lunedì 16 gennaio 2023

Corso Artisti Internazionali del XX Secolo: Lezione 8 1910 - 1912 Fuller Potter Kline Parke Bernstein Congdon Baziotes Pollock Jacobsen

Fuller Potter 1910



Joseph Wiltsie Fuller Potter Jr. (24 aprile 1910 - 1990) è stato un artista espressionista astratto americano. È nato a New York City nel 1910, ha frequentato la St. Bernard's School di New York e la Groton School di Groton, Massachusetts , e ha vissuto la maggior parte della sua vita nella sua tenuta di Ledyard, nel Connecticut , vicino a Old Mystic . Potter ha iniziato a dipingere nei modi tradizionali di rappresentazione, specializzandosi in nature morte e paesaggi. Il suo lavoro è stato esposto a New York negli anni '30 alla Marie Harriman Gallery . Potter trascorse molti dei suoi anni formativi dipingendo paesaggi e ritratti nella regione dell'Appalachia meridionale, successivamente studiando pittura a Parigi con André Lhote dal 1929 al 1931, ea New York con Walt Kuhn e con Thomas Hart Benton . Nel 1950, Potter incontrò Jackson Pollock e cambiò definitivamente il suo modo di dipingere in astrazione , e fece una serie di mostre di quel corpo di lavoro alla Mystic Gallery di Mystic, nel Connecticut . Quando ha iniziato la sua transizione verso la pittura astratta, ha combinato le sue capacità grafiche con la sua padronanza del colore, e ha seguito un percorso che lo avrebbe portato al suo apice artistico, durante il suo pieno periodo espressionista astratto . Durante gli anni '40, il lavoro di Potter era ancora per lo più figurativo, ma mostrava deliberatamente evitare la rappresentazione ordinaria. Dai primi anni '50 in poi, lo stile di Potter si mantenne con i primi lavori di Ad Reinhardt e con i lavori pre-drip degli anni '40 di Jackson Pollock. Dipinse nello stile della " New York School ", insieme a molti dei suoi contemporanei, tra cui Franz Kline (1910-1962), Joan Mitchell (1925-1992), Jean-Paul Riopelle , William Baziotes (1910-1963) e Jackson Pollock (1912-1956). Ha tenuto alcune mostre in quello stile in diversi luoghi d'arte del New England . Il Museo della città di New York ha esposto le opere di Potter insieme a Joan Miró e Georgia O'Keeffe nella hall principale nel 1959. Fuller Potter è considerato uno dei maggiori pittori astratti del XX secolo. Morì di enfisema nel maggio 1990 al Westerly Hospital di Westerly, Rhode Island . Aveva 80 anni.

Kline 1910






Franz Jozef Kline (Wilkes-Barre, 23 maggio 1910 – New York, 13 maggio 1962) è stato un pittore statunitense, tra i maggiori esponenti dell'Informale. Frequenta l'accademia per orfani Girard College, la Boston University e dal 1935 al 1938 la Heatherly's Art School di Londra. Dal 1956 al 1962 passa il tempo a dipingere a Provincetown, nel Massachusetts, e morirà a New York in seguito a una cardiopatia reumatica. Era sposato con Elizabeth Vincent Parsons, una danzatrice classica inglese. Come Jackson Pollock e altri informali, è stato etichettato come action painter, per via del suo stile apparentemente spontaneo e intenso, che non si rifaceva a figure o immagini precise e definite, ed eseguito con brutali colpi di pennello su grandi tele. Molti dei suoi lavori erano, tuttavia, il risultato di una "spontaneità studiata", in quanto usava preparare molte bozze di quello che sarebbe stato poi il lavoro "spontaneo" su tela. I suoi dipinti erano apparentemente il risultato di gesti fisici scaricati sulla tela con impatto drammatico, ma nascondevano un concetto sottile sviluppato nei precedenti disegni preparatori. I suoi lavori più noti sono quelli in bianco e nero, e in questi vi è una notevole somiglianza con la calligrafia cinese, anche se l'artista ha sempre negato ogni derivazione da essa. Intorno al 1955, Kline tornò ad utilizzare il colore, e in maniera più consistente nel 1959. Lo stile più noto e riconoscibile di Kline deriva da un suggerimento datogli dall'amico Willem de Kooning nel 1948, ovvero prendere uno dei suoi usuali schizzi di prova e proiettarlo su una parete mediante un proiettore ottico che aveva nel suo studio. Kline ne descrisse il risultato come: «… un disegno nero di quattro per cinque pollici di una sedia a dondolo… delineato da grandi pennellate nere che sradicano ogni immagine e si espandono in entità a sé stanti, non relazionate ad alcuna altra entità se non quella della loro stessa esistenza.» Kline creerà per il resto della sua vita dipinti nello stile di ciò che vide quel giorno. La sua prima esibizione di lavori con questo suo nuovo stile verrà esposta nel 1950 alla Charles Egan Gallery di New York.

Parke 1911
David Park (1911-1960) è stato probabilmente il pittore più importante del movimento figurativo della Bay Area. Park era un pittore espressionista astratto, con sede a San Francisco, e uno dei primi a muoversi verso lo stile figurativo della pittura. Nella primavera del 1951, Park vinse un premio per una tela figurativa che presentò a una mostra competitiva. La svolta di Park verso lo stile figurativo ha sconcertato alcuni dei suoi colleghi, poiché all'epoca la pittura astratta era l'unica strada da percorrere per gli artisti progressisti. Il suo coraggioso tentativo di passare dai dipinti astratti alla figura stimolò un'ascesa nell'arte figurativa che sarebbe diventata uno degli sviluppi più importanti del dopoguerra sulla costa occidentale. Piuttosto che passare attraverso una lenta trasformazione da dipinti astratti a figure, si ritiene che le astrazioni di Park siano scomparse all'istante. Un'intervista con la zia di Park ha suggerito che Park avesse portato i suoi dipinti astratti in una discarica e li avesse rilasciati o distrutti ritualmente. I suoi colleghi non sapevano nemmeno di questa trasformazione fino all'anno successivo. Nel 2004, la Hackett Freedman Gallery di San Francisco ha tenuto una mostra di 35 opere di David Park dal 1953 al 1960. Queste erano le opere che hanno segnato gli ultimi anni della sua vita e la mostra si è tenuta per celebrare la sua vita e il suo ritorno a la pittura di figura nel 1950, che fu determinante per l'avvio del movimento. Alcuni dei primi lavori in mostra suggeriscono che Park abbia risposto all'arte di Max Beckmann e la sua influenza è particolarmente visibile in "The Band" (1955). Nel corso degli anni, la tavolozza di Park si è trasformata in un cromatismo esuberante, ma il suo approccio alla lavorazione della pittura si è potuto vedere nel suo lavoro fino a quando alla fine ha deciso di rinunciare agli oli nel 1959. Alcune delle opere importanti di David Park sono "Mother in Law" (1954-1955), "Violin and Cello" (1939), "Torso" (1959), "Figure in Chair" (1960), ecc

Bernstein 1912









Morris Louis Bernstein (Baltimora, 28 novembre 1912 – Washington, 7 settembre 1962) è stato un pittore statunitense, tra i primi e maggiori esponenti della corrente artistica Color field painting ("pittura a campi di colore"). Nacque da Cecilia e Louis Bernstein, una famiglia della medio-borghesia ebraica immigrata dalla Russia. I genitori lo volevano inserito nel ramo medico, ma egli intraprese studi artistici. Dal 1927 al 1933 studiò al Maryland Institute of Fine and Applied Arts (ora "Maryland Institute College of Art"). Dopo essersi diplomato, svolse vari lavori per mantenersi mentre continuava a praticare la pittura come passione. Nel 1935 diventò presidente della Baltimore Artists Association. Dal 1936 al 1940 visse a New York e lavorò al Works Progress Administration Federal Art Project, dove conobbe Arshile Gorky e David Alfaro Siqueiros. È qui che adottò il nome senza cognome. Nel 1943 tornò a Baltimora e visse per qualche anno coi genitori. Nel frattempo il suo stile, influenzato da Joan Miró, diveniva sempre più astratto. Nel 1947 sposò Marcella Siegel, con la quale si trasferì a Silver Spring, nel Maryland. L'anno successivo sperimentò per primo la Magna, un nuovo tipo di vernice acrilica a base d'olio sviluppata per lui da alcuni amici fabbricanti di New York. Da quel momento, questa nuova vernice sarà l'unica usata dall'artista lungo tutta la carriera. Nel 1952 si trasferì con la moglie a Washington dove, insieme a un gruppo di artisti noto come "Washington Color School", che includeva l'amico Kenneth Noland, fondò una nuova corrente artistica detta Color field painting ("pittura a campi di colore"). Pur continuando la tradizione e i concetti espressi dagli Action painters allora in voga come Jackson Pollock, Barnett Newman, Clyfford Still, Mark Rothko, Robert Motherwell e Ad Reinhardt, i "Color field painters" ne omettevano il gesto fisico in favore dell'uso di grandi e piatte aree di colore molto diluito e steso su tela grezza. Nel 1953 conobbe il pittore e critico d'arte Clement Greenberg, con cui nacque un sodalizio artistico fondamentale per Louis. Greenberg infatti lo porterà alla fama internazionale, allestendo per lui diverse importanti gallerie e mostre. Tra le più rappresentative opere di Louis è da citare la serie Unfurleds. Morì di cancro ai polmoni il 7 settembre 1962 a Washington. La causa del decesso fu attribuita all'intensa esposizione ai vapori di vernice. L'anno successivo venne tenuta una mostra in sua memoria al Solomon R. Guggenheim Museum di New York. Altre mostre delle sue opere vennero allestite al Museum of Fine Arts di Boston nel 1967, al National Gallery of Art di Washington, nel 1976 e al MoMA di New York nel 1986. Tra le influenze di Louis, che gli permisero di sviluppare la nuova corrente artistica, è da citare la pittrice Helen Frankenthaler. Nel 1953, Louis e Noland visitarono l'artista nel suo studio di New York, e furono impressionati dal suo innovativo uso di grandi campi di colore ad olio diluito e steso sulla tela grezza, visibile in particolare nell'opera Mountains and Sea, del 1952. Da quel momento Louis iniziò a sperimentare col colore ad olio diluito al punto di lasciarlo colare sulla tela per ottenere suggestivi effetti velati e traslucidi. Eliminò inoltre il gesto fisico irruente, caratteristico della corrente Action painting, in favore di larghe linee omogenee di colore tracciate con cura e che, sovrapponendosi sui bordi, creavano inediti effetti cromatici. Caratteristiche del suo stile, le strisce parallele di diversi colori a effetto arcobaleno, ricche di intensi contrasti, e il colore assorbito direttamente dalla tela, invece che steso su uno strato di fondo come si usava di norma. Louis usava raggruppare le sue opere in "serie". Tra le più caratteristiche, le Veils (1958–59), Florals and Columns (1960), Unfurleds (1960–61) e le Stripe paintings (1961–62).


Congdon 1912









William Grosvenor Congdon (Providence, 15 aprile 1912 – Milano, 15 aprile 1998) è stato un pittore statunitense. Figlio dell'Action Painting, ha maturato un suo particolarissimo stile che gli ha dato notorietà già dagli anni cinquanta. William Grosvenor Congdon nasce il 15 aprile 1912 a Providence Rh ode Island da una facoltosa famiglia di industriali. Nel 1930 si iscrive alla Yale University che frequenta fino al 1934, anno in cui si cimenta nella pittura sotto l'egida di Henry Hensche. Nel 1940 apre uno studio come scultore a Berkshire Hills sotto la guida del maestro George Demetrios. Con l'entrata in guerra degli U.S.A, Congdon si imbatte nel tragico orrore della guerra, arruolandosi nell'American Field Service al seguito dell'esercito Americano nell'opera di soccorso nel campo di concentramento di Bergen Belsen. Ha inizio così per l'artista costretto ad affrontare quotidianamente una crudeltà sconfinata una tormentata riflessione sul mistero del male, che lo accompagna per quasi tutta la vita. Terminato il conflitto, William fa ritorno nel 1947 a New York dove sotto il fervente impulso culturale che la città offre continua a dipingere. Da un incessante lavoro nascono così le prime mostre, che vengono esposte alla celebre Betty Parsons Gallery, assieme alle opere degli artisti della nascente Action Painting come Jackson Pollock, Willem De Kooning, Franz Kline e Mark Rothko. È l'ammaliante ambiguità newyorkese che egli si preme di raffigurare, quel suo evidente mescolarsi di bene e malvagità, bellezza e corruzione, che con veemenza attrae il pittore. Ben presto però il pittore abbandona l'America e quindi l'amata New York, dalla quale si sente ferito e tradito a causa di un dilagante spirito commerciale e di un'ignoranza nei confronti di principi che egli abbraccia come necessari. Nonostante il successo negli Stati Uniti, decide di trasferirsi a Venezia dove rimane per circa un decennio. L'Italia però è destinata a deludere le aspettative dell'artista che poco alla volta si accorge della vanità della sua ricerca, dell'impossibilità di trovar quel nutrimento di valori tanto bramato. Egli però non demorde, non abbandona il desiderio e così ostinato continua senza sosta a viaggiare per l'Europa e l'Africa attraversando innumerevoli paesi di cui lascia testimonianze ed impronte attraverso il suo genio. Proprio durante il periodo in Europa dal 1950 al 1960, il suo nome inizia a divenire noto ed i suoi paesaggi ad ottenere grande successo dalla critica che non esita a celebrare il suo talento. In molti paragonano le sue vedute a quelle di Turner, anche se in quelle dell'americano traspare un evidente nota tragica, un demone che egli non riesce ad esorcizzare. Inoltre a metà di questi anni, risale il memorabile incontro con il grande Stravinsky e quindi l'inizio di un'intensa amicizia destinata a durare negli anni. Nel 1959, tappa fondamentale per il cammino di crescita spirtuale del pittore, anno in cui abbraccia la fede cattolica ricevendo il battesimo ad Assisi. Dal 1960 al 1970 si stabilisce in modo permanente ad Assisi dove accanto al soggetto religioso riprende a lavorare sui paesaggi. Nel 1963, conosce il cantautore cristiano Claudio Chieffo, forlivese, con cui nasce una profonda amicizia. Infine negli anni 70 riprendono i suoi viaggi attraverso l'India, l'America Latina ed il vicino Oriente, fino al trasferimento nel 1979 alla Cascinazza (Buccinasco), monastero benedettino situato nella bassa lombarda, dove trascorre i suoi ultimi anni per poi spegnersi il 15 aprile del 1998, giorno del suo 86 compleanno. Per un periodo di tempo negli anni 70 visse nel Guatemala in America Centrale. 


Baziotes 1912














William Baziotes (Pittsburgh, 11 giugno 1912 – New York, 6 giugno 1963) è stato un pittore statunitense, tra i maggiori esponenti dell'Espressionismo astratto. Cresciuto a Reading, in Pennsylvania da genitori greci, la sua prima formazione artistica inizia nel 1933 alla National Academy of Design di New York, dove otterrà il diploma nel 1936. Dopo tre anni di studio, iniziò a dipingere paesaggi realistici e nature morte. Dal 1936 al 1940, otterrà un lavoro presso il Federal Art Project, sezione Arti visive della Works Progress Administration, la maggiore agenzia del New Deal. In questo periodo, i suoi lavori diventarono sempre meno realistici e più inclini al Cubismo di Picasso e di Mirò. Negli anni quaranta conobbe molti esponenti della emergente corrente artistica dell'Espressionismo astratto. Nonostante con loro condividesse l'interesse per l'arte primitiva, i suoi lavori erano più orientati verso il Surrealismo europeo. La sua prima mostra personale si tenne alla galleria di Peggy Guggenheim Art of This Century, nel 1944. Dal 1946 al 1958 espose regolarmente alla Kootz Gallery. Nel 1962 venne incluso nel gruppo di artisti esposti alla Sidney Janis Gallery Ten American Painters. Nel 1948, insieme con David Hare, Robert Motherwell, e Mark Rothko, fondò a New York la Subjects of the Artist School, dove, tra le altre cose, si tenevano gruppi di discussione in cui artisti americani ed europei potevano confrontarsi e condividere interessi ed esperienze. Nei dieci anni successivi insegnò alla Brooklyn Museum Art School, al People's Art Center del Museum of Modern Art dal 1950 al 1952, alla City University e Hunter College di New York dal 1952 al 1962 e alla New York University di Manhattan dal 1949 al 1952.Insieme con la moglie Ethel Copstein, sposata nel 1941 e con cui condivideva l'amore per l'arte greca, la scultura e la poesia, in particolare quella di Charles Baudelaire, visse a Morningside Heights a nord di Manhattan. Morì di cancro ai polmoni nel giugno 1963 all'età di 50 anni. Tra i suoi più caratteristici lavori sono da citare Aquatic, Dusk e The Room, esposti al Guggenheim Museum di New York. Lo stile di Baziotes è profondamente influenzato dalla poesia dei Simbolisti, soprattutto di Baudelaire, e di colleghi quali Joan Miró, Sebastian Matta e Robert Motherwell. Il suo interesse verso la dimensione onirica e del subconscio si esprime attraverso la rappresentazione di forme biomorfiche irregolari sospese e galleggianti, dai colori vacui e dai bordi sfumati. Diversamente da alcuni colleghi, quali Clyfford Still e Ad Reinhardt, che si avvicinavano sempre più all'astrattismo geometrico, ben definito, rigido e monocromatico, Baziotes rimase fedele alle sue rappresentazioni poetiche e silenziose sospese su sfondi indefiniti che richiamavano i pensieri radicati nel più profondo subconscio. Dalle sue parole riportate in un numero del 1959 della rivista d'arte It Is: «È quel che di misterioso ciò che amo dei miei quadri. La sospensione e il silenzio. Voglio che la mia pittura faccia effetto lentamente, che ossessioni e che perséguiti.»

Pollock 1912










Paul Jackson Pollock (Cody, 28 gennaio 1912 – Long Island, 11 agosto 1956) è stato un pittore statunitense, considerato uno dei maggiori rappresentanti dell'espressionismo astratto o action painting.Pollock nacque nel 1912 a Cody, Wyoming, da LeRoy Pollock e Stella May McClure, ed era il più giovane di cinque fratelli. Suo padre faceva l'agricoltore ed in seguito diventò un agrimensore alle dipendenze dello stato. Jackson trascorse la sua gioventù tra l'Arizona e la California e studiò alla High School di Reverside e poi alla Manual Arts High School di Los Angeles, dalle quali venne espulso per indisciplina. Ebbe modo di entrare a contatto con i nativi americani mentre accompagnava il padre ad effettuare i rilevamenti. Nel 1929, raggiungendo il fratello Charles, si trasferì a New York, dove entrambi diventarono allievi del pittore Thomas Hart Benton alla Art Students League. La predilezione di Benton per i soggetti ispirati alla campagna americana non fece una grande presa su Pollock, ma il suo ritmico uso del colore e il suo fiero senso di indipendenza ebbero invece su di lui un'influenza duratura.Nell'ottobre del 1945 Pollock sposò una nota pittrice statunitense, Lee Krasner, e il mese successivo si trasferirono in quello che è ora conosciuto come il Pollock-Krasner House di Springs, Long Island. Peggy Guggenheim prestò loro la somma necessaria per pagare l'anticipo di una casa in legno con annesso un fienile, che Pollock trasformò in un laboratorio. Fu lì che perfezionò la sua celebre tecnica di pittura spontanea con cui faceva colare il colore direttamente sulla tela.Pollock era stato introdotto all'uso del colore puro nel 1936, durante un seminario sperimentale tenuto a New York dall'artista messicano specializzato in murales David Alfaro Siqueiros. Aveva quindi usato la tecnica di versare il colore sulla tela, una tra le diverse tecniche impiegate in quel periodo, per realizzare all'inizio degli anni quaranta quadri come Male and Female e Composition with Pouring I. Dopo essersi trasferito a Springs iniziò a dipingere stendendo le tele sul pavimento del suo studio e sviluppando quella che venne in seguito definita la tecnica del dripping[2] (in italiano sgocciolatura). Per applicare il colore si serviva di pennelli induriti, bastoncini o anche siringhe da cucina. La tecnica inventata da Pollock di versare e far colare il colore è considerata come una delle basi del movimento dell'action painting.Operando in questo modo si distaccò completamente dall'arte figurativa ed andò contro la tradizione di usare pennello e cavalletto, decidendo inoltre di non servirsi per il gesto artistico della sola mano; per dipingere usava tutto il suo corpo. Nel 1956 la rivista TIME soprannominò Pollock "Jack the Dripper" per il suo singolare stile di pittura.«Il mio dipinto non scaturisce dal cavalletto. Preferisco fissare la tela non allungata sul muro duro o sul pavimento. Ho bisogno della resistenza di una superficie dura. Sul pavimento sono più a mio agio. Mi sento più vicino, più parte del dipinto, perché in questo modo posso camminarci attorno, lavorare dai quattro lati ed essere letteralmente "nel" dipinto. È simile ai metodi dei pittori di sabbia indiani del west.» (Jackson Pollock) «Continuo ad allontanarmi sempre di più dai soliti strumenti del pittore come cavalletto, tavolozza, pennelli, ecc. Preferisco bastoncini, cazzuole, coltelli e lasciar sgocciolare la pittura fluida o un impasto pesante con sabbia, vetri rotti o altri materiali estranei aggiunti.» (Jackson Pollock) «Quando sono "nel" mio dipinto, non sono cosciente di ciò che sto facendo. È solo dopo una sorta di fase del "familiarizzare" che vedo ciò a cui mi dedicavo. Non ho alcuna paura di fare cambiamenti, di distruggere l'immagine, ecc., perché il dipinto ha una vita propria. Io provo a farla trapelare. È solo quando perdo il contatto con il dipinto che il risultato è un disastro. Altrimenti c'è pura armonia, un semplice dare e prendere, ed il dipinto viene fuori bene.» (Jackson Pollock) Negli anni quaranta Pollock aveva assistito a delle dimostrazioni di sand painting ("pittura con la sabbia") da parte di nativi americani. Anche i muralisti messicani e la pittura automatica dei surrealisti ebbero una certa influenza sulla sua arte. Pollock negava l'esistenza del "caso"; generalmente aveva un'idea precisa dell'aspetto che una particolare opera avrebbe dovuto avere e per ottenerlo si serviva del suo corpo, su cui aveva il controllo, unito al viscoso scorrere del colore, alla forza di gravità e al modo in cui la tela assorbiva il colore. Si trattava dell'unione del controllabile e dell'incontrollabile. Si muoveva energicamente attorno alle tele spruzzando, spatolando, facendo colare e sgocciolare quasi in una danza e non si fermava finché non vedeva ciò che voleva in origine vedere. Gli studi di Taylor, Micolich e Jonas hanno analizzato la natura della tecnica di Pollock, scoprendo che alcune opere presentano le stesse caratteristiche dei frattali e che assomigliano sempre più a frattali con il passare del tempo e con il progredire della sua carriera. Si spingono ad ipotizzare che in qualche modo Pollock potesse essere consapevole delle caratteristiche del moto caotico e stesse tentando di ricreare quanto percepiva come una perfetta rappresentazione del caos matematico più di dieci anni prima che la stessa Teoria del caos fosse formulata. Nel 1950 Hans Namuth, un giovane fotografo, si propose di realizzare un servizio che ritraeva Pollock mentre era all'opera. Il pittore gli promise che avrebbe iniziato un nuovo dipinto appositamente per il servizio, ma quando Namuth arrivò al laboratorio Pollock gli andò incontro scusandosi e dicendogli che il quadro era già finito. Questa la descrizione di Namuth del momento in cui entrò nel laboratorio:«Una sgocciolante tela bagnata ricopriva l'intero pavimento... Vi era totale silenzio... Pollock guardò il dipinto. Poi, inaspettatamente, raccolse barattolo e pennello e iniziò a muoversi attorno al quadro. Era come se si fosse improvvisamente reso conto che il quadro non era ancora finito. I suoi movimenti, dapprima lenti, diventarono via via più veloci e più simili ad una danza mentre scagliava pittura colorata di bianco, nero e ruggine sulla tela. Si dimenticò completamente che Lee ed io eravamo lì; sembrava non sentire il click dell'otturatore della camera fotografica... Il mio servizio fotografico continuò per tutto il tempo in cui dipinse, forse una mezz'ora. In tutto quel tempo Pollock non si fermò. Come può una persona mantenere questo livello di attività? Alla fine disse: «Ecco fatto».» (Hans Namuth) I quadri più famosi di Pollock sono quelli realizzati nel periodo del "dripping" tra il 1947 e il 1950. Diventò molto noto in seguito alla pubblicazione di un servizio di quattro pagine della rivista Life dell'8 agosto 1949 che si chiedeva: «È il più grande pittore vivente degli Stati Uniti?». Giunto al vertice della fama Pollock decise improvvisamente di abbandonare lo stile che l'aveva reso famoso. I suoi lavori successivi al 1951 si presentano con un colore più scuro, spesso usa soltanto il nero, ed iniziano a reintrodurre elementi di tipo figurativo. Pollock diventò molto apprezzato sul mercato dell'arte e i collezionisti chiedevano con insistenza delle nuove opere. All'età di 44 anni, dopo aver lottato con l'alcool per tutta la vita, la carriera di Pollock fu improvvisamente interrotta l'11 agosto 1956, quando morì in un incidente stradale, causato dal suo stato di ebbrezza, avvenuto a meno di due chilometri di distanza dalla sua casa di Springs. Con lui viaggiavano due donne: la sua amante, Ruth Kligman, ristabilitasi dopo essere rimasta seriamente ferita nell'incidente e un'amica di lei, Edith Metzger, morta invece come Pollock nell'incidente. Il riconoscimento della salma di Pollock venne effettuato, su incarico della Polizia, dall'amico artista Conrad Marca-Relli, suo vicino di casa a East Hampton. Dopo la sua morte, la moglie Lee Krasner amministrò il suo lascito artistico, facendo in modo che la sua fama e la sua reputazione rimanessero intatte, a dispetto del rapido succedersi delle mode e dei movimenti nel mondo dell'arte contemporanea. Sono entrambi sepolti al Green River Cemetery di Springs.La tecnica di pittura di Pollock è il "drip painting", uno stile che si diffuse tra gli anni quaranta e sessanta del novecento, è un modo di dipingere in cui il colore viene fatto sgocciolare (to drip, in inglese) spontaneamente, lanciato o macchiato sulle tele. L'opera che ne risulta enfatizza l'atto fisico della pittura stessa. Pollock compie l'opera con procedimenti automatici, gesti incondizionati e spontanei, come i surrealisti. I suoi lavori non nascono come “arte studiata” ma si affidano in parte anche al caso, dipingendo in modo impulsivo e istintivo. Utilizzava degli smalti industriali molto economici la cui marca “Duco” divenne poi anche famosa e molto usata. Nell'opera di Jackson Pollock è molto evidente l'influenza dell'arte dei Nativi americani. Pollock e gli artisti nativi operano con modalità molto simili; Pollock trae le proprie immagini direttamente dall'inconscio, così come i nativi le traggono dal "mondo degli spiriti"; si serve di un'estetica primitivista, diventa "parte" del dipinto, similmente ai pittori con la sabbia nativi e mostra di tendere verso temi pittorici universali. Essenzialmente, paragonare l'arte di Pollock con quella dei nativi significa esplorare lo stesso modello di linguaggio visuale e senza tempo.Pollock iniziò ad essere influenzato dalla cultura nativa sin dalla giovinezza trascorsa in Arizona, dove entrò in contatto con la loro tradizione culturale orale, le loro cerimonie e i loro miti. Tutto questo lo spinse, nel 1941, a visitare la mostra Indian Art and the United States al Museo di Arte moderna. Qui vide la loro tecnica della "pittura con la sabbia" e tornò varie volte per assistere alle dimostrazioni pratiche che lì si tenevano. Questa forma d'arte, praticata da stregoni in uno stato di estrema concentrazione o simile a quello di trance, ebbe una grande influenza su Pollock che, grazie ad essa, sviluppò la propria celebre tecnica chiamata pouring; gli stregoni infatti erano usi versare sabbie colorate su una superficie piatta che potevano avvicinare da ogni lato. Questo modo di procedere era anche paragonabile al surrealismo automatico, una tecnica con cui i dipinti vengono creati "automaticamente". Un esempio di questa tecnica è rappresentato da Meditation on an Oak Leaf, un'opera di Andre Masson che Pollock ammirava moltissimo. Pollock conosceva bene anche altre discipline molto "alla moda", come la psicanalisi e il primitivismo che rappresentò un altro punto di contatto con l'arte nativo-americana. Durante il periodo in cui era in cura da uno psicanalista junghiano come terapia contro l'alcolismo creò molti "disegni psicanalitici". Utilizzava poi questi disegni per discutere con i medici del proprio stato mentale. Si potrebbe dire che anche l'origine dei disegni - l'inconscio/subconscio - fosse in effetti simile a quella degli artisti nativi, che operavano in uno stato di allucinazione causato dall'uso di droghe come il cactus di San Pedro che favoriva il loro viaggio nel "mondo degli spiriti". Si tratta di uno stato mentale in cui le vivide allucinazioni si combinano tra loro per comporre immagini sia di tipo astratto che figurativo. Le rappresentazioni che ne derivano del mondo degli spiriti presentano un'estetica simile a quella dei disegni psicanalitici di Pollock perché entrambi combinano appunto elementi astratti e geometrici che si originano dai recessi più profondi della mente.Il lavoro di Pollock è sempre stato al centro delle attenzioni della critica ed ha suscitato importanti discussioni. Pollock, per un breve periodo degli anni Cinquanta, ha avuto anche il tempo di occuparsi di Arte Postale, come accenna il critico Eraldo Di Vita nei suoi scritti. Harold Rosenberg ha detto del modo in cui Pollock ha cambiato il modo di dipingere: «Quello che doveva andare sulla tela non era un'immagine, ma un evento. Il grande momento arrivò quando fu deciso di dipingere "solo per dipingere". I gesti sulla tela erano gesti di liberazione dal valore - politico, estetico, morale.» (Harold Rosemberg) Clement Greenberg apprezzò l'opera di Pollock sul piano formale, in quanto si adattava bene alla sua visione della storia dell'arte interpretata come una progressiva purificazione delle forme unita all'eliminazione del contenuto storico. Vide quindi il lavoro di Pollock come la migliore forma di pittura della sua epoca ed il punto più alto della tradizione artistica occidentale che era giunta a lui passando per Monet, Cézanne e il cubismo. Esposizioni delle opere di Pollock dopo la morte dell'artista furono patrocinate dal Congress for Cultural Freedom, un'organizzazione che promuoveva la cultura e i valori statunitensi appoggiata dalla CIA. Alcuni studiosi di posizioni liberali, tra cui Eva Cockcroft, hanno sostenuto che il governo e la classe dominante hanno adottato Pollock e l'espressionismo astratto con il preciso intento di porre gli Stati Uniti in prima fila nel mondo globale dell'arte e sminuire in questo modo il movimento del realismo socialista. Secondo le parole della Cockcroft, Pollock diventò una delle "armi per combattere la Guerra fredda". L'opera Connoisseur del pittore Norman Rockwell sembra un commento allo stile di Pollock. Il dipinto rappresenta un uomo elegantemente vestito in piedi di fronte ad uno dei quadri di Pollock composti da spruzzi di colore. Il contrasto tra l'uomo e la pittura di Pollock, insieme alla costruzione della scena, sembra enfatizzare la differenza tra il relativamente incomprensibile stile di Pollock ed una figura tradizionale e gli stili artistici figurativi, così come simboleggia gli incredibili mutamenti nel senso estetico introdotti dai moderni movimenti artistici. Il movimento femminista ha criticato il maschilismo che sembra caratterizzare l'espressionismo astratto, vedendo nell'opera di Pollock la realizzazione delle fantasie fallocentriche del maschio su delle tele simbolicamente poste in posizione supina. Altri, come l'artista, critico e autore satirico Craig Brown, si sono dichiarati stupefatti che «dei poster decorativi fatti senza un minimo di cervello abbiano potuto conquistare un posto nella storia dell'arte al fianco di Giotto, Tiziano e Velázquez». Il Reynolds News in un titolo del 1959 ha scritto : «Questa non è arte, è uno scherzo di cattivo gusto.»Attualmente la Pollock-Krasner House è di proprietà della Stony Brook Foundation, una filiale no-profit della Stony Brook University. Da maggio ad ottobre la casa e lo studio sono aperti alle visite del pubblico. Nel 2000 è stato girato un film biografico sulla vita dell'artista intitolato Pollock. La realizzazione del film è stata ideata da Ed Harris, che ha interpretato il ruolo di Pollock ed ha diretto la pellicola. Grazie alla sua interpretazione di Lee Krasner, Marcia Gay Harden ha vinto il Premio Oscar alla miglior attrice non protagonista. Anche Ed Harris ha ricevuto nell'occasione una nomination all'Oscar al miglior attore. Nella pellicola è anche presente l'attrice, premio Oscar, Jennifer Connelly, nel ruolo dell'amante di Pollock, Ruth Kligman. Nel novembre 2006, l'opera di Pollock No. 5, 1948, è stata venduta per 140,000,000 dollari, diventando così il dipinto più caro mai venduto. Tale primato è stato comunque superato nel 2012 dalla vendita di una versione del quadro I giocatori di carte di Paul Cézanne per 250 milioni di dollari alla famiglia reale Al Thani del Qatar. È in corso un dibattito per stabilire se ventiquattro tra dipinti e disegni ritrovati nel 2003 in un armadio a Wainscott, New York, siano effettivamente opera di Pollock. Alcuni fisici si sono chiesti se l'analisi dei frattali sia utilizzabile per autenticare le opere. L'analisi dei colori usati evidenzia che alcuni di essi non erano ancora stati brevettati all'epoca della morte di Pollock, anche se potrebbe esserseli procurati ugualmente da qualche commerciante. La discussione non ha ancora prodotto risultati.Nel 2006, è stato realizzato un documentario intitolato Who the Fuck Is Jackson Pollock? in cui si parla del caso di una camionista, di nome Teri Horton, che ha acquistato per cinque dollari, ad un mercatino delle pulci, quello che potrebbe essere in realtà un dipinto di Pollock del valore di svariati milioni.

Jacobsen 1912








Robert Julius Tommy Jacobsen (Copenaghen, 4 giugno 1912 – Taagelund, 26 gennaio 1993) è stato uno scultore e pittore danese di fama mondiale. Jacobsen fu uno degli artisti danesi più importanti del ventesimo secolo. Visse in Francia fra il 1947 e il 1969. Dal 1962 al 1981 fu professore di Arti visive alla Kunstakademie (Scuola d'arte) di Monaco di Baviera. Dal 1976 al 1985 fu professore all'accademia danese reale d'arte a Copenaghen. Dal 1986 al 1991 lavorò con Jean Clareboudt per realizzare un parco della scultura nella cava di ghiaia di Tørskind vicino a Egtved e a Vejle. Lavorò molto attentamente insieme al suoi amico e genero, Bernard Leauté. Jacobsen inoltre ha avuto uno stretto rapporto con Asger Jorn e gli artisti della CO.BR.A., ma non fu mai un membro del loro gruppo. Il premio danese cinematografico Robert fu chiamato così in sua memoria. Ha progettato l'elevazione di una scultura dell'altezza di 60 metri che sorgerà a Copenaghen nel 2012, finanziato da Robert Jacobsen Fondamento.