lunedì 16 gennaio 2023

Corso Artisti Internazionali del XX Secolo: Lezione 2 1870 - 1880 Brâncuși de Vlaminck Picabia Malevič Hofmann Kirchner

Brâncuși 1876






Brâncuşi ‹brïkùši›, Constantin. - Scultore romeno (Hobiţa-Peştişani 1876 - Parigi 1957). Dal 1904 a Parigi, dove studiò con A. Rodin, si classificò tra i più notevoli esponenti della scultura moderna. Del 1908 è il Bacio, una pietra squadrata in cui sono appena accennate due figure, sua prima sensazionale affermazione. La sua ricerca formale, inizialmente stimolata dall'essenzialità dell'arte negra e più ancora in accordo con le ricerche di Arp, mira infatti alla scoperta di un nucleo o elemento plastico originario, e arriva a fare della forma la rivelazione delle più interne qualità vitali, o "organiche", della materia. In soggetti a lui particolarmente cari e più volte sperimentati, come il Bacio, il volto di una Musa dormiente, il ritratto di M.lle Pogany, l'Uccello o la Colonna senza fine, pietre, legno, metallo divengono la sostanza stessa della forma artistica. A Tîrgu-Jiu realizzò (1937-38) la Porta del bacio, la Colonna senza fine e la Tavola del silenzio. Lasciò alla Francia, di cui era divenuto cittadino, il suo studio.

de Vlaminck 1876
Vlaminck ‹vlam´k›, Maurice de. - Pittore (Parigi 1876 - Rueil-la-Gadelière, Eure-et-Loir, 1958). Figlio di musicisti, giovanissimo si dedicò allo studio del violino per poi volgersi, dopo l'incontro con A. Derain a Chatou, alla pittura. Formatosi da autodidatta, esordì con opere d'accentuato espressionismo profondamente ispirate alle soluzioni di V. van Gogh e di H. Matisse; in contatto con il gruppo dei Fauves, con questi espose nel 1905 al Salon d'Automne e, nel 1906, al Salon des Indépendants. Temperamento istintivo e inquieto, espresse la sua forte personalità attraverso uno stile di grande immediatezza, esasperato nel segno e nelle gamme cromatiche, pure e contrastate, che trovò nei ritratti, nei paesaggi e nelle periferie urbane i temi più congeniali (Gli alberi rossi, 1906, Parigi, Musée national d'art moderne). Dopo il 1907, risentendo in particolare di Cézanne, V. si orientò verso più equilibrate soluzioni compositive giungendo, nel primo dopoguerra e dopo una breve parentesi d'ispirazione cubista, a una pittura di paesaggio dai toni smorzati e dolorosi (Paesaggio invernale, 1916-17, New York, Museum of modern art). Tra i suoi scritti, violentemente polemici: Tournant dangereux (1929); Portraits avant décès (1943); Paysages et personnages (1950).

Picabia 1879

https://youtu.be/0C-tK5BaqV4


Picabia ⟨-bi̯à⟩, Francis (propr. Francisco Martínez de Picabia de la Torre). - Pittore e scrittore (Parigi 1879 - ivi 1953), di padre cubano e di madre francese. Tra le personalità più significative e sconcertanti della prima avanguardia, iniziò a dipingere alla maniera impressionista, influenzato da Pissarro e Sisley. Dal 1908 iniziò la ricerca di nuove forme: si accostò ai fauves, al cubismo e conobbe Apollinaire e Duchamp; fu anche tra i fondatori della Section d'Or e dell'orfismo. A New York nel 1913 espose all'Armory Show e nel 1915 entrò in contatto con A. Stieglitz. Di questo periodo, notevole Udnie (Parigi, Musée d'art moderne). Con Voilà la fille née sans mère (1916-17, acquerelli e disegni) iniziò la fase ispirata alle macchine. Dal 1919 con T. Tzara a Parigi fu tra gli animatori del dadaismo. Dopo il 1925 eseguì le serie dei mostri, delle spagnole e delle trasparenze, in cui inserì elementi figurativi. Dopo avere dipinto (1940-43) per un mercante algerino alcuni nudi accademici, P. tornò all'astrattismo con alcune opere che definì sur-irrealiste (Je ne veux plus peindre, Tu ne le vendras jamais, Quel est le titre?). Fu anche poeta (52 miroirs, 1917; Pensées sans langage, 1919; Unique Eunuque, 1920; Thalassa dans le désert, 1940, ecc.) e scrisse la sceneggiatura del film di R. Clair Entr'acte (1924).

Malevič 1879
https://youtu.be/uUQjxtLDP3c

Kazimir Severinovič Malevič (23 febbraio 1879 – Leningrado, 15 maggio 1935) è stato un pittore russo, poi sovietico, di origini polacche. Pioniere dell'astrattismo geometrico e delle avanguardie russe. Studiò all'Accademia privata di Rerberg a Mosca. Nel 1913 fondò l'avanguardia artistica chiamata suprematismo. Kazimir Severinovič Malevič nasce il 23 febbraio 1879 presso Kiev, nell'allora Impero russo. In seguito alla morte del padre si trasferisce nel 1904 a Mosca, dove studia privatamente nell'atelier di Fëdor Rerberg. Nei primi anni della sua carriera artistica sperimenta vari stili moderni e partecipa alle principali mostre dell'avanguardia: è presente, con Vasilij Kandinskij e Michail Larionov, a quella dell'Associazione degli Artisti di Mosca e, nel 1910, a quella del gruppo Fante di Quadri. Nel 1912 i suoi dipinti neoprimitivisti di soggetto contadino sono esposti alla mostra della Coda d'Asino. Dopo questo avvenimento, Malevič lascia il gruppo di Larionov. Nel 1913, con il compositore Michail Matjušin e con lo scrittore Aleksej Kručënych redige il manifesto dei Primo Congresso Futurista. Nello stesso anno Malevič disegna scene e costumi per l'opera La vittoria sul Sole di Matjušin e Kručënych. Nel 1914 è presente al Salon des Indépendants di Parigi. All'Ultima Mostra Futurista 0.10 che si tiene nel 1915 a Pietrogrado, Malevič lancia il suprematismo, con la sua pittura astratta e geometrica. Dal 1919 studia applicazioni tridimensionali del suprematismo con modellini architettonici. Negli anni successivi alla rivoluzione bolscevica del 1917, Malevič e altri artisti dell'avanguardia sono sostenuti dal governo sovietico e ottengono alti incarichi nel campo amministrativo e nell'insegnamento dell'arte. Nel 1919 Malevič inizia l'attività di docente all'Istituto d'Arte di Vitebsk, del quale diviene poco dopo direttore. Dal 1919 al 1920 una personale di Malevič è allestita alla Sedicesima Mostra di Stato a Mosca, dedicata al suprematismo e agli altri stili astratti. Con i suoi allievi di Vitebsk, Malevič dà vita al gruppo suprematista UNOVIS. Dal 1922 al 1927 insegna all'Istituto di Cultura Artistica di Leningrado e tra il 1914 e il 1926 lavora prevalentemente a modellini architettonici con un gruppo di allievi. Nel 1927 Malevič si reca a Varsavia per presentare una mostra dei suoi dipinti; successivamente è a Berlino, dove le sue opere sono esposte alla Grosse Berliner Kunstausstellung. Durante la permanenza in Germania conosce Jean Arp, Kurt Schwitters, Naum Gabo e Le Corbusier, e visita il Bauhaus. Nel 1929 si tiene alla Galleria Tret'jakov di Mosca una personale di Malevič. A causa dei suoi rapporti con gli artisti tedeschi, Malevič è arrestato nel 1930 e gran parte dei suoi appunti vengono distrutti. Negli ultimi anni dipinge in maniera figurativa. Malevič muore a Leningrado il 15 maggio 1935. Suprematismo deriva da "supremazia", nel senso che Kazimir Malevič, nel fondare il Suprematismo, auspicava la supremazia assoluta della sensibilità plastica. Malevič lo spiega chiaramente: "Per suprematismo intendo la supremazia della sensibilità pura nell'arte. Dal punto di vista dei suprematisti le apparenze esteriori della natura non offrono alcun interesse; solo la sensibilità è essenziale. L'oggetto in sé non significa nulla. L'arte perviene col suprematismo all'espressione pura senza rappresentazione". Esistono due distinte epoche del Suprematismo. La prima, del Suprematismo Meccanico, va dal 1913 al 1915, ed appartiene al periodo cubofuturista, mentre la seconda è del Suprematismo Cosmico, il cui manifesto apparve nel 1915. Per una serie di circostanze non si conosce ancora bene la traiettoria completa del Suprematismo. Vari scritti di Malevič non sono stati ancora tradotti, altri lo sono stati in maniera inesatta e confusa. I suoi quadri e i documenti sono rimasti custoditi in cantine, inaccessibili o non pienamente accessibili fino ad ora, del Museo Russo di San Pietroburgo e infine la confusione si aggrava per non avere egli stesso datato varie delle sue opere. Le opere che, fino alla caduta dell'Unione Sovietica, si conoscevano nel resto d'Europa sono quelle che Malevič espose a Berlino nel 1927 (circa settanta pitture ed altrettanti disegni, più alcuni quaderni di appunti), e che vi lasciò, essendogli stato ordinato di ritornare urgentemente a Mosca.

Hofmann 1880









Hans Hofmann (Weißenburg in Bayern, 21 marzo 1880 – New York, 17 febbraio 1966) è stato un pittore tedesco, considerato uno dei più significativi esponenti dell'Espressionismo astratto. Trascorse i primi anni della sua vita a Monaco di Baviera, dove studiò ed operò fino al 1903. L'anno successivo si trasferì a Parigi e frequentò i corsi di disegno dell'Ecole de la Grande Chaumière, grazie ad un collezionista berlinese fattosi suo mecenate. A Parigi rimase fino al 1914, dieci anni in cui incontrò Picasso, Braque, Matisse e Delaunay e si strinse al gruppo dei cubisti. Al momento dello scoppio della Grande Guerra si trovava a Monaco e qui rimase, salvando tra l'altro molte opere di Kandinsky e dedicandosi all'insegnamento. Aprì nel 1915 la scuola d'arte "Hans Hofmann" e la lasciò soltanto nel 1930, quando venne invitato a tenere dei corsi estivi all'università di Berkeley in California. L'innata propensione pedagogica, che lo vide ancora insegnante saltuario nel 1931 a Los Angeles e Berkeley nuovamente, determinò, quando l'anno successivo si trasferì definitivamente negli Stati Uniti, la sua funzione più valida di portatore e catalizzatore della cultura europea di fronte alla situazione americana carica di nuovi fermenti. Ebbe funzione di maestro sull'avanguardia americana anticipando, se pur non realizzandoli completamente, i modi dell'Action Painting. Verso il 1940 divenne uno dei massimi esponenti della pittura astratta nella forma denominata Tachisme, ove la superficie del quadro si presenta cosparsa da macchie colorate senza un ordine apparente, la cui dislocazione e consistenza materica stabiliscono il fattore movimento. A partire da questo momento Hofmann dipinse i suoi quadri fondamentali e contemporaneamente continuò ad operare sul terreno dell'insegnamento a New York e a Princeton (Massachusetts), in scuole da lui stesso aperte e che portano tuttora il suo nome. Hofmann ebbe numerosi ed ampi riconoscimenti con mostre di grande rilievo, collettive e personali, nei musei e nelle gallerie degli Stati Uniti e in Europa. Nel 1963 il Museo d'arte moderna di New York gli organizzò una vasta personale, portata in varie città d'Europa compresa l'Italia, alla Galleria d'arte moderna di Torino. Nel 1964 venne nominato dottore onorario di Belle Arti all'università di Berkeley. Ha lasciato anche numerosi saggi sull'arte scritti tra il 1932 e il 1959.

Kirchner 1880


Ernst Ludwig Kirchner (Aschaffenburg, 6 maggio 1880 – Davos, 15 giugno 1938) è stato un pittore e scultore tedesco. In gioventù mostrò particolare interesse per l'arte primitiva e africana, la pittura tedesca del Cinquecento, le stampe giapponesi, la scultura nera e polinesiana, e per autori contemporanei come Paul Gauguin e Vincent van Gogh, di cui lo colpirono l'immediatezza espressiva e l'uso simbolico e psicologico dei colori. Ha una formazione che attinge all'incisione del cinquecento. Dal 1901 al 1905 studiò architettura a Dresda, dove divenne amico di tre studenti di architettura, Erich Heckel, Karl Schmidt-Rottluff e Fritz Bleyl, con i quali il 7 giugno 1905 fondò il gruppo Die Brücke (che in tedesco significa "il ponte"), uno dei primi nuclei dell'espressionismo tedesco. Scelsero questo nome perché intendevano gettare un ponte verso quegli elementi artistici allora in fermento che si contrapponevano all'arte dominante del tempo. In questo periodo le opere di Kirchner, soprattutto paesaggi e ritratti, sono caratterizzate da semplificazioni formali, contorni marcati e colori accesi stesi in uno spazio non naturalistico: uno stile simile a quello dei Fauves, carico di vitalità istintiva. Solo dopo il 1911 si riscontrerà un irrigidirsi del contorno in acri deformazioni e verranno trattati temi sempre più di attualità. Kirchner visse a Dresda fino al 1911, poi si trasferì a Berlino, dove entrò in contatto con i pittori del Blaue Reiter. Successivamente si spostò a Monaco. Sarà questo il periodo più caratteristico della sua produzione con scene di strada, cabaret, ritratti dalla pennellata nervosa e sommaria e dalla caratterizzazione decisa e marcata; il suo stile diviene sempre più drammatico, con deformazioni violente e ritmi convulsi. In quest'evoluzione è rintracciabile il contatto con nuovi movimenti artistici, tra cui il cubismo e l’art nouveau. Oltre ai paesaggi e ai ritratti dipinge immagini urbane, con ampie stesure di colori vigorosi che assumono valore autonomo, al pari delle forme e dei volumi, e che ricordano Gauguin e i selvaggi colpi di pennello di Van Gogh. In particolare, nelle immagini urbane le curve e le linee assumono forme irregolari, per sottolineare il contrasto tra la campagna e la grande città, la cui frenetica vitalità lo avvicinò ad interessi psicologici, a temi sessuali e alla polemica sociale. Nel 1913 il gruppo Die Brücke si sciolse a causa delle forti polemiche e rivalità sorte al suo interno. Con lo scoppio della prima guerra mondiale Kirchner si arruolò, ma nel 1915 fu colpito da un fortissimo esaurimento nervoso che influenzò il suo stile e i cui postumi lo avrebbero perseguitato per il resto della vita. Al termine della guerra si trasferì a Davos, in Svizzera, dove continuò a soffrire di depressione malgrado il crescente successo delle sue esposizioni personali. In questi anni, a contatto con il solenne paesaggio alpino, il suo radicale espressionismo si ammorbidisce in uno stile che diventa sempre più astratto, non privo di allusioni simboliche. Dopo la presa del potere dei nazisti in Germania, centinaia di sue opere furono sequestrate e rimosse dai musei; molte di queste furono dapprima mostrate nella mostra diffamatoria Entartete Kunst ("arte degenerata", in tedesco) del 1937 e poi distrutte. Questi avvenimenti, a cui si aggiunse anche un forte aggravarsi delle condizioni fisiche, provocarono in lui un forte shock. Kirchner si suicidò il 15 giugno 1938 a Davos.

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