'entrata negli Stati Uniti.
In Brasile, ha progettato il Parco Ibirapuera, nella città di San Paolo, per la celebrazione del quattrocentesimo anniversario della città. Nel 1951, l'edificio di appartamenti Copan (1953-66), e il Palazzo JK a Belo Horizonte (1951). Nel 1952-53 costruì la propria casa a Rio de Janeiro, la (Casa das Canoas), indubbiamente il suo capolavoro domestico, e nel 1954-60 gli appartamenti di lusso Niemeyer a Belo Horizonte.
Nel 1954-55 Niemeyer progettò il Museo di arte moderna di Caracas (MAM Caracas). Come da suo desiderio, il progetto prese una nuova direzione, avvicinandosi a quello che sarebbero stati di lì a poco gli edifici di governo di Brasilia.
Fu nella sua Casa das Canoas che un euforico presidente Juscelino Kubitschek visitò Niemeyer in una mattina del settembre del 1956, poco dopo essere stato eletto presidente del Brasile. Mentre guidava tornando dalla città il politico parlò all'architetto dei suoi più audaci progetti: «Sto per fare costruire una nuova capitale del paese e voglio che lei mi aiuti […] Oscar, questa volta costruiremo la capitale del Brasile.»
Brasilia
Niemeyer organizzò una competizione per lo schema di progetto di Brasilia, la nuova capitale, e il vincitore del progetto fu il suo vecchio maestro e amico, Lúcio Costa. Niemeyer volle progettare gli edifici e Lucio la pianta della città.
Entro alcuni mesi, Niemeyer progettò un grande numero di edifici residenziali, commerciali e di governo. Tra loro c'era la residenza del presidente (Palácio da Alvorada), la casa dei deputati, il Congresso nazionale, la cattedrale (una struttura iperboloide), diversi ministeri, per non parlare degli edifici residenziali. Vista dall'alto la città può essere vista come elementi che ripetono se stessi in ogni edificio, che forma un'unità formale. La cattedrale di Brasilia è particolarmente bella, con diversi simbolismi moderni. La sua entrata è ampia e chiara, l'illuminazione dei corridoi contrasta con l'atrio, illuminato dalla luce naturale.
Dietro la costruzione di Brasilia c'è una monumentale campagna per costruire un'intera città nel desolato centro del paese, migliaia di chilometri da qualsiasi altra città maggiore. L'intuizione di Kubitschek era di stimolare l'industria nazionale, integrando aree del paese distanti, popolare regioni inospitali e portare il progresso a regioni ove only cattle ranching had a foothold (molti storici paragonano la costruzione di Brasilia alla colonizzazione americana del West). Niemeyer e Lúcio Costa usarono quest'intuizione per testare il nuovo concetto di piano pilota: strade senza transito (Niemeyer avrebbe detto che è irrispettoso verso l'uomo impiegare 20 minuti per spostarsi da una regione a un'altra). Gli edifici, sostenuti da colonne, avrebbero permesso di liberare lo spazio, permettendone la condivisione con la natura.
Il congresso nazionale brasiliano, a Brasilia
Il progetto era sorretto anche da un'ideologia socialista: a Brasilia tutti gli appartamenti sarebbero stati posseduti dal governo e affittati ai lavoratori. Brasilia non ha zone "migliori", cosicché i ministri e i comuni lavoratori devono condividere gli stessi edifici. In seguito, molti di questi concetti sono stati ignorati o cambiati da altri presidenti, portatori di visioni diverse. Brasilia fu progettata, costruita, e inaugurata entro 4 anni. Dopo di allora, Niemeyer fu nominato capo responsabile del collegio di architettura dell'Università di Brasilia. Nel 1963, divenne un membro onorario dell'American Institute of Architects negli Stati Uniti; lo stesso anno ricevette dall'Unione sovietica il Premio Lenin per la pace.
Nel 1964, fu invitato in Israele da Abba Hushi, sindaco di Haifa, per pianificare il campus dell'Università di Haifa. Al suo ritorno in Brasile trovò un paese completamente diverso. In marzo, il presidente João Goulart, succeduto a Jânio Quadros nel 1961, fu rimosso con un colpo di stato. Il generale Castelo Branco assunse il comando del paese, che sarebbe stato trasformato in una dittatura fino al 1985.
Esilio e progetti all'estero
La posizione di Niemeyer gli sarebbe costata molto durante il regime militare. Il suo studio fu oggetto di vandalismi, la sede della rivista che coordinava fu distrutta, i suoi progetti cominciarono misteriosamente a essere rifiutati e i clienti iniziarono a scomparire.
Nel 1965, duecento professori chiesero la sua riassegnazione all'Università di Brasilia, protestando contro il trattamento ricevuto dagli universitari dal governo. Nello stesso anno, viaggiò in Francia per una mostra al Museo del Louvre.
Negli anni seguenti, il suo lavoro fu ostacolato in Brasile, e Niemeyer si spostò a Parigi. Lì cominciò una nuova fase della sua vita e della sua carriera. Aprì uno studio sugli Champs-Élysées, clienti lo contattarono da diversi paesi, specie in Algeria dove, con altri, progettò l'Università di Costantina. A Parigi creò la sede del Partito Comunista Francese, la piazza dedicata al colonnello Fabien e, in Italia, la sede della casa editrice Arnoldo Mondadori Editore a Segrate (1968), la sede della Fata a Pianezza (1977-1979) e quella delle Cartiere Burgo a San Mauro Torinese (1977). A Funchal, nella Regione Autonoma di Madera, un hotel del XIX secolo fu rimosso per costruire un casinò progettato da Niemeyer. Altri lavori salienti sono la moschea di Penang a George Town, capitale dello Stato di Penang, Malaysia negli anni settanta.
Dagli anni 80 ai giorni nostri
La dittatura durò 21 anni, fino al 1985. Sotto le regole di João Figueiredo fu addolcita e gradualmente trasformata in una democrazia. Fu allora che Niemeyer decise di ritornare nel suo paese. Ha definito se stesso come un principiante dell'ultima fase della vita. Durante questo decennio costruì il Memoriale Juscelino Kubitschek (1980), il Pantheon (1985) e il Latin America Memorial (1987), quest'ultima una bellissima scultura raffigurante una mano di Gesù ferita, e la ferita modellata quasi a rappresentare l'America Centrale e il Sud America. Nel 1988 Oscar Niemeyer fu insignito del Premio Pritzker per l'architettura, assieme all'architetto americano Gordon Bunshaft.
Ha progettato almeno altri due edifici a Brasilia, il più piccolo, il Memoriale per le popolazioni indigene e la cattedrale militare Igreja de N.S. da Paz.
Nel 1996, all'età di 89 anni creò quello che molti considerano il suo miglior lavoro: il Museo d'arte contemporanea di Niterói (nell'omonima città, una città vicina a Rio de Janeiro). L'edificio poggia su di una roccia, offrendo una bellissima vista della Baia di Guanabara e della città di Rio de Janeiro. Critici del museo affermano che l'edificio è così esotico da porsi all'attenzione più delle opere d'arte che ospita all'interno.
Nel 2003, Niemeyer fu chiamato a progettare la Galleria Serpentine, padiglione estivo all'Hyde Park di Londra, una galleria che ogni anno invita famosi architetti che non hanno mai costruito nel Regno Unito, per progettare una struttura temporanea.
Il 10 dicembre 2004, un progetto di Niemeyer per la tomba del comunista Carlos Marighella, a Salvador de Bahia nel nord est del Brasile, fu inaugurata nella commemorazione del 35º anniversario della sua morte.
Nel 2005, uno dei suoi progetti intitolato "Estaçao, ciência, cultura e artes" fu approvato e costruito a João Pessoa, il punto più a est delle Americhe, a 34° 47' 38" longitudine ovest e 7° 9' 28" latitudine sud.
Il 15 dicembre del 2006, circa 50 anni dopo la sua costruzione, Brasilia ottiene un altro paio di edifici di Niemeyer, il museo nazionale e la biblioteca nazionale. L'inaugurazione coincise con il 99º anniversario della sua nascita. Entrambi gli edifici si trovano nell'"Esplanada dos Ministérios", e fanno parte del complesso culturale repubblicano, vicino alla Cattedrale.
Niemeyer a oltre 100 anni è ancora coinvolto in diversi progetti, principalmente sculture e riaggiustamenti di suoi vecchi lavori, che, protetti da regolamenti nazionali, e in alcuni casi internazionali, per la protezione del patrimonio storico, possono essere modificati solo dall'autore. I suoi ultimi progetti sono una statua raffigurante una tigre con la bocca aperta e un uomo in combattimento che solleva la bandiera cubana contro il blocco da parte degli Stati Uniti.
Il 15 dicembre 2007, in occasione del centesimo compleanno di Niemeyer, al Palazzo Reale di Napoli si è celebrato l'evento con una mostra ("Oscar Niemeyer. Architettura, città e paesaggio") sull'opera dell'architetto, con un'esposizione di fotografie scattate dall'artista brasiliano Salvino Campos.
Nel 2009 viene completata la costruzione dell'Auditorium di Ravello, a lui intitolato.
In Spagna gli è stato intitolato il Centro Culturale Internazionale Oscar Niemeyer, da lui stesso progettato e inaugurato nel 2011.
Il 20 novembre 2012 viene ricoverato all'ospedale samaritano di Rio de Janeiro, dove si spegne il 5 dicembre, appena dieci giorni prima del suo 105º compleanno.

Bunshaft 1909

 










Gordon Bunshaft (Buffalo, 9 maggio 1909 – New York, 6 agosto 1990) è stato un architetto statunitense.
Seguace dell'architettura di Le Corbusier e di Mies van der Rohe, le traspose in ambito americano, interpretandole e diffondendole alla luce delle tecnologie dei nuovi materiali (vetro, acciaio e cemento armato). Esempi di tale stile sono la Lever House a Manhattan, New York (1951) e la sede della Manifacturers Trust Company (1954).
Bunshaft ha sempre prediletto la progettazione di edifici di piccole e medie dimensioni, come gli uffici della Pepsi-Cola (1960) e dell'American Republic Life Insurance Company (1965) o la sede della Connecticut General Life Insurance (1957), nei quali è evidente la sua attenzione agli spazi verdi e all'arte moderna (molti suoi edifici, infatti, sono ornati di quadri o statue).
Tra i vari progetti per istituzioni culturali vi sono l'amplamento della Albright-Knox Art Gallery di Buffalo (1962), dove vetrate scure giocano un forte contrasto con le bianche forme classiche dell'edificio, la Beinecke Rare Book and Manuscript Library presso l'Università di Yale (1963), dalle pareti di marmo lucente, la biblioteca del Lincoln Center (1965), vicino al Beaumont Theatre di Eero Saarinen e il museo Hirshhorn (1974), un imponente cilindro.
Ma la sua opera si sviluppa soprattutto in opere pubbliche e d'uso lavorativo: gli uffici dell’American Car Company a Greenwich, Connecticut (1967), la Marine Midland Bank a New York (1967), la manifattura Philip Morris a Richmond, Virginia (1974), dove miscela sapientemente spazi verdi in spazi lavorativi, l'Haj Terminal dell'aeroporto e la National Commercial Bank di Gedda (Arabia Saudita, rispettivamente 1981 e 1983).

Saarinen 1910







 

Eero Saarinen (Kirkkonummi, 20 agosto 1910 – Ann Arbor, 1º settembre 1961) è stato un architetto e designer finlandese naturalizzato statunitense.
Figlio di Eliel Saarinen, si trasferì negli Stati Uniti dalla Finlandia nel 1923, si diplomò a Yale nel 1934 e quindi si perfezionò presso il Cranbrook Institute of Architecture and Design, di cui suo padre era amministratore. Qui conobbe Charles Eames, col quale collaborò a vari progetti. Al pari dello stesso Eames, si dedicò alla ricerca di nuove tecnologie nell'uso dei materiali, in particolare nello stampaggio del fiberglass.
Uno dei suoi lavori di grande impegno fu il centro tecnico della General Motors a Warren (Michigan), finito nel 1955, nel quale si avvertono le indicazioni del razionalismo industriale di Mies van der Rohe, ma in forme meno classicistiche. Dello stesso anno sono la cappella e il Kresge Auditorium al Massachusetts Institute of Technology, che segnano per Saarinen l'acquisizione di un linguaggio più coerente e personale. Dopo questi inizi di ricerca eclettica tra razionalismo e romanticismo di derivazione scandinava, Saarinen s'impose nella nuova architettura statunitense con lo Yale Hockey Rink a New Haven, terminato nel 1958, una specie d'immenso dinosauro in cemento armato, espressivo non solo nella forma ma anche nello spazio interno.
Questa conquista spaziale ed espressionistica fu confermata nell'aeroporto Dulles a Washington, ma soprattutto nel suo capolavoro: il terminal della TWA nell'Aeroporto Internazionale John F. Kennedy a New York (terminato postumo nel 1962), leggerissimo ed espressivo fascio d'ali in volo posato a terra, nel quale lo spazio interno è plasmato e modellato in ogni particolare.
Sposò Aline Saarinen, che fu una nota storica dell'arte, e morì prematuramente per un tumore cerebrale a 51 anni ad Ann Arbor, nel Michigan.
Carriera architettonica
Dopo il suo tour in Europa e in Nord Africa, Saarinen tornò a Cranbrook per lavorare per suo padre e insegnare all'accademia. L'azienda era "Saarinen, Swansen and Associates", diretta da Eliel Saarinen e da Robert Swansen, dalla fine degli anni '30 fino alla morte di Eliel, nel 1950. L'azienda si trovava a Bloomfield Hills, nel Michigan, fino al 1961, quando fu trasferita ad Hamden, nel Connecticut.
Nel 1940, mentre ancora lavorava per suo padre, Saarinen ricevette il primo riconoscimento critico: con Charles Eames vinse il primo premio al concorso "Organic Design in Home Furnishings" per una sedia progettata insieme. La "Tulip Chair", come tutte le altre sedie Saarinen, è stata messa in produzione dalla società di mobili Knoll, fondata da Hans Knoll,che sposò la famiglia di amici Saarinen Florance (Schust) Knoll. Stava ancora lavorando per suo padre, quando ottenne il primo premio nel concorso del 1948 per la progettazione del Jefferson National Expansion Memorial, St. Louis, rimasto incompleto fino agli anni '60. Il premio della competizione fu erroneamente inviato a suo padre.
Durante la sua lunga collaborazione con Knoll, progettò molti importanti elementi di arredamento, tra cui la poltroncina e il pouf "Grasshopper" (1946), la sedia e il pouf "Womb" (1948), il divano "Womb" (1950), lato e poltrone (1948-1950) e il suo più famoso gruppo "Tulip" o "Pedestal" (1956), che comprendeva sedie, poltrone, tavoli da pranzo, tavolini da caffè e uno sgabello.
Una delle prime opere di Saarinen con cui ricevette consensi internazionali è la Crow Island School di Winnetka, Illinois (1940). Il primo grande lavoro di Saarinen, in collaborazione con suo padre, è il General Motors Technical Center , Michigan, che segue lo stile razionalista del design Miesiano, incorporando acciaio e vetro, ma con l'aggiunta dei pannelli in due tonalità di blu. Per il GM Technical Center, costruito nel 1956, Saarinen utilizzava modelli che gli permettevano di condividere le sue idee e di scambiare informazioni con altri professionisti.

Tange 1913


 











Kenzō Tange (Osaka, 4 settembre 1913 – Tokyo, 22 marzo 2005) è stato un architetto e urbanista giapponese. È considerato uno dei maggiori rappresentanti dell'architettura del Novecento.
La maggior parte dei suoi progetti si trova in Giappone, ma anche in Italia ha realizzato diverse opere: a Bologna le torri del quartiere fieristico (1972), a Catania il quartiere Librino (1971) e a Napoli il Centro Direzionale (1995). A Milano è l'autore del progetto urbanistico del Quartiere Affari di San Donato Milanese (1990-99) dove ha realizzato la sede BMW-Italia (1998) e la torre AGIP (1999).
Tange ha ricevuto numerosi riconoscimenti in diversi paesi, fra i quali la medaglia d'oro del RIBA, dell'AIA e dell'Accademia francese di architettura, e nel 1987 il premio Pritzker, il maggior riconoscimento a livello mondiale per l'architettura.
Tange, nato il 4 settembre 1913 a Osaka, in Giappone, ha trascorso la sua infanzia nelle città cinesi di Hankow e Shangai, facendo ritorno nel paese natio solo dopo la morte di uno zio.
Dopo aver terminato le scuole medie, Tange completò la propria formazione a Hiroshima nel 1930. Fu proprio qui che incontrò per la prima volta il Maestro del Modernismo svizzero: Le Corbusier, i cui disegni lo persuasero a intraprendere la carriera di architetto. Seppur promosso alla fine del liceo, Tange non brillava né in matematica né in fisica, tanto che impiegò due anni per migliorare le proprie competenze in queste due materie, al fine di entrare nella facoltà di architettura di Tokyo (cosa che effettivamente fece nel 1935).
Nel 1938, dopo il termine degli studi accademici, Tange iniziò a lavorare nello studio di Kunio Maekawa, del quale divenne assistente; durante questo incarico, tra l'altro, si recò anche a Manchuria per partecipare a un concorso di design. Quando nel 1939 iniziò la seconda guerra mondiale, Tange lasciò lo studio di Maekawa per continuare la propria formazione presso l'università di Tokyo. Qui, attingendo alle varie fonti disponibili presso la biblioteca universitaria, crebbe il suo interesse per l'urbanistica, che sfociò poi in uno studio sulle piazze del mercato romane e greche. Nel 1942, Tange partecipò a un concorso per progettare un Memorial da costruire sulle pendici del monte Fuji. Pur avendo vinto il primo premio - l'Istituto giapponese di architettura, tra l'altro, elogiò la sua capacità di sintesi fra l'architettura Shinto e quella romana - il design non venne mai realizzato.
Nel 1946, Tange diventò professore presso l'università e creò il Laboratorio Tange, dove ebbe come collaboratori Sachio Ōtani, Fumihiko Maki, Koji Kamiya, Takashi Asada, Arata Isozaki, Kishō Kurokawa e Taneo Oki.
L'interesse di Tange nell'urbanistica lo elevò a buon candidato per progettare la ricostruzione post-bellica del Giappone, incarico che gli venne effettivamente affidato nel 1946. Fra i vari progetti, vanno ricordati quelli per Hiroshima, Maebashi, per l'aeroporto di Kanon, e per un parco marittimo a Ujina (che però non venne mai costruito).
Le autorità di Hiroshima ricevettero numerosi progetti per la ricostruzione della città. Fra questi, molto acclamato fu quello (1947) di Tam Deling, che propose la costruzione di un memoriale della pace: gli edifici ubicati nei pressi del Ground Zero, inoltre, sarebbero dovuti rimanere nello stesso stato in cui si trovavano subito dopo l'attacco atomico, come simbolo di speranza e pace. Due anni più tardi, nell'agosto del 1949, venne bandito un concorso internazionale per la realizzazione del Parco del Memoriale per la Pace.
Anche Tange partecipò alla costruzione del parco. Dalla sua matita, infatti, proviene il museo della Pace, con il quale l'architetto acquisisce notorietà internazionale.
I lavori di realizzazione del Museo della Pace vennero avviati nel 1950.
Nel progetto iniziale, il museo doveva essere cinto da numerosi altri edifici, con essa collegati tramite delle passerelle sopraelevate. Tange perfezionò questo concetto, collocando la struttura museale al centro (lontana dalle succitate costruzioni), in modo da aumentarne la visibilità. Oltre alle varie simbologie architettoniche, Tange diede impulso a questa propria scelta ritenendo della massima importanza dare risalto all'edificio contenente le informazioni sulla tragedia atomica.
Il materiale scelto per la costruzione fu il cemento armato a vista. Il pavimento del museo, che regge su piloni alti sei metri, è accessibile tramite una scala. La facciata ritmica comprende elementi verticali che si susseguono dal centro verso l'esterno. Così come per gli esterni, anche l'interno è rifinito con il cemento grezzo; l'idea era quella di spogliare completamente la struttura degli orpelli stilistici, affinché nulla potesse distrarre il visitatore dai contenuti delle opere esposte.
Nel 1953 Tange e il critico Noboru Kawazoe vennero invitati a partecipare alla transitoria ricostruzione del santuario di Ise. Questo tempio giapponese ogni venti anni viene sottoposto a un processo di rinnovamento, che si manifesta nella sua distruzione e riedificazione in un luogo adiacente: nel 1953 era la cinquantanovesima ricorrenza di questo evento (che traduce in fatti il concetto di precarietà, uno dei cardini dello Shintoismo). La cerimonia, tra l'altro, coincideva con la fine dell'occupazione americana del Giappone, quasi a voler simboleggiare una rinascita dell'architettura nipponica.
Nel 1965, quando Tange e Kawazoe pubblicarono il libro Ise: Prototype of Japanese Architecture, l'architetto paragonò il santuario a una struttura modernista: nel tempio, infatti, vi erano «manifestazione onesta di materiali, un design funzionale e la presenza di elementi prefabbricati».
L'edificio della Prefettura di Kagawa, ubicato sull'isola di Shikoku, venne completato nel 1958. La sua architettura espressiva si può ricollegare a quella del Tōdai-ji, foriere dello stile noto come Daibutsu.
Le colonne sulla facciata subiscono solo carichi verticali: Tange le progettò volutamente così, per renderle più sottili e per massimizzare la superficie verniciabile. L'edificio, seppur considerato uno dei migliori progetti di Tange, non fu comunque esente da critiche: ci fu, infatti, chi manifestò il proprio scontento per l'affidamento eccessivo fatto sulla tradizione.
La casa stessa di Tange, progettata nel 1951 e completata nel 1953, utilizza una struttura simile a quella del Museo della Pace di Hiroshima: tuttavia, quest'ultima qui è completata da un design squisitamente nipponico, che si manifesta soprattutto nell'uso di carta e legno.
Il principio secondo il quale venne edificata la casa è lo stesso del tatami, con le stanze più estese progettate in modo da poter essere suddivise in stanze più piccole, attraverso l'uso di pannelli scorrevoli (detti «fusuma»). La facciata è caratterizzata da un dinamismo ritmico; comprende due tipi di design («a» e «b»), che si alternano secondo uno schema a-b-a-a-b-a. Il tetto, inoltre, è strutturato su due livelli.
Il municipio di Kurashiki venne progettato nel 1958 e completato nel 1960. Si trova ai confini del centro storico (meta privilegiata di turisti per i suoi edifici in stile Machiya), quasi a voler fungere da cerniera fra la parte vecchia e quella nuova della città.
L'edificio, che si apre su una piazza molto estesa, poggia su delle colonne che si assottigliano verso l'interno mentre si alzano: questo effetto si ottiene grazie a delle tavole orizzontali che si sovrappongono agli angoli. L'ingresso, coperto da una tettoia sporgente in calcestruzzo, anticipa la successiva presenza del monumentale atrio. Qui è tra l'altro visibile un chiaro riferimento a Le Corbusier, evidente nelle finestre, che ricordano molto da vicino quelle del convento di Santa Maria de La Tourette.
La Camera del Consiglio è invece un edificio separato, il cui tetto inclinato ha numerosi posti a sedere, disposti a mo' di spazio espositivo.
Lo Yoyogi National Gymnasium è situato in un'area aperta del Yoyogi-kōen, su un asse adiacente al santuario di Meiji. L'impianto polivalente venne costruito da Tange per disputarvi le Olimpiadi di Tokyo 1964, anno in cui per la prima volta i giochi olimpici si trasferirono in Asia. Tange iniziò a redigere il masterplan nel 1961 e il suo progetto venne approvato dal Ministero dell'Istruzione due anni dopo, nel gennaio 1963. Gli edifici vennero disposti in modo da ottimizzare sia lo spazio disponibile per i parcheggi che il corretto deflusso delle persone.
Il Gymnasium fonde svariate influenze: innanzitutto quella romana (Tange, infatti, si ispirò allo skyline del Colosseo per realizzare i tetti), dopodiché anche quelle operate dal padiglione Philips, progettato da Le Corbusier per l'Expo 1958, e dall'Ingalls Rink, pista da ghiaccio frutto della matita di Eero Saarinen. In tutti e tre i casi, tuttavia, Tange si ispirò all'architettura occidentale, opportunatamente adattata per rispondere ai dettami della cultura giapponese.
Tange vinse un premio Pritzker per questo suo design, che venne descritto come «una fra le costruzioni più belle del XX secolo».
Il palazzo della Corte suprema del Pakistan è la sede ufficiale della Corte suprema del Pakistan. Completato nel 1965, occupa un isolato a nord del Segretariato del Primo Ministro e a sud di Aiwan-e-Sadr e del Parlamento.
Nel 1965, la città di Osaka si aggiudicò l'organizzazione dell'Expo 1970; per l'evento, venne scelta un'area di 3.3 chilometri quadrati sulle colline Senri, alla periferia della città. L'ideazione del sito espositivo venne affidata proprio a Tange, con il supporto logistico di Uzo Nishiyama.
Al centro dell'area espositiva Tange creò la Festival Plaza. Si trattava di una struttura reticolare in acciaio a maglia quadrata, utilizzata come punto di interazione per i visitatori: le intenzioni dell'architetto, infatti, erano proprio quelle di creare lo scenario ideale per un «festival» (donde il nome). La Plaza, tra l'altro, era anche la cerniera fra le due aree principali del sito: quella a nord, occupata dai padiglioni, e quella a sud, dove erano insediate le strutture amministrative. Le due zone erano collegate fra di loro da marciapiedi mobili.
Il progetto di Tange del parco della Pace di Hiroshima gli valse l'ammirazione di Kunio Maekawa, che lo invitò a partecipare al Congresso internazionale di architettura moderna (CIAM). Quest'organizzazione, fondata nel 1928, si proponeva di promuovere l'architettura sia nel campo sociale che in quello economico; tuttavia, a partire dal quarto incontro nel 1933 (diretto, tra l'altro, proprio da Le Corbusier), si iniziò a discutere sempre di più sulla nozione di «città funzionale». Ciò portò a una serie di proposte sull'urbanistica moderna, sfociate poi nella redazione della Carta di Atene.
Nel 1951, in occasione dell'incontro del CIAM del 1951 (tenutosi a Hoddesdon), la Carta di Atene venne fortemente criticata da alcuni dei membri più giovani (fra i quali figurava lo stesso Tange), che trovavano il documento troppo poco focalizzato sul tema dell'espansione della città. La Carta di Atene, infatti, promuoveva l'idea che il carisma di una città fosse proporzionale al numero di cambiamenti che subiva durante gli anni; questa nozione, tuttavia, era stata scritta prima della seconda guerra mondiale e dei bombardamenti a tappeto, e quindi urtava non poco la sensibilità di Tange, che assistette in prima persona alla distruzione di Hiroshima. Il progressivo declino dei contenuti ideologici del CIAM contribuì al suo sfaldamento, che si risolse definitivamente nell'incontro di Otterlo (1959), nel quale i membri decisero di cessare le proprie attività.
In ogni caso, fu proprio grazie al CIAM che Tange, ritornando in patria dopo l'incontro del 1951, visitò le costruende Unité d'Habitation di Marsiglia, progettate proprio da Le Corbusier.
Tange, immediatamente dopo il declino del CIAM, già ricevette un incarico presso il Massachusetts Institute of Technology. In questa sua parentesi statunitense, Tange affinò le proprie conoscenze, che contribuirono anche ad edificare (con la collaborazione degli studenti del quinto anno) un nucleo abitativo presso la baia di Boston. Questa sua esperienza gettò le basi per il discorso che tenne alla Conferenza Internazionale sul Design di Tokyo del 1960; nel suo intervento, l'architetto paragonò la progettazione urbana ad un organismo vivente, utilizzando termini come «cella» e «metabolismo». Fu in queste circostanze che prese forma il movimento metabolista, capeggiato dallo stesso Tange: fra le sue file, si annoveravano Kishō Kurokawa, Junzo Sakakura, Allison e Peter Smithson, Louis Kahn, Jean Prouvé, B. V. Doshi e Jacob Bakema. La conferenza, infine, si concluse con la presentazione del progetto di Tange per riqualificare Boston e Tokyo (The Tokyo Plan – 1960).
Tange espresse il proprio scontento per il tracciato radiale e centripeto delle città di allora: si trattava di un «lascito medievale» e non avrebbe mai retto la tensione delle megalopoli, definite come centri urbani con più di 10 milioni di abitanti. La sua idea fondamentale era quella di rimuovere il centro civico, trasformando quindi la struttura da radiale a lineare, in modo da creare un asse centrale attorno al quale potevano raggrupparsi delle piccole comunità: il quadro urbano, di conseguenza, diventa aperto, flessibile e modificabile. Il desiderio di Tange, come già accennato, era quello di applicare questo suo progetto alla baia di Tokyo, considerata troppo vecchia per poter affrontare un'espansione. Questa sua visione aperta e spontanea dell'urbanistica valse a Tange l'appellativo di «architetto giapponese più amato dall'Occidente».
«L'originalità del progetto non consiste nei singoli elementi, ma nella loro simbiosi e nella scala dimensionale, nel proiettare soluzioni già esplorrate su una metropoli di 15 milioni di abitanti»
Nel 1965, Tange ricevette dalle Nazioni Unite l'incarico di ricostruire la città jugoslava (oggi macedone) di Skopje, dilaniata dal terremoto del 1963.
In occasione dell'incontro del CIAM del 1951, Tange conobbe l'architetto Walter Gropius, con il quale condivideva l'idea di quanto fosse importante il lavoro di squadra per creare un'architettura vincente. Perseguendo questo fine, nel 1961 si formò l'Urbanists and Architects Team, poi divenuto Kenzō Tange Associates.
Questo gruppo ereditò il pensiero di «gerarchia orizzontale» promosso da Tange: gli aderenti dell'associazione erano pari nell'importanza, ed erano incoraggiati a partecipare a tutti i progetti.
Durante gli anni settanta e ottanta, Tange espanse il proprio portfolio includendovi edifici costruiti in più di 20 paesi intorno al mondo. Nel 1985, spinto da Jacques Chirac (all'epoca sindaco di Parigi), Tange propose per esempio un master plan per Place d'Italie, in modo da far dialogare le varie parti della città attraverso un asse est-ovest.
Per il palazzo del governo metropolitano di Tokyo, aperto nel 1991, Tange progettò un grande centro civico, composto da una piazza a sua volta dominata da due grattacieli - dove sono insediati gli organi amministrativi. A cingere il tutto, vi è un terzo edificio più piccolo. L'architetto decise di impiegare i materiali più innovativi nel suo progetto, includendovi dei sistemi per monitorare anche la qualità dell'aria, i livelli della luce e la sicurezza. Il rivestimento degli edifici, tra l'altro, costituisce una perfetta sintesi fra la tradizione e la modernità.
Tange continuò il mestiere fino alla sua morte, avvenuta nel 2005. Il funerale si tenne in una delle sue opere più acclamate, la cattedrale di Tokyo.
La visione metabolista di Tange sull'architettura fu una fonte d'ispirazione per l'operato dell'Archigram, soprattutto per quello del membro Kiyonori Kikutake, il cui stile architettonico (visibile soprattutto nel suo municipio di Miyakonojō, 1966) fu influenzato proprio dalle scelte compositive dell'architetto di Osaka. Tange, nonostante con l'Expo di Osaka manifestasse una presa di distanze dal Metabolismo (oramai divenuto in declino), rimaneggiò sapientemente i concetti del movimento adattandoli all'emergente generazione di giovani architetti, composta da figure del calibro di Kazuo Shinohara e Arata Isozaki.
In un'intervista con Jeremy Melvin alla Royal Academy of Arts, Kengo Kuma spiegò che, all'età di dieci anni, furono proprio le arene olimpiche di Tange a spingerlo a interessarsi nell'architettura.
Per Reyner Banham, Tange fu il primo architetto a figurare fra le file del Brutalismo, i cui dettami impongono l'utilizzo del béton brut (il cemento a vista), spesso criticato per l'eccessiva rudezza che conferisce all'edificio (che, tuttavia, in questo modo acquisisce più vigore espressivo).
A Tange venne conferita la medaglia d'oro AIA nel 1966.
Il figlio di Tange, Paul Noritaka, si laureò all'università di Harvard nel 1985. Successivamente, si unì alla Kenzō Tange Associates, diventandone presidente nel 1997, per poi fondare la Tange Associates nel 2002.
Principali opere
    Prefettura di Kagawa, uffici orientali (1958)
    Grand Prince Hotel Akasaka (1982)
    OUB Centre di Singapore (1986)
    Sede della American Medical Association a Chicago (1990)
    UOB Plaza One a Singapore (1992)
    Centro direzionale di Napoli (1995)
    Edificio della Fuji Television a Odaiba, Tokyo (1996)
    Prefettura di Kagawa, uffici centrali (2000)
    Sede della Banca Nazionale della Repubblica della Macedonia del Nord
    1950: Progetto per Hiroshima, a Hiroshima in Giappone;
    1953: Hiroshima Children's Library, a Hiroshima in Giappone;
    1958: Prefettura di Kagawa, a Takamatsu in Giappone;
    1960: Piano per Tokyo;
    1962: Centro culturale Nichinan a Miyazaki in Giappone;
    1964: Yoyogi National Gymnasium, Tokyo in Giappone, in collaborazione con l'ingegnere Yoshikatsu Tsuboi;
    1964: Cattedrale cattolica di Santa Maria a Tokyo;
    1966: Piano per la ricostruzione di Skopje in Jugoslavia (oggi in Macedonia del Nord);
    1967: Centro radiotelevisivo Shizuoka a Tokyo;
    1967: Centro radiotelevisivo Yamanashi a Kōfu;
    1970: Ambasciata e cancelleria del Kuwait a Tokyo;
    1970: Piano per l'Expo 1970 ad Osaka in Giappone;
    1971: Quartiere Librino di Catania in Italia;
    1972: Torri del Fiera-district a Bologna in Italia;
    1974: Centro della Società di Belle Arti a Minneapolis negli Stati Uniti d'America;
    1977: Sogetsu Hall and Office a Tokyo;
    1982: Royal State Palace a Jeddah in Arabia Saudita;
    1982: Akasaka Prince Hotel a Tokyo;
    1986: Università Yarmouk a Amman in Giordania;
    1986: Centro OUB a Singapore;
    1988: Università del Golfo Arabo a Manama in Bahrein;
    1989: Università a Orano in Algeria;
    1991: Grand Ecran (Place d'Italie) a Parigi in Francia;
    1991: Palazzo del governo metropolitano di Tokyo;
    1995: Plaza UOB a Singapore;
    1995: Centro Direzionale di Napoli a Napoli in Italia;
    1996: Edificio Fuji a Tokyo;
    1997: Master Plan di Jesolo;
    2000: Tokyo Dome Hotel a Tokyo;
    2001: President International Tower a Taipei in Taiwan.

Pei 1917

 











Ieoh Ming Pei (Canton, 26 aprile 1917 – New York, 16 maggio 2019) è stato un architetto cinese naturalizzato statunitense.
Ha vinto il Premio Pritzker nel 1983 e l'11 dicembre 1992 il Presidente George H. W. Bush gli ha conferito la Medaglia presidenziale della libertà. È stato uno degli ultimi grandi maestri dell'architettura modernista. Lavorava con le forme astratte, usando la pietra, il calcestruzzo, il vetro e l'acciaio. Pei era uno degli architetti di maggior successo del XX secolo.
Pei nacque a Canton, nella provincia di Guangdong, in una nota famiglia di Suzhou. Suo padre, banchiere di primo piano, fu in seguito direttore della Banca di Cina e governatore della Banca Centrale di Cina. La residenza della famiglia è ora parte del patrimonio mondiale dell'umanità, classificata tra i Classici Giardini di Suzhou. La casa viene chiamata Giardino del Leone della Foresta, ed è caratterizzata da molte sculture di pietra scavate naturalmente dall'acqua. Pei amava il modo in cui gli edifici si combinavano con la natura, e in particolare i giochi di luci e ombre.
La sua prima istruzione avvenne alla Saint John's University di Shanghai e successivamente al St. Paul's College, Hong Kong, dopodiché egli si trasferì negli Stati Uniti per studiare architettura, all'età di 18 anni. Iniziò alla University of Pennsylvania prima di ricevere la laurea in architettura dal Massachusetts Institute of Technology nel 1940. Lo stesso anno fu premiato con l'Alpha Rho Chi Medal, il MIT Travelling Fellowship, la AIA Gold Medal. Si iscrisse alla Harvard Graduate School of Design due anni dopo; quindi servì al National Defense Research Committee a Princeton, New Jersey.
Nel 1944 tornò ad Harvard, dove conseguì nel 1946 il master in Architettura, rimanendovi per qualche tempo col ruolo di assistente. Ricevette il Wheelwright Traveling Fellowship nel 1951 e divenne naturalizzato statunitense nel 1954.
Nel 1948, William Zeckendorf assunse Pei per lavorare nell'azienda immobiliare Webb and Knapp in un ruolo da poco creato, Direttore dell'Architettura. Mentre era alla Webb and Knapp, Pei lavorò su progetti in grande scala e operò in tutti gli Stati Uniti.
Nel 1955 Pei aprì un suo studio d'architettura, chiamato I. M. Pei & Partners fino al 1989, quando venne rinominato Pei Cobb Freed & Partners per premiare il lavoro di James Ingo Freed e Henry N. Cobb.
Progetti
    1954-1959, Mile High Center, a Denver, Colorado, USA
    1961-1967, National Center for Atmospheric Research, a Boulder, Colorado, USA
    1961, Kips Bay Plaza, a New York, New York, USA
    1961, Government Center Master Plan, Boston, Massachusetts, USA
    1962, Place Ville-Marie, a Montréal, Canada
    1962, Kennedy Theatre, University of Hawaii, USA
    1962, Hale Manoa Dormitory, East West Center, University of Hawaii, USA
    1963, Luce Memorial Chapel, Tunghai University, Taichung, Taiwan
    1963, Society Hill Towers, Filadelfia, Pennsylvania, USA
    1964, Green Building, Massachusetts Institute of Technology
    1964, S.I. Newhouse School of Public Communications alla Syracuse University, Syracuse (New York)
    1966-1968, Ala delle Sculture del Des Moines Art Center a Des Moines, Iowa
    1966, Silver Towers at New York University
    1967, Hoffman Hall alla University of Southern California
    1968-1972, 50 FAA torri di controllo, in vari luoghi distribuiti in tutti gli Stati Uniti.
    1968-1974, Christian Science Center, a Boston, Massachusetts
    1968, Everson Museum of Art, a Syracuse (New York)
    1969, Cleo Rogers Memorial Library, a Columbus, Indiana
    1969, Academic Center, State University of New York at Fredonia, Fredonia, New York
    1970, Terminal dei voli nazionali del JFK Airport a New York, New York
    1971, Harbor Towers, a Boston, Massachusetts
    1972, Governor's Residence Halls a SUNY Buffalo
    1972, City Hall di Dallas, Texas
    1972, Paul Mellon Arts Center alla Choate Rosemary Hall di Wallingford, Connecticut
    1972, Pei Residence Halls al New College of Florida, Sarasota, Florida
    1973, Commerce Court West a Toronto, Canada
    1973, Spelman Halls della Princeton University
    1973, Herbert F. Johnson Museum of Art, Cornell University, a Ithaca, New York
    1974-1978, Edificio Orientale, National Gallery of Art, a Washington
    1975, OCBC Centre a Singapore.
    1975, Il Lamar Building Penthouse di Augusta, Georgia
    1976, John Hancock Tower, a Boston, Massachusetts
    1976, University of Rochester
    1978-1982, Indiana University Art Museum a Bloomington, Indiana
    1979, John F. Kennedy Library, a Boston, Massachusetts
    1979, Baltimore World Trade Center, a Baltimora, Maryland
    1979-1986, Javits Convention Center a New York, New York
    1980-1985, Raffles City a Singapore.
    1981, The Texas Commerce Tower di Houston, Texas, ora JPMorgan Chase Tower
    1982, 16th Street Mall a Denver, Colorado.
    1982-1990, Torre della Banca di Cina, a Hong Kong
    1982, Appartamento per Steve Jobs
    1983, Energy Plaza, Dallas, Texas
    1985, Wiesner building, Massachusetts Institute of Technology, Cambridge, Massachusetts
    1986, Fountain Place, Dallas, Texas
    1987, CenTrust Tower, Miami, Florida
    1989, Morton H. Meyerson Symphony Center a Dallas, Texas
    1989, Carl Icahn Center for Science alla Choate Rosemary Hall a Wallingford, Connecticut
    1989, Quartier generale per la Creative Artists Agency, Los Angeles, California
    1989, Piramide del Louvre, Pyramide Inversée e Carrousel du Louvre, a Parigi, Francia
    1991, Miho Museum, Shiga, Giappone
    1992, The Kirklin Clinic della University of Alabama at Birmingham Health System, Birmingham, Alabama
    1994, Four Seasons Hotel New York, New York, New York
    1995, Rock and Roll Hall of Fame, a Cleveland, Ohio
    1999-2006, Musée d'art moderne Grand-Duc Jean, a Lussemburgo, Lussemburgo
    2001, Friend Center for Engineering, alla Princeton University.
    2002, Torre EDF, La Défense, Francia
    2003, espansione del Deutsches Historisches Museum, a Berlino, Germania.
    2004, Palazzo Lombardia, a Milano, Italia.
    2005, Ferguson Center for the Performing Arts alla Christopher Newport University di Newport News, Virginia.
    2006, Martha Stewart Center for Living all'ospedale Mount Sinai, New York (Manhattan) (attualmente in costruzione).
    2006, Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese, Washington D.C.(in costruzione).
    2002-2006, nuova ala del Suzhou Museum, a Suzhou, Cina
    2008, Museo d'arte islamica, a Doha, Qatar

Rudolph 1918
























Paul Marvin Rudolph (23 ottobre 1918 - 8 agosto 1997) è stato un architetto americano e presidente del Dipartimento di Architettura della Yale University per sei anni, noto per il suo uso di piante in cemento e altamente complesse. La sua opera più famosa è lo Yale Art and Architecture Building (A&A Building), una struttura in cemento brutalista spazialmente complessa .Paul Marvin Rudolph è nato il 23 ottobre 1918 a Elkton, nel Kentucky . Suo padre era un predicatore metodista itinerante e durante i loro viaggi Rudolph fu esposto all'architettura del sud americano. Ha anche mostrato un talento precoce nella pittura e nella musica. Rudolph ha conseguito la laurea in architettura presso la Auburn University (allora nota come Alabama Polytechnic Institute) nel 1940 e poi si è trasferito alla Harvard Graduate School of Design per studiare con il fondatore del Bauhaus Walter Gropius . Dopo tre anni, partì per prestare servizio in Marina per altri tre anni, tornando ad Harvard per ricevere il suo maestro nel 1947. Rudolph era gay. È uno degli architetti modernisti considerato uno dei pionieri della Sarasota School of Architecture .Dopo i suoi studi ad Harvard, Rudolph si è trasferito a Sarasota , in Florida , e ha collaborato con Ralph Twitchell per quattro anni fino a quando ha iniziato il proprio studio nel 1952. Il tempo di Sarasota di Rudolph fa ora parte del periodo denominato Sarasota School of Architecture nella sua carriera. Notevole per la sua apparizione nel libro del 1958 Masters of Modern Architecture , la WR Healy Guest House - soprannominata The Cocoon House - era una guest house a un piano costruita nel 1950 a Siesta Key, Sarasota, in Florida. Il tetto era concavo ed è stato costruito utilizzando un processo di spruzzatura integrato che Rudolph aveva visto usato per avvolgere le navi in 
​​disuso durante il suo tempo nella Marina degli Stati Uniti (da cui il soprannome della casa). Inoltre, Rudolph utilizzava finestre a persiana , che permettevano alle tipiche brezze da e per la baia di Sarasota di fluire attraverso la casa. Altri punti di riferimento di Sarasota di Rudolph includono la Riverview High School , costruita nel 1957 come suo primo progetto su larga scala. Nel 2006 ci furono molte polemiche a Sarasota quando molti membri della comunità fecero appello per il mantenimento dell'edificio storico dopo la decisione presa dal consiglio scolastico della contea di demolire la struttura. Come ha detto Charles Gwathmey, l'architetto che sovrintende alla ristrutturazione del Palazzo dell'Arte e dell'Architettura a Yale: Riverview High School è un fantastico prototipo di quella che oggi chiamiamo architettura verde. Era così in anticipo sui tempi, sperimentando schermi solari e ventilazione incrociata. Se viene demolito, mi sento male per l'architettura. Nel giugno 2009, la Riverview High School è stata demolita. Un altro edificio scolastico a Sarasota progettato da Rudolph fu l'aggiunta del 1960 alla Sarasota High School , una struttura in cemento che utilizzava grandi ombrelloni a sbalzo e corridoi "interni" ma esterni con ventilazione naturale. Questo edificio, insieme a una struttura di palestra costruita nello stesso periodo, è stato recentemente sottoposto a una ristrutturazione da parte del Sarasota County School Board che ha ripristinato l'aspetto esterno originale dell'edificio, ma contiene una disposizione interna completamente nuova. Alla fine degli anni '50, le case in Florida di Paul Rudolph iniziarono ad attirare l'attenzione al di fuori della comunità architettonica e iniziò a ricevere commissioni per opere più grandi come il Jewett Art Center al Wellesley College . Ha poi assunto la presidenza del Dipartimento di Architettura di Yale nel 1958, poco dopo aver progettato lo Yale Art & Architecture Building . Rudolph rimase a Yale per sei anni fino a quando tornò alla pratica privata. Ha progettato il Temple Street Parking Garage, sempre a New Haven , nel 1961. Mentre era presidente del Dipartimento di Architettura di Yale, Rudolph ha insegnato a Muzharul Islam , Norman Foster e Richard Rogers , tutti frequentando il corso del Master come studenti con borsa di studio. Foster in particolare ha notato la notevole influenza che Rudolph aveva su di lui. Rudolph fu invitato in Bangladesh da Muzharul Islam e progettò la Bangladesh Agricultural University . Ha lavorato al Milam Residence, che è stato progettato e costruito tra il 1959 e il 1961. Si trova ancora oggi sulla costa orientale della Florida, fuori Jacksonville. Qui, l'unico controllo dimensionale era la dimensione dei blocchi di cemento standard che sono stati usati (8 x 8 x 16 pollici), faccia a vista, per pareti strutturali e divisorie. I grandi blocchi forniscono ombra alle finestre, consentendo di raffreddare facilmente la casa della Florida. La facciata sul mare di questa casa di rettangoli sovrapposti esemplifica la natura scultorea del lavoro di Rudolph durante questo periodo. Dall'interno della struttura, Rudolf voleva che gli abitanti si localizzassero in base all'umore, quindi la grande finestra a due piani nel soggiorno contrasta con altre zone della casa che sembrano più grotte e appartate. Il fascino di Rudolph per il Modernismo europeo e la teoria neoclassica hanno reso questo edificio difficile da costruire. Rudolph ha dovuto mostrare preoccupazione per molteplici influenze così come per il proprio stile. All'epoca, Rudolph lavorava in modo indipendente e in seguito sarebbe diventato un'icona del Modernismo europeo. Nel 1958 , Rudolph fu incaricato di creare un piano generale per il Tuskegee Institute di Tuskegee, in Alabama . Ha anche collaborato con i laureati della scuola di architettura di Tuskegee alla progettazione di un nuovo edificio della cappella, completato nel 1969 . In seguito progettò il Government Service Center di Boston , la First Church di Boston , il campus principale dell'Università del Massachusetts Dartmouth (originariamente noto come Southeastern Massachusetts Technological Institute, e successivamente come Southeastern Massachusetts University), il Jewett Arts Center al Wellesley College , il Endo Pharmaceuticals Building , il Dana Arts Center della Colgate University e la sede centrale di Burroughs Wellcome nel North Carolina. I suoi appartamenti Shoreline a Buffalo , completati nel 1974, erano pionieri di alloggi a basso reddito, progettati come parte di un più ampio piano generale per il lungomare della città che non fu mai completato. Mentre lo stile brutalista cadde in disgrazia negli Stati Uniti durante gli anni '70, il lavoro di Rudolph si evolse e divenne richiesto in altri paesi. Rudolph progettò torri per uffici in vetro riflettente in questo periodo, come le City Center Towers a Fort Worth, in Texas , che partirono dai suoi lavori in calcestruzzo. Rudolph ha continuato a lavorare a progetti a Singapore , dove ha progettato la torre per uffici The Concourse con le sue finestre a nastro e i pavimenti intrecciati, oltre a progetti in altri paesi asiatici negli ultimi anni della sua vita. Il suo lavoro, il Lippo Center , completato nel 1987, si trova nella zona vicino alla Admiralty Station di MTR a Hong Kong , ed è il culmine delle idee di Rudolph in vetro riflettente. In Indonesia edifici progettati da Rudolph si trovano a Giacarta (Wisma Dharmala Sakti) e Surabaya (Wisma Dharmala Sakti 2). Paul Rudolph ha donato il suo archivio, durante tutta la sua carriera, alla Library of Congress, oltre a donare tutti i diritti di proprietà intellettuale al popolo americano. Il suo lascito ha anche contribuito a fondare il Centro per l'architettura, il design e l'ingegneria presso la Library of Congress . The Fullam Residence è un'oscura commissione progettata nel 1957 e costruita nel 1959. Non è mai stata pubblicata nel portfolio Rudolph su richiesta dei proprietari, John e Alice Fullam House . Nel 2004, quando stavano pensando di trasferirsi, i proprietari si sono preoccupati per la conservazione della casa, leggendo che molti edifici Rudolph erano stati distrutti. Nel 2007 è stato venduto ai proprietari conservazionisti che hanno eseguito un importante restauro risolvendo molti dei problemi del codice moderno, nel 2017 è stata completata la terza baia, che faceva parte del progetto originale del 1957. Il Paul Rudolph Penthouse & Apartments (1977–82), al 23 di Beekman Place a Manhattan, è stato designato come punto di riferimento di New York City nel 2010.Rudolph morì l'8 agosto 1997, all'età di settantotto anni a New York, per mesotelioma peritoneale.

Utzon 1918


 




Jørn Oberg Utzon (Copenaghen, 9 aprile 1918 – Helsingør, 29 novembre 2008) è stato un architetto danese.
Figlio di un rinomato architetto navale di Aalborg, a 18 anni comincia a collaborare con suo padre disegnando barche. Si iscrive all'Accademia Reale delle Belle Arti di Copenaghen dove studia architettura. Dopo essersi laureato nel 1942, si trasferisce in Svezia (perché paese neutrale durante la seconda guerra mondiale) a Stoccolma. Parte poi per la Finlandia dove lavora nello studio di Alvar Aalto, che assieme a Gunnar Asplund e Frank Lloyd Wright, influenzerà fortemente il suo lavoro. Alla fine della guerra torna con la sua famiglia in Danimarca e apre il proprio studio. In questi anni viaggia molto, soprattutto in America (Messico, Stati Uniti) e in Asia (Cina, Giappone, India). Nel 1947 lavora per alcuni mesi in Marocco; l'incontro con l'architettura islamica avrà un'influenza decisiva sul suo lavoro.
Nel 1957 vince il concorso per l'opera di Sydney in Australia, dove nel 1962 si trasferisce per seguire meglio il cantiere. Dopo numerosi problemi con la committenza si trova costretto ad abbandonare il progetto nel 1966 e a lasciare l'Australia. Il progetto che ha subito numerose modifiche rispetto al progetto di Utzon, è stato poi ultimato da Peter Hall, David Littlemore e Lionel Todd. L'Opera House è stata inaugurata ufficialmente il 23 ottobre 1973 dalla regina Elisabetta II.
A partire dal 1985 i suoi figli Jan e Kim cominciano a collaborare con lui, e da quando Jørn Utzon si è ritirato proseguono l'attività dello studio Utzon Architects. Sono stati incaricati di seguire lo sviluppo e il restauro dell'Opera di Sydney, e soprattutto di progettare il completamento degli interni.
Durante la sua carriera Utzon ha conseguito numerosi riconoscimenti internazionali è stato eletto accademico d'onore dell'Accademia delle Arti del Disegno e ha ricevuto la medaglia Alvar Aalto, il Premio Sonning, il Premio Wolf, la Legion d'Onore francese, il Leone d'oro nel 2000 e, a coronamento della sua carriera, nel 2003, è stato il vincitore del prestigioso Premio Pritzker.
Opere realizzate
chiesa a Bagsværd, Danimarca, 1973-1976
Parlamento a Kuwait City, 1972
1946 - castello d'acqua sull'isola di Bornholm, Danimarca
1952 - casa Utzon a Hellebaek, Danimarca
1953 - casa Middleboe a Holte, Danimarca
dal 1956 - Opera House di Sydney, Australia
1956-1958 - case Kingo ad Helsingør, Danimarca
1959 - banca Melli a Teheran, Iran
1959-1962 - case a Fredensborg, Danimarca
1967 - stadio di Gedda, Arabia Saudita
1969 - case su catalogo Espansiva
1971-73 - Can Lis a Maiorca, Spagna
1972-1982 - parlamento del Kuwait (con Jan Utzon): bruciato dalle truppe irachene nel 1991 è stato restaurato con diverse modifiche rispetto all'edificio originale Foto;
1973-1976 - chiesa a Bagsværd, Danimarca Foto e Disegni
1985-1987 - showroom Paustian a Copenaghen, Danimarca
1987 - cabine telefoniche per KTAS
1992-1997 - teatro e sala di concerti a Esbjerg, Danimarca
1994 - Can Feliz a Maiorca, Spagna

Bohm 1920

 










Gottfried Böhm (Offenbach am Main, 23 gennaio 1920) è un architetto tedesco.
Nasce il 23 gennaio 1920 a Offenbach am Main in Germania, in una famiglia di architetti. Suo padre, Dominikus Böhm, è noto per aver costruito numerose chiese in Germania. Si laurea all'Istituto Tecnico di Monaco di Baviera nel 1946 e studia scultura all'Accademia delle Belle Arti della stessa città. A partire dal 1947 collabora col padre fino alla morte di questo nel 1955. Nello stesso periodo collabora con la Società per la Ricostruzione di Colonia sotto la direzione di Rudolf Schwarz. Nel 1951 passa sei mesi a New York dove lavora nella studio di Cajetan Baumann. Completa il suo soggiorno americano con un viaggio di studio per il paese che gli dà l'occasione di incontrare Ludwig Mies van der Rohe e Walter Gropius per i quali nutre una forte ammirazione.
È il progettista di numerosi edifici in Germania, che comprendono chiese, musei, teatri, centri culturali, uffici e abitazioni.
È stato considerato un architetto espressionista negli anni sessanta, e di recente come post-Bauhaus, ma lui preferisce considerarsi un architetto che crea "connessioni", tra passato e nuovo, tra idee e mondo fisico, tra singolo edificio ed ambiente urbano, e questo si traduce nella scelta della forma, dei materiali e del colore delle costruzioni che progetta. Molti dei suoi edifici sono realizzati in calcestruzzo grezzo, a faccia vista, ma a partire dal Centro civico a Bergisch Gladbach comincia ad utilizzare nuovi materiali come vetro ed acciaio, una svolta nella sua scelta dei materiali, dovuta all'evoluzione tecnologica.
In numerosi suoi progetti è evidente l'attenzione per la pianificazione urbana, come nella zona attorno alla cattedrale di Colonia, nella Prager Platz a Berlino, nella zona attorno al castello di Saarbrücken e nel quartiere Lingotto a Torino.
Ha ricevuto numerosi premi fra i quali il prestigioso Premio Pritzker nel 1986.
Opere realizzate
Complesso religioso a Colonia
    Chiesa di Santa Maria Regina della Pace a Neviges (1962)
    Cappella del Villaggio del Fanciullo a Bergish Gladbach (1963-1965)
    Complesso religioso (chiesa, centro giovanile e biblioteca) a Colonia (1968)
    Chiesa di St. Matthaeus a Düsseldorf (1968-1970)
    Chiesa della Risurrezione a Melaten, Colonia (1972)
    Zublin Office Building a Stoccarda (1985)
    Municipio di Benberg
    Municipal Building di Rheinberg
    Ristorante a Bad Kreuznach
    Centro civico a Bergisch Gladbach
    Negozio Peek+Cloppenburg a Berlino
    Banca Beutsche a Lussemburgo
    Hans Otto Theater a Potsdam (1999-2006)

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