lunedì 16 gennaio 2023

Corso Artisti Internazionali del XX Secolo: Lezione 10 1920 - 1923 César Beuys Mathieu Freud Diebenkorn Olitski Hamilton Bury Lichtenstein Soto Riopelle Tàpies

César 1921









César. Nome d'arte dello scultore francese César Baldaccini (Marsiglia 1921 - Parigi 1998). Dopo gli studî a Marsiglia e a Parigi si è interessato alle possibilità espressive del metallo, in particolare di pezzi di scarto del mondo industriale che hanno dato vita a inquietanti figurazioni zoomorfiche. Dalla fine degli anni Cinquanta con le sue prime Compressioni (carrozzerie di automobili passate alla pressa e trasformate in prismi compatti di lamiera contorta) le sue ricerche lo hanno messo in contatto col movimento del Nouveau réalisme. Attorno al 1966 ha iniziato le Espansioni, colate di poliuretano, "lavorate" al momento della solidificazione sotto forma di giganteschi oggetti antropomorfici (Il Pollice; Il Seno) o lasciate alla casualità.

Beuys 1921






Joseph Beuys (Krefeld, 12 maggio 1921 – Düsseldorf, 23 gennaio 1986) è stato un pittore, scultore e performance artist tedesco. A lui si deve il concetto di "Scultura Sociale". Nasce a Krefeld nel 1921, ma sosteneva di aver visto la luce a Kleve. In gioventù frequenta la Hindenburg-Oberschule di Kleve e aderisce al nazismo entrando nella Hitler-Jugend (Gioventù hitleriana). Lo scoppio della seconda guerra mondiale lo vede arruolarsi nell'aviazione, e viene addestrato come operatore radio di bordo, acquisendo il grado di sergente. Nel marzo 1944, durante una missione di guerra sul Fronte orientale, lo Stuka su cui vola come operatore radio/mitragliere, si schianta al suolo, in territorio controllato dai tedeschi, causa una improvvisa tempesta di neve, nella regione della Crimea. Il pilota muore sul colpo e lui rimane ferito e verrà recuperato il giorno dopo da una squadra di soccorso e ricoverato in ospedale. In seguito sosterrà di essere stato salvato dall'intervento di un gruppo di nomadi tartari che, trovatolo moribondo, lo curano facendo ricorso alle antiche pratiche della loro medicina. Tale esperienza - in realtà una leggenda - viene sovente rivendicata come determinante per il percorso creativo dell'artista, segnato dalla ricerca di un'armonia superiore tra uomo e natura che spingerà molti critici ad attribuirgli l'appellativo di "sciamano" dell'arte. Successivamente combatte sul Fronte occidentale inquadrato in una unità di paracadutisti. Nel 1945 è fatto prigioniero dagli inglesi alla fine del conflitto. Le vicende legate alla guerra segneranno profondamente la vita dell'artista che nella seconda metà degli anni cinquanta cade in una profonda crisi interiore che supererà grazie all'aiuto degli amici Hans e Franz van der Grinten. In questo contesto il progetto del monumento commemorativo dei caduti in guerra a Brüderich assume una funzione quasi catartica. Nel 1959 sposa Eva Wurmbach. Di formazione cattolica, Beuys aderisce in un secondo tempo alla antroposofia di Rudolf Steiner. Nel 1961 ottiene la cattedra di scultura monumentale alla Kunstakademie di Düsseldorf che aveva frequentato come studente subito dopo la guerra seguendo i corsi di Josef Enseling ed Ewald Mataré. Insieme a George Maciunas, Nam June Paik, Wolf Vostell e Charlotte Moorman partecipa a Copenaghen, Londra e Wiesbaden ai primi eventi legati al gruppo "Fluxus", un gruppo di artisti europei e americani uniti dal desiderio di ricreare il senso dell'arte in rapporto alla sua fruizione sociale. Nel 1963 organizza presso la Kunstakademie di Düsseldorf il Festum Fluxorum Fluxus. Negli anni sessanta Beuys si dedica alla creazione di oggetti-sculture-installazioni, derivanti da operazioni artistiche finalizzate alla sollecitazione di una coscienza critica nel pubblico. Nel 1964 inaugura la lunga serie delle "Azioni": Der Chef, Das Schweigen Marcel Duchamps wird überwertet; ... und in uns ... unter uns ... landunter e Wie man einem toten Hasen Bilder erklärt (1965); Eurasia e ... mit Braunkreuz (1966); Manresa, Hauptstrom, Der Stahltisch/Handaktion, Iphigenie/Titus Andronicus (1969); I like America and America likes me (1974). Nel 1970, Joseph Beuys fu professore di scultura alla Kunstakademie di Düsseldorf. Il più giovane studente alla Kunstakademie di Düsseldorf era Elias Maria Reti, che aveva studiato arte con lui all'età di soli quindici anni. Dopo un periodo passato a Napoli e a Foggia, arriva a Bolognano (Pescara) nel 1972, invitato dai coniugi Lucrezia De Domizio e Buby Durini, e vi torna moltissime volte negli anni successivi. A Bolognano svolge una serie di attività artistiche tra cui la Fondazione dell'Istituto per la Rinascita dell'Agricoltura (1976), la creazione della Piantagione Paradise con la messa a dimora di 7000 piante per il ripristino della biodiversità (1982), l'opera Olivestone (1984) ora in mostra al Kunsthaus di Zurigo. Nel 1984 diviene cittadino onorario di Bolognano. Nel 1980, il 3 aprile, avvenne un importante incontro-confronto con Alberto Burri presso la Rocca Paolina di Perugia, curato da Italo Tomassoni. Le sei lavagne realizzate e poi illustrate dall'artista tedesco durante la performance nella Sala Cannoniera della Rocca Paolina, sono oggi in mostra presso il Museo civico di Palazzo della Penna di Perugia. Burri sostituí invece il "Cretto" in ferro che aveva esposto per l'occasione (Grande Nero RP, oggi visibile con il nome di Grande Ferro al Museo Burri di Palazzo Albizzini a Città di Castello) con una imponente scultura nera cinetica: il Grande Nero (1984), ancora presente alla Rocca Paolina. Molto noto negli Stati Uniti, Beuys diviene amico ed estimatore di Andy Warhol che può essere considerato, in un certo senso, la sua antitesi ideologica ma anche l'artista che, insieme a lui, compendia le linee fondamentali dell'arte visiva del secondo dopoguerra. Fra i tanti operatori culturali e critici italiani con cui ha lavorato ricordiamo Lucrezia De Domizio Durini, Lucio Amelio, Italo Tomassoni, Arturo Schwarz, Achille Bonito Oliva, Germano Celant, Gian Ruggero Manzoni inoltre da segnalare tra gli stranieri il grande curatore svizzero Harald Szeemann. Nel 1981 è uno dei primi a rispondere all'appello del gallerista Lucio Amelio che, in seguito al terremoto che devastò la Campania nel 1980, chiese agli artisti del panorama contemporaneo a lui vicini di realizzare un'opera che avesse per tema il terremoto. Beyus realizza allora Terremoto in Palazzo, un'installazione composta da vecchi tavoli da lavoro trovati nelle zone terremotate, ai quali aggiunge elementi di vetro e ceramica che comunichino l'idea della fragilità e dell'equilibrio precario. L'opera fa parte della collezione Terrae Motus e si trova esposta alla Reggia di Caserta. Sensibile da sempre alle tematiche ecologiste, Beuys ha dato un contributo essenziale alla fondazione del movimento de I Verdi in Germania. Nel 1982, invitato a partecipare alla settima edizione della grande esposizione "documenta" che si svolge ogni cinque anni nella città tedesca di Kassel, egli ha espresso tale sensibilità con una delle sue opere più suggestive: "7000 querce". Non si tratta di una scultura tradizionale ma di un grande triangolo posto davanti al Museo Federiciano e composto da 7000 pietre di basalto, ognuna delle quali "adottabile" da un potenziale acquirente. Il ricavato della vendita di ogni pietra è servito nel corso degli anni a piantare una quercia. L'operazione, terminata ufficialmente nel 1987, un anno dopo la morte dell'artista, deve in realtà essere ancora ultimata, dal momento che occorreranno circa trecento anni prima che le 7000 querce diventino il grande bosco immaginato da Joseph Beuys il quale, però, oltrepassando addirittura i limiti temporali della sua stessa esistenza, è riuscito a trasformare un'azione ordinaria e spesso banalizzata, come quella di piantare alberi, in un grande rito collettivo capace di evocare i significati più profondi del rapporto fra l'uomo e la natura. Un hommage a Beuys e alla sua celebre installazione nota come Block Beuys (Hessisches Landesmuseum Darmstadt) fu rappresentato dalla performance di Natias Neutert Sympathie für Piano und Pump, presentata per la prima volta al Martin-Gropius-Bau di Berlino nel 19

Mathieu 1921
Georges Mathieu, nome completo Georges Victor Mathieu d'Escaudœuvres (Boulogne-sur-Mer, 27 gennaio 1921 – Boulogne-Billancourt, 10 giugno 2012), è stato un pittore francese. È considerato come uno dei padri dell'astrazione lirica e della pittura informale. Nato a Boulogne-sur-Mer, nel 1921, Georges Mathieu, dopo aver studiato diritto e filosofia, consegue la laurea in inglese, che gli consentirà, dopo la guerra, di lavorare a Parigi, come responsabile delle pubbliche relazioni per la compagnia marittima americana U.S. Lines. Comincia a dipingere quadri non figurativi nel 1944, praticando un'astrazione libera e gestuale. A partire dal 1947, si fa notare per la sua applicazione del colore direttamente dal tubetto. Nel vivo del dibattito teorico, organizza diverse mostre in favore dell'Abstraction Lyrique, di cui diventa l'ardente paladino. Questa nuova astrazione, gestuale, lirica, informale o 'tachiste', si spoglia delle tradizioni e delle regole fino ad allora predominanti, per mettere in primo piano i fenomeni puramente pittorici. Il pensiero filosofico del tempo contribuiva a sostenere le convinzioni degli artisti impegnati a sviluppare una forma di pittura gestuale, a vivere l'esperienza pittorica in modo nuovo, con un coinvolgimento corporeo totale. Mathieu sarà il primo ad imporre la gestualità all'interno della Scuola di Parigi, prima del 1950, dando il proprio contributo analogamente a Fautrier, Hartung, Wols, Soulages, ma anche ai pittori della Scuola di New York, in un momento in cui gli scambi tra le due capitali erano inesistenti. Il suo lavoro per le U.S Lines, gli consente di tenersi informato sui movimenti di avanguardia che si sviluppano sulla scena artistica newyorkese attraverso l'Action Painting. È il primo ad essere consapevole delle affinità tra la pratica dell'astrazione lirica e l'espressionismo astratto e a mettersi in contatto con le gallerie americane. Espone per la prima volta nel 1946, al 6° Salon des moins de 30 ans, alla Galerie des Beaux-Arts di Parigi, e nel 1950 tiene la sua prima mostra personale alla Galerie Rene' Drouin a Parigi. Nel 1951 Mathieu espone a Ve'he'mences confronte'es, la mostra da lui stesso organizzata insieme al critico d'arte Michel Tapié.Conobbe un riconoscimento internazionale durante gli anni cinquanta come uno dei principali esponenti dell'Espressionismo astratto. Nel 1959 si reca a Ravenna, su invito dell'amico e collezionista Roberto Pagnani, per realizzare il mosaico Omaggio ad Odoacre per la mostra sui Mosaici Moderni organizzata quello stesso anno. I suoi grandi dipinti furono realizzati con molta rapidità ed in modo impulsivo. "L'artista ha interpretato la tela come se fosse un campo di battaglia" (Vettese, 2006) come dimostrano le tele "La battaglia di Bouvines" o "La battaglia di Hakata". Muore la sera di domenica 10 giugno 2012, all'ospedale di Ambroise-Parè a Boulogne-Billancourt, alle porte di Parigi, all'età di 91 anni.

Freud 1922





Freud, Lucian. - Pittore tedesco (Berlino 1922 - Londra 2011) naturalizzato britannico, nipote di Sigmund. In Gran Bretagna dal 1931, ne ha assunto la nazionalità nel 1939; ha studiato alla Central school of art e al Goldsmith's college di Londra. La sua pittura, all'inizio influenzata dall'arte di Grosz, si colloca nell'ambito di una ricerca realistica, attenta alla meticolosa e impietosa riproduzione dei particolari (Ragazza con rose, 1948, Londra, British Council). Si ricordano anche: Una pittrice (1954); Uomo che fuma (1956-58); Bambina nuda che ride (1963); Bella e Esther (1988); Uomo nudo su un letto (1988); Nudo seduto (1990-91); Dopo Cézanne (1999-2000). Tra le sue numerose personali occorre citare quelle ospitate presso il Museum of contemporary art di Los Angeles (2003), il Museum of modern art di Dublino (2007), il Centre G. Pompidou di Parigi (2010) e la National portrait gallery di Londra (2012).

Diebenkorn 1922

 
Tra tutti gli artisti della prima generazione, è stato Richard Diebenkorn (1922-1993) a rivolgersi alla figurazione. Diebenkorn è stato riconosciuto a livello nazionale per il suo lavoro astratto. La mostra di James Johnson Sweeney "Younger American Painters"  ha avuto come risultato che il suo lavoro è stato ampiamente mostrato dai mercanti di Los Angeles e Chicago. Oltre alla sua reputazione nazionale per il suo lavoro astratto, Diebenkorn era anche un amato astrattista tra la gente del posto a Sausalito. Successivamente si è concentrato sull'arte figurativa, ma non è stato fino al 1956 che ha tentato dipinti figurativi complessi. I suoi primi lavori figurativi sembravano essere vagamente basati su autoritratti. Ritornò all'astrazione a metà degli anni Sessanta. Alcune delle opere importanti di Richard Diebenkorn sono Cityscape 1 (1963), Interior with Doorway (1962), ecc.


Olitski 1922










Jules Olitski (Snovs'k, 27 marzo 1922 – 4 febbraio 2007) è stato un pittore e scultore statunitense.Jukes Olitski è nato Jevel Demikovski a Snovs'k, nell'oblast' di Černihiv nel RSS Ucraina. A pochi mesi dalla sua nascita suo padre, un commissario, fu giustiziato dal governo russo. Nel1923 emigrò negli Stati Uniti con la madre e la nonna e si stabilì a Brooklyn. La nonna prese cura di lui, mentre sua madre lavora per sostenere la famiglia. Nel 1926 sua madre sposò Hyman Olitsky, un vedovo con due figli. Olitski dimostrò sin da piccolo una predisposizione per il disegno. Nel 1935 all'età di 13 anni iniziò a prendere le sue prime lezioni a Manhattan. In seguito frequentò le scuole pubbliche di New York, vincendo anche un premio d'arte al suo diploma di scuola superiore. In una mostra dei lavori di alcuni dei grandi maestri alla Fiera mondiale di New York nel 1939 rimase molto colpito da ritratti di Rembrandt e successivamente vinse una borsa di studio per studiare arte presso il Pratt Institute riuscendo ad essere ammesso alla National Academy of Design di New York. La sua formazione è proseguita al Beaux Arts Institute di New York.Dopo essersi dimesso dall'esercito nel 1945, Olitski si sposò e dopo aver viaggiato un po' in Messico, tornò a New York per poi alla fine degli anni '40 si recò a Parigi sulla GI Bill dove ha studiato presso la Ossip Zadkine e l'Accademia de la Grande Chaumière. Tornò a New York nel 1951e nel 1952 prese la laurea artistica e nel 1954 un master in Educazione Artistica, entrambi alla New York University. Olitski ebbe la sua prima personale alla Galerie Huit a Parigi nel 1951. Tornò a New York, e reagì contro il colore e le immagini delle sue opere parigine ed abbracciò la pittura monocromatica. Divorziò e si risposò. Nel 1956 aderì alla facoltà di CW Post College a Long Island. Nel 1958 tenne la sua prima personale aNew York alla Zodiac Gallery dove incontrò Clement Greenberg, che si appassionò dell'artista e gli organizzò una personale alla French & Co. Nel 1960 le opere di Olitski si evolvono: l'artista cominciò a macchiare la tela con una pittura a campi di colore Color Field. Queste opere furono mostrate in una seconda mostra da French & Co. nel 1961 e in seguito alla Galleria Poindexter, dove tenne numerose mostre. Successivamente espose in numerose sedi, vinse un premio al Carnegie International e le sue opere cominciarono ad essere raccolte nei musei. Nel 1966 fu selezionato come uno dei quattro artisti per rappresentare gli Stati Uniti alla Biennale di Venezia. Nel 1969 fu invitato ad esporre opere di grandi dimensioni, in alluminio e sculture vernice spray al Metropolitan Museum of Art diventando il primo artista statunitense vivente a fare una personale in quella sede. Ha insegnato al Bennington College dal 1963 al 1967. Nel 1970 Olitski tornò alle superfici ad impasto denso caratterizzarono il suo lavoro negli anni '50, ma con tecniche innovative. La sua ultima produzione dal 2001 al gennaio 2007 fu caratterizzata da sfere di colore intenso che potevano ricordare paesaggi. Oliski mori di cancro nel 2007 all’età di 84 anni. Come Norman L. Kleeblat affermò in un suo saggio che accompagnò una mostra di Olitski nel 2008 dopo la sua scomparsa: L'intensità dei colori Olitski può sembrare stridente quando ogni area colorata è osservata separatamente. Ma l'artista è un maestro di scontri improbabili di colori intensi e artificiali come lo era Delacroix. Oggi Olitski è rappresentato nei maggiori musei di tutto il mondo.

Hamilton 1922







Hamilton, Richard. - Pittore inglese (Londra 1922 - ivi 2011). Ha studiato nelle Royal academy schools, poi alla Slade School. Nel 1952 è stato fra i membri fondatori dell'Independent Group. Amico e allievo di Duchamp, ha svolto un ruolo originale nell'ambito della pop art. Le sue opere, basate sulla tecnica del riporto fotografico, raffigurano particolari ingranditi di oggetti, o foto di cronaca e pubblicitarie, con effetti di ironico straniamento (Just what it is that makes homes so different, so appealing?, 1956, Londra, Whitechapel art gallery) accentuati nelle opere più tarde da colori lividi e metallici. Fra le numerose retrospettive di cui è stato protagonista si ricorda quella alla Tate Gallery di Londra nel 1992, con la prima esposizione completa della sua opera, la Introspectiva al Museu d'Art Contemporani di Barcellona (2003), e l'esposizione alla Serpentine Gallery di Londra (2010). Nel 1993 gli è stato assegnato il Leone d'oro per la pittura alla Biennale di Venezia.

Bury 1922









Pol Bury , nato a Haine-Saint-Pierre ( La Louvière ) nella provincia dell'Hainaut , il 26 aprile 1922, e morì a Parigi il28 settembre 2005, è un pittore e scultore belga . Reggente della Cinematoglyph del College of 'Pataphysics . Pol Bury ha praticato disegno, pittura, scultura, ma anche scrittura, creazione di gioielli, costruzione di fontane e realizzazione di numerosi cortometraggi sperimentali. E 'considerato uno dei maggiori artisti contemporanei di fama internazionale, il XX °  secolo. Sono soprattutto i suoi rilievi e le sue sculture cinetiche che hanno dato all'artista il suo posto nella storia dell'arte. Maestro del movimento lento, domina il tempo nelle sue creazioni mobili, le sue fontane che emanano qualcosa di inquietante e di grande serenità, divertono e animano qualsiasi spazio dove l'acqua possa giocare: città o campagna, parco storico o spazio. contemporaneo ... Che si tratti di tubo o bolla, acciaio, rame o altro materiale, le fontane di Bury fanno appello al genio creativo dell'artista e alla sua immaginazione tecnica e matematica. Pol Bury è nato a Haine-Saint-Pierre vicino a La Louvière . All'età di 16 anni, nel 1938, inizia a studiare arte, pittura e disegno all'Accademia di Belle Arti di Mons . Allo stesso tempo, ha incontrato il poeta vallone Achille Chavée , un maestro pensatore del surrealismo in Vallonia . Il poeta inserisce Pol Bury nel gruppo surrealista “  Rupture  ” da lui fondato nel 1934. Influenzato da Yves Tanguy , Pol aderisce, come molti membri del gruppo, all'ideologia comunista e dipinge i suoi primi dipinti surrealisti. Dopo aver incontrato René Magritte , lavora nel 1940 per la rivista collettiva L'Invention di Magritte e Raoul Ubac , e nel 1945 partecipa alla Mostra Internazionale del Surrealismo . Nel 1946 orienta la sua pittura all'astrazione . Va oltre il modo di dipingere rappresentativo, tematico e fisso dei surrealisti e riflette sulle possibilità pittoriche del colore e della forma. L'incomprensione dei suoi amici surrealisti lo costringe a lasciarli. Si unì poi al gruppo de La Jeune Peinture Belge (fondato nel 1945) che si sciolse nel 1948, per poi entrare a far parte del gruppo rivoluzionario surrealista fondato da Christian Dotremont e Joseph Noiret nel 1947, che si fuse rapidamente con CoBrA . Dal 1948 al 1951 collabora alla stesura e all'illustrazione della rivista Cobra e partecipa alle mostre del gruppo. Nel 1950 una visita alla mostra di Alexander Calder alla Galerie Maeght lo influenzò molto e in seguito lo ispirò a dedicarsi alla scultura. Nel 1952, Pol Bury è stato uno dei fondatori del gruppo di arte astratta, che meglio corrispondeva alla sua attuale ricerca artistica, basata sul suo approccio ammirato al lavoro di Mondrian . Alcuni dei suoi dipinti si avvicinano anche allo stile di Miró . Nel 1953 abbandona gradualmente la pittura e realizza i suoi primi Piani Mobili , pannelli il cui aspetto dipende dall'angolo di visuale. Nello stesso anno crea, con André Balthazar , l'Académie de Montbliard. Le nuove opere di Pol Bury, che compaiono nel 1955, fanno parte del cinetismo , sono opere in movimento; il movimento essendo un "simbolo di precisione e calma di una meditazione in azione". Bury ha anche partecipato alla mostra Le Mouvement alla Galerie Denise René nel 1955. Con materiali selezionati, legno, sughero , acciaio inossidabile , ottone e rame, ha prodotto i suoi Multiplans , utilizzando vari elementi, palle, dischi e spettacoli di luci. Dal 1959 al 1963 ha creato la serie “punteggiatura”. Nel 1961 si trasferisce a Parigi. Si trasferisce a Parigi nel 1961 dove tiene la sua prima mostra personale nella galleria di Iris Clert , nel 1962. Bury inizia la sua grande serie di volumi aperti e chiusi , nel 1963. L'anno successivo parte per gli Stati Uniti. Unis, insegna sei mesi alla Berkeley University e tre mesi al College of Art and Design di Minneapolis . Nel 1964 rappresenta il Belgio alla Biennale di Venezia . Nel 1966 espone litografie alla Librairie La Hune (boulevard Saint-Germain) a Parigi. Otto Hahn su L'Express scrive di loro: "L'aria un po 'romantica che Pol Bury dà alle sue litografie conferisce loro un fascino antico, ma toglie parte della loro forza". Targa n. 236 Boulevard Raspail ( 14 ° arrondissement di Parigi ), dove ha vissuto dal 1968 al 2005. Negli anni '70 circolarono due retrospettive del suo lavoro rispettivamente negli Stati Uniti e in Europa. All'inizio degli anni '70, per la Fondazione Maeght, ha co-diretto quattro cortometraggi sperimentali con il regista, fotografo e scrittore francese Clovis Prévost: Une leçon de géometry plan (1971), 8.500 tonnellate di ferro (1971), 135 km / h (1972) e 25 tonnellate di colonne (1973). Nel 1976 realizza la sua prima fontana idraulica. Ancora parte del movimento cinetico, le sue sculture, un tempo silenziose, ora fanno rumore. Pol Bury non ha mai smesso di progettare nuove fontane in acciaio, una più sorprendente dell'altra, utilizzando forme semplici, cilindri, sfere, semisfere, triangoli, per diverse istituzioni e luoghi come il Museo Guggenheim di New York o i giardini del Palais-Royal di Parigi. In queste fontane l'acqua viene utilizzata per annullare l'equilibrio instabile dei volumi di acciaio. Pol Bury muore 28 settembre 2005 a Parigi, mentre è in corso un'importante mostra delle sue fontane allo Château de Seneffe. Aveva scelto questo posto lui stesso, credendoci “Quando una fontana è in natura, raggiunge il suo punto finale, il suo picco. Respira e riceve ossigeno. " Nel 2014 il regista belga Arthur Ghenne gli ha dedicato un film documentario di media lunghezza, Pol Bury, la poésie de la slowness (57 min, 2014), prodotto dalla cinematheque della Comunità francese del Belgio. Un'altra retrospettiva gli è stata dedicata nel 2015 presso la fondazione EDF a Parigi.

Lichtenstein 1923





Lichtenstein, Roy. - Pittore statunitense (New York 1923 - ivi 1997), tra i maggiori rappresentanti della pop art americana. Formatosi all'Art students league e alla Ohio state university, lavorò come disegnatore pubblicitario e insegnò in istituti universitarî. Nella ricerca di un linguaggio visivo di estrema semplicità e chiarezza, partì dall'osservazione del mondo della pubblicità e del fumetto (Whaam, 1973, Londra, Tate Gallery; Interior with lemon, 1975, e Sailboat through the trees, 1984, entrambe ad Aquisgrana, coll. Ludwig, Neue Galerie) per giungere alla personale rielaborazione di temi e modi che spaziano dal cubismo all'espressionismo, al realismo, con riferimenti a volte precisi ad altri artisti (a F. Marc in Forest scene, 1980, ecc.). La negazione di uno spazio illusionistico, così come nei dipinti, fu ricercata e raggiunta anche nelle sculture: dalle ceramiche e dagli smalti su acciaio degli anni Sessanta alle silhouettes di oggetti banali (lampada sul tavolo, teiera, ecc.) in bronzo dipinto che presentano, accanto a un magistrale senso della forma, un estremo virtuosismo tecnico (Modern sculpture with glass wave, 1967, New York, Museum of modern art). La sua produzione proseguì copiosa fino alla metà degli anni Novanta. Nel 1995 gli venne assegnato il Kyoto Prize.

Soto 1923







Jesús Rafael Soto (Ciudad Bolívar, 5 giugno 1923 – Parigi, 14 gennaio 2005) è stato un pittore e scultore venezuelano. È stato uno dei principali esponenti del movimento dell'arte cinetica. Jesús Rafael Soto nasce a Ciudad Bolívar il 5 giugno 1923. Già da ragazzo inizia a dipingere dei poster per i cinema della sua città natale. Non era possibile non notare il suo precoce talento artistico, pertanto Soto si iscrive e frequenta l'Accademia artistica di Caracas. Dopo gli studi, dirige dal 1947 al 1950 la Escuela de Artes Plasticas a Maracaibo. Nello stesso anno, parte per Parigi, dove conosce Jean Tinguely, Victor Vasarely e Yaacov Agam. Con loro organizza varie esposizioni alla Galleria Denise René e al Salon des Realites Nouvelles e, proprio grazie a queste, viene conosciuto in tutto il mondo. Tra gli anni settanta e gli anni novanta, i lavori di questo artista vennero esposti al MOMA (Museum of Modern Art) e al Museo Guggenheim, entrambi situati a New York. Nel 1973 venne inaugurato, in suo onore, il Museo di Arte Moderna Jesús Soto a Ciudad Bolívar (progettato da Carlos Raúl Villanueva), che raccoglie tutt'oggi numerosi quadri, sculture e installazioni dell'artista. Per alcuni anni il museo venne diretto da un altro grande protagonista dell'arte cinetica: l'italiano Getulio Alviani. Soto muore a Parigi il 14 gennaio 2005 e viene sepolto al Cimitero di Montparnasse. Soto è particolarmente noto per le sue sculture interattive composte da tubi sottili pendenti, attraverso i quali l'osservatore è in grado di camminare. L'arte di Soto ha una caratteristica: la percezione che manda direttamente al cervello, e non all'occhio. Il cervello percepisce un'unica entità composta dal visitatore e dall'opera stessa.

Riopelle 1923











Jean-Paul Riopelle , (7 ottobre 1923-12 marzo 2002) è stato un pittore e scultore del Quebec , Canada. Ha avuto una delle carriere internazionali più lunghe e importanti dei sedici firmatari del Refus Global , il manifesto del 1948 che annunciava il rifiuto del clericalismo e del provincialismo da parte della comunità artistica del Quebec. È meglio conosciuto per il suo stile di pittura astratta, in particolare per le sue opere "a mosaico" degli anni '50 quando notoriamente abbandonò il pennello, usando solo una spatola per applicare la pittura alla tela, conferendo alle sue opere una qualità scultorea distintiva. È diventato il primo pittore canadese (dai tempi di James Wilson Morrice ) a ottenere un ampio riconoscimento internazionale. Nato a Montreal , Riopelle iniziò le lezioni di disegno nel 1933 e continuò fino al 1938. I suoi genitori incoraggiarono il suo interesse per l'arte e permisero al giovane Riopelle di prendere lezioni con Henri Bisson (1900-1973), che insegnava disegno e pittura fuori casa nei fine settimana . Bisson era un noto artista ed educatore a Montreal all'epoca ed era responsabile di una serie di monumenti pubblici che esistono ancora oggi. Riopelle ha studiato ingegneria, architettura e fotografia all'École polytechnique nel 1941. Nel 1942 si iscrive all'École des beaux-arts de Montréal ma trasferisce i suoi studi alla meno accademica école du Meuble, laureandosi nel 1945. Ha studiato con Paul-Émile Borduas negli anni '40 ed è stato membro di Les Automatistes , un gruppo di artisti di Montreal interessati alle tecniche surrealiste, in particolare il disegno automatico con il suo abbraccio dell'immaginazione e della creatività nata dalla mente inconscia. Rompere con le convenzioni tradizionali nel 1945 dopo la lettura di André Breton s' Le Surréalisme et la Peinture , ha iniziato a sperimentare con i non-obiettivo (o non rappresentativa) pittura. È stato uno dei firmatari del manifesto globale Refus . Nel 1947 Riopelle si trasferì a Parigi e proseguì la sua carriera di artista, dove, dopo un breve sodalizio con i surrealisti (fu l'unico canadese ad esporre con loro e firmare il manifesto di Breton Rupture inaugurale ) capitalizzò sulla sua immagine di "canadese selvaggio". La sua prima mostra personale ha avuto luogo nel 1949 presso il luogo d'incontro surrealista, Galerie La Dragonne a Parigi. Riopelle sposò Françoise Lespérance nel 1946; la coppia aveva due figlie ma si separò nel 1953. Nel 1959 inizia una relazione con la pittrice americana Joan Mitchell. Vivendo insieme per tutti gli anni '60, hanno mantenuto case e studi separati vicino a Giverny , dove aveva vissuto Monet . Si influenzarono notevolmente a vicenda, sia intellettualmente che artisticamente, ma il loro rapporto era burrascoso, alimentato dall'alcol La relazione finì nel 1979. Il suo dipinto del 1992 Hommage à Rosa Luxemburg è l'omaggio di Riopelle a Mitchell, che morì quell'anno, ed è considerato un punto culminante del suo lavoro successivo. Lo stile di Riopelle nel 1940 ha cambiato rapidamente dal surrealismo al Astrazione lirica (relative al espressionismo astratto ), in cui ha utilizzato cubi tumultuosi miriade e triangoli di elementi multicolori, sfaccettato con una spatola, spatola o cazzuola, su tele di grandi dimensioni, spesso per creare potenti atmosfere. La presenza di lunghi filamenti di vernice nella sua pittura dal 1948 all'inizio degli anni '50 [9] è stata spesso vista come il risultato di una tecnica di gocciolamento come quella di Jackson Pollock . Piuttosto, la creazione di tali effetti è nata dall'atto di lanciare, con una spatola o un pennello o direttamente dal tubo di vernice, grandi quantità di vernice sulla tela tesa (posizionata verticalmente). L' impasto voluminoso di Riopelle è diventato importante quanto il colore. La sua tecnica di pittura a olio gli ha permesso di dipingere strati spessi, producendo picchi e avvallamenti quando sono state applicate abbondanti quantità di vernice sulla superficie della tela. Riopelle, però, ha affermato che il pesante impasto non era intenzionale: "Quando comincio un dipinto", ha detto, "spero sempre di completarlo in pochi tratti, a partire dai primi colori che imbratto ovunque e comunque. Ma mai funziona, quindi aggiungo altro, senza rendermene conto. Non ho mai voluto dipingere in modo spesso, i tubi di vernice sono troppo costosi. Ma in un modo o nell'altro, il dipinto deve essere fatto. Quando imparerò a dipingere meglio, dipingerò meno spesso. "Questo aspetto del "non intenzionale" è in linea con l'interesse di Riopelle per il Surrealismo e l'uso della "possibilità assoluta" per creare arte. Quando Riopelle ha iniziato a dipingere, ha tentato di finire il lavoro in una sessione, preparando in anticipo tutto il colore di cui aveva bisogno: "Vorrei anche arrivare a dire - ovviamente non uso una tavolozza, ma l'idea di una tavolozza o una selezione di colori che non è mia mi mette a disagio, perché quando lavoro non posso perdere tempo a cercarli. Deve funzionare subito. " Un terzo elemento, la gamma di gloss , oltre al colore e al volume, gioca un ruolo cruciale nei dipinti a olio di Riopelle. Le vernici sono giustapposte in modo che la luce venga riflessa dalla superficie non solo in direzioni diverse ma con intensità variabile, a seconda della finitura lucida naturale (non ha verniciato i suoi dipinti). Questi tre elementi; colore , volume e gamma di lucentezza , formeranno la base della sua tecnica di pittura ad olio durante la sua lunga e prolifica carriera. Riopelle ha ricevuto una Menzione d'Onore alla Biennale d'Arte di San Paolo del 1952 . Nel 1953 espone alla mostra Younger European Painters al Solomon R. Guggenheim Museum di New York City. L'anno successivo Riopelle iniziò ad esporre alla Pierre Matisse Gallery di New York. Nel 1954, le opere di Riopelle, insieme a quelle di BC Binning e Paul-Émile Borduas, rappresentarono il Canada alla Biennale di Venezia . Fu l'unico artista a rappresentare il Canada alla Biennale di Venezia del 1962 in una mostra curata da Charles Comfort. Riopelle ha ricevuto una menzione d'onore presso il Guggenheim Museum ‘s Guggenheim Internazionale Premio mostra nel 1958 e una grande retrospettiva della sua opera si è tenuto presso il Kölnischer Kunstverein , Colonia. Successive retrospettive del lavoro di Riopelle furono tenute alla National Gallery of Canada nel 1963, una mostra più piccola al Musée du Québec nel 1967, alla Fondation Maeght (Saint Paul-de-Vence, Francia) nel 1971 e al Musée d ' Art Moderne de la Ville de Paris nel 1972. Fu nominato membro della Royal Canadian Academy of Arts. Dopo aver diversificato i suoi mezzi espressivi negli anni '60 (passando a inchiostro su carta, acquerelli, litografia, collage e oli), ha sperimentato installazioni scultoree, tra cui una fontana nello Stadio Olimpico di Montreal, chiamata La joute . Nel 1972 torna in Québec e costruisce uno studio a Sainte-Marguerite-du-Lac-Masson . Ha scoperto i paesaggi glaciali dell'estremo nord, ispiratori nella serie in bianco e nero Iceberg del 1977 e 1978. Una grande retrospettiva del lavoro di Riopelle si è tenuta nel 1981 al Musée National d'Art Moderne , Centre Georges Pompidou , a Parigi, si è poi recato al Musée national des beaux-arts du Québec e al Musée d'art contemporain de Montréal , 1981-1982. Questa mostra ha viaggiato anche al Museo de Arte Moderno di Città del Messico, al Museo de Arte Contemporáneo de Caracas, in Venezuela, a Caracas. Pur esprimendo argomenti più rappresentativi negli anni '80, ha abbandonato i metodi di pittura tradizionali a favore delle bombolette spray aerosol. Nel 1981 è diventato il primo firmatario del manifesto Refus Global a ricevere il prestigioso Prix Paul-Émile-Borduas . Il suo dipinto Hommage à Rosa Luxemburg (1992) è un omaggio all'amore, alla pittrice americana Joan Mitchell che fu sua compagna per 25 anni. Riopelle ha fondato i suoi studi a Estérel, Quebec , ma ha vissuto i suoi ultimi anni a Isle-aux-Grues , un'isola isolata situata nel fiume San Lorenzo. Riopelle è stato senza dubbio uno dei più importanti artisti canadesi del XX secolo, affermandosi nella fiorente scena artistica del dopoguerra di Parigi, dove il suo entourage comprendeva André Breton , Sam Francis e Samuel Beckett . Riopelle ha prodotto oltre seimila opere (di cui ha prodotto più di duemila dipinti) nel corso della sua vita. Il 24 maggio 2017 il dipinto Vent du nord di Riopelle è stato venduto all'asta primaverile della casa d'aste Heffel Fine Art per $ 7.438.750 (CAD) (incluso il premio dell'acquirente), il secondo prezzo più alto fino ad oggi per un'opera d'arte canadese. Heffel detiene il record attuale per il lavoro di Riopelle.

Tàpies 1923











Antoni Tàpies i Puig, marchese de Tàpies (Barcellona, 13 dicembre 1923 – Barcellona, 6 febbraio 2012) è stato un pittore, scultore e storico dell'arte spagnolo. È stato uno dei più significativi esponenti di quella corrente artistica catalana più sensibile al generale rinnovamento del gusto detta informale internazionale. È considerato uno degli artisti spagnoli più importanti del XX secolo. Il lavoro dell'artista catalano gode di un centro di studio e conservazione presso la Fundació Antoni Tàpies di Barcellona. Tàpies era il figlio dell'avvocato Josep Tàpies e Maria Puig, figlia di una famiglia di politici catalani. La professione di suo padre e le relazioni intrecciate dalla famiglia materna con diversi membri della vita politica catalana gli permisero di sviluppare la propria infanzia in un ambiente liberale. Tàpies ha sempre osservato che il confronto tra l'anticlericalismo di suo padre e il cattolicesimo ortodosso della madre lo hanno portato a una personale ricerca di una nuova spiritualità, che ha trovato nelle filosofie e religioni orientali, principalmente nel buddismo zen. Dopo aver soggiornato a Parigi e a New York, nel 1948 fu tra i primi ad aderire al movimento Dau al Set, come agli inizi si chiamava l'arte informale, fondato a Barcellona dal poeta Joan Brossa. Dal 1955 partecipa al gruppo Taull con Modesto Cuixart, Juan José Tharrats e José Guinovart. Nel 1958 presentò una rassegna personale alla Biennale di Venezia che gli valse il Premio UNESCO. Nel 1973 espone al Musée d'Art Moderne di Parigi e nel 1977 all'Albright-Knox Art Gallery di Buffalo. Nel 1981 a Tàpies viene conferita la medaglia d'oro per le Belle Arti dal re Juan Carlos I e nel 1983 viene insignito della Medalla d'Or de la Generalitat de Catalunya. A Londra venne insignito della Laurea honoris causa dal Royal College of Art. Nel 1990 venne inaugurata la Fondazione Antoni Tàpies a Barcellona, cui lavorava già da molti anni con dedizione. È scomparso nel 2012 all'età di 88 anni. 

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