lunedì 16 gennaio 2023

Corso Artisti Internazionali del XX Secolo: Lezione 15 1955 - 1969 Koons Haring Basquiat Cadden

 Koons 1955



Jeff Koons. Artista statunitense (n. York, Pennsylvania, 1955). Considerato l’erede di A. Warhol nel saper valorizzare gli effetti della massificazione e nell’ottenere il consenso del pubblico, dopo un’esperienza nel marketing ha applicato le regole di mercato alla sua attività, realizzando opere molto quotate sul mercato, spesso riprodotte in pochi esemplari con varianti, riservate a una ristretta cerchia di collezionisti.

Formatosi a Baltimora e a Chicago, K. ha elaborato un linguaggio nel quale il kitsch assurge a opera d’arte: presi oggetti del quotidiano e dell’infanzia, l’artista li ha riprodotti ingranditi e realizzati in porcellana (Michael Jackson and Bubbles, 1988), o acciaio, legno, vetro o con la tecnica del collage. Gli oggetti di uso comune, collocati in teche, come ready made, per K. assumono un nuovo ruolo agli occhi del pubblico. Notevoli, tra i diversi temi, quelli affrontati nelle opere The Pre-new (1979), che ha segnato il suo esordio artistico; The new (1980), dove l’oggetto di consumo diviene installazione artistica; Equilibrium (1985); Luxury and degradation (1986); Rabbit (1986); Statuary (1986, serie di calchi in acciaio di personaggi storici e figure simboliche attuali); Banality (1988-89); Made in Heaven (1990-99, opere ispirate alla pittura rococò); Celebration (1995-98); Puppy (1997); Easyfun (1999-2000), ove torna l’immaginario pubblicitario e il ritorno all’infanzia; Niagara (2000); Easyfun-Ethereal (2000-2002); Hulk (Friends) (2004-2012); Hanging Heart (2006); Metallic Venus (2010-12); Ballerinas (2010-14). Tra le mostre personali si ricordano: Museo Guggenheim di Bilbao (1997), Museo archeologico di Napoli (2003),  Museet for Moderne Kunst, Oslo (2004), Museum of Contemporary Art, Chicago (2008), Museum of Art, Atlanta (2011), Fondazione Beyeler, Basilea (2012), Schirn Kunsthalle, Francoforte (2012), Whitney Museum of American Art, New York (2014), Centre Pompidou, Parigi (2015); Palazzo Strozzi, Firenze (2021). Tra le sue opere più recenti si segnala la scultura Apollo Wind Spinner, installata nel 2023 a Hydra (Grecia) nell'ambito della mostra Jeff Koons: Apollo allestita presso la Deste Foundation Project Space Slaughterhouse.




Haring 1958


Keith Haring Pittore statunitense (Reading, Pennsylvania, 1958 - New York 1990). Ha esordito alla fine degli anni Settanta nell'ambito della graffiti art. Dopo un soggiorno a Pittsburg, dove iniziò a esporre le sue opere, si trasferì a New York, dove seguì i corsi della School of visual art. La sua opera si differenzia da quella degli altri graffitisti: molteplici invenzioni iconiche rese in un tipico linguaggio calligrafico (bambini radioattivi, personaggi dei cartoni animati o dei fumetti, richiami esotici e primitivi, immagini proprie della cultura underground metropolitana) si legano in figurazioni tristi e gioiose, agitate e inquiete; segnate da un erotismo truce e ironico, sono tracciate su pareti, soffitti e pavimenti di scuole, ospedali, negozi, musei ma anche su oggetti, su copertine di riviste e cataloghi, sul muro di Berlino (1986), sulle pareti esterne del convento di S. Antonio a Pisa (1989). Affermatosi in Europa attraverso la partecipazione a Documenta di Kassel nel 1982 e la diffusione anche commerciale delle sue immagini, alla sua opera sono state dedicate importanti retrospettive, tra cui quelle al Castello di Rivoli (1994) e al Chiostro del Bramante a Roma (2001).

Basquiat 1960




Jean Michel Basquiat. Pittore statunitense (New York 1960 - ivi 1988). Di padre haitiano e madre portoricana, trovò fin da bambino nel disegno uno sfogo al suo temperamento inquieto. Esordì alla fine degli anni Settanta nell'ambito del graffitismo, firmandosi Samo, e si impose anche all'attenzione europea partecipando, nel 1982, a Documenta VII di Kassel. Insieme ad A. Warhol, con il quale strinse un'intensa amicizia, produsse la serie Collaborations (1986). I dipinti di B. su tela, cartone o legno, rivelano un timbro neoespressionista e ingenuo, combinando, in una sorta di caustico puzzle, parole e frasi tratte dai mass media e immagini ispirate ai fumetti, alla pubblicità o a iconografie caribiche. Nel 1992 il Musée Cantini di Marsiglia ha dedicato all'artista un'importante retrospettiva, mentre a Roma si è tenuta la mostra Jean Michel Basquiat - Fantasmi da scacciare (ottobre 2008 - febbraio 2009). J. Schnabel, nel 1996, ha presentato al Festival di Venezia un film sulla sua vita, precocemente stroncata dall'abuso di droga.


Cadden 1964




Paul Cadden è nato a Glasgow nel 1964 e ha iniziato a disegnare all'età di sei anni. Oltre all'iperrealismo, ha lavorato come illustratore 3D.

Cadden produce circa sette pezzi all'anno, impiegando in media dalle tre alle sei settimane ciascuno. Le sue opere sono solitamente in formato A1 o A0 e spesso sono realizzate utilizzando solo una matita, sebbene utilizzi anche pastelli, acquerelli, acrilico e gesso. I suoi soggetti sono solitamente persone, ma includono anche scene di strada, spazzatura, automobili e cavalli. Sono stati esposti a Londra, New York, Glasgow, Andorra e Atlanta. Nel 2011 Cadden è stato selezionato come Artista dell'anno. Dice del suo lavoro: "Sebbene i disegni e i dipinti che realizzo siano basati su fotografie, video, ecc., l'idea è di andare oltre la fotografia".






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