lunedì 16 gennaio 2023

Corso Artisti Internazionali del XX Secolo: Lezione 12 1928 - 1931 Le Parc Judd Frankenthaler Klein Oliveira Twombly Arman OldenburgJohns Spoerri Anuszkiewicz Ryman

Le Parc 1928






Julio Le Parc (Mendoza, 23 settembre 1928) è uno scultore e pittore argentino. Nel 1942 si trasferì, insieme alla famiglia, a Buenos Aires. Nel 1943 si iscrisse alla Scuola Nazionale di Belle Arti Prilidiano Pueyrredón, per abbandonarla già l'anno seguente. Poté, nel frattempo, osservare i murales che Antonio Berni, Juan Carlos Castagnino, Manuel Colmeiro Guimarás, Lino Enea Spilimbergo e Demetrio Urruchúa realizzavano per le Gallerie Pacífico, nel centro della città. La collocazione stessa dei murales, il loro forte grado di esposizione, lo fecero riflettere sull'importanza e il ruolo del fruitore dell'arte. Riprese a studiare belle arti nel 1955. In questa seconda tappa formativa, divenne presidente del Centro Studenti di Arti Plastiche e membro del Consiglio Direttivo della Scuola Nazionale di Belle Arti. Nel 1957 avvia la realizzazione di una pittura di tendenza astrattizante. Nel 1958 vince una borsa offerta dal governo francese e va a vivere a Parigi, dove, nel 1960 fonda el GRAV (Groupe de Recherche d'Art Visuel). Nello stesso periodo, entra a far parte del gruppo Nuova Tendenza. Nel 1966 realizzò la sua prima esposizione privata (alla Howard Wise Gallery, New York). Pochi mesi dopo, lo stesso anno, ottenne il primo premio alla Biennale di Venezia. Nel 1967 espose una delle sue principali opere (Desplazamientos, "Spiazzamenti") all'Istituto Di Tella di Buenos Aires e partecipò con successo all'esposizione Luz y Movimiento ("Luce e Movimento"), realizzata dal Museo di Arte Moderna di Parigi. Nel maggio del 1968 partecipò ai cosiddetti "atelier delle persone", finché non venne espulso dalla Francia. Le proteste di artisti e intellettuali fecero in modo che, cinque mesi dopo, ottenesse il permesso di ritornare a Parigi. La prima retrospettiva delle sue opere fu realizzata a Düsseldorf, verso la metà del 1972. Nel 1978, la BBC produsse un documentario sulla sua vita e la sua opera. Nel 1987, ottenne il primo premio alla Biennale di Cuenca (Ecuador). Le Parc, nella sua opera, fa largo utilizzo di elementi plastici che sorprendano e che suggestionino lo sguardo del fruitore, in modo da avvolgere quest'ultimo in una sorta di involucro. A questo scopo Le Parc ricorre a illuminazioni artificiali, riflessi e materiali in movimento ed altri effetti spettacolari: bande meccaniche mosse da dispositivi nascosti, il fluire di liquidi fosforescenti, fili di nylon. Le sue sculture sono, in certi casi, genuine installazioni che avvolgono lo spettatore. Fin dagli anni sessanta, Le Parc appare vicino tanto alla cosiddetta Op-art quanto all'arte cinetica e all'arte concettuale, per quanto il suo sperimentalismo tenti di trascendere anche questi movimenti. Nel 1969, dopo la dissoluzione del GRAV e la partecipazione all'esposizione intitolata Otto artisti cinetici, Le Parc tornò alla pittura, lavorando con una gamma di quattordici colori rigidamente definiti. Dopo il 2000, è ritornato sporadicamente al proprio paese, per realizzare nuove opere d'arte: verso la fine del 2006, installa un sistema ottico alle Gallerie Pacífico, sistema che permette un gioco di riflessi e una corretta illuminazione dei murales esistenti nella galleria. Nel 2004 realizza con Yvonne Argenterio all'officina di Elettrofiamma, in Italia, una serie di sculture (torsioni) presentate, nell'evento "verso la luce", nel Castello di Boldeniga (Brescia); è sempre visibile nel giardino del castello la scultura monumentale "Verso la Luce".

Judd 1928

Donald Clarence Judd (3 giugno 1928 – 12 febbraio 1994) è stato un artista statunitense. Iniziò la sua carriera artistica alla fine degli anni quaranta come pittore tradizionalista e dagli esperimenti su tela sviluppò la tradizione matura all'inizio degli anni sessanta. Nel 1961-62 realizzò numerosi rilievi che combinavano elementi della pittura e della scultura, poi nel 1963 cessò definitivamente di dipingere, concentrando il proprio lavoro nello spazio e con lo spazio. È un fatto straordinario che lo sviluppo della sua produzione tra il 1957 e il 1963 abbia avuto luogo quasi interamente a porte chiuse. Per oltre cinque anni, infatti, Judd rifiutò di esporre in pubblico. In questo periodo era più conosciuto come critico d'arte che come artista (v. saggio Specific Objects). Nel dicembre 1963, la prima personale di Judd fu ospitata dalla Green Gallery di New York, nella quale espose cinque oggetti che posizionò direttamente sul pavimento. Li aveva realizzati manualmente, usando soprattutto compensato e componenti metalliche, poi li aveva dipinti con colore uniforme. Queste opere, estendendosi nello spazio reale, rivelavano un allontanamento irreversibile dalla pittura a favore della tridimensionalità. Invece di suggerire uno spazio illusorio, Judd voleva servirsi di un'arte veramente astratta per usare e definire lo spazio reale. Nel 1964 Judd iniziò a sfruttare il potenziale delle tecniche di produzione industriale, creando così un'arte astratta e geometrica, dalla fredda eleganza, da cui sembra essere stata bandita ogni soggettività, ogni firma personale. Il 1965 vide la comparsa dei suoi primi Stacks, scatole di metallo fissate alla parete a intervalli identici che formavano una colonna verticale. Le sculture possono essere combinate serialmente o meno, a seconda della volontà dell'artista. Alcune sue creazioni sono state esposte con un numero diverso di elementi, a causa delle limitazioni dello spazio a loro destinato. Apparentemente autonomi, i suoi oggetti non possono essere percepiti senza considerare il rapporto con lo spazio che occupano e influenzano. Il nome di Donald Judd è legato al movimento minimalista, di cui fu uno dei maggiori esponenti. In un articolo del 1966 raccontò il debito che il minimalismo ebbe con l'arte italiana, infatti nello stesso riconobbe in Enrico Castellani il padre e l'ispiratore dello stesso. 

Frankenthaler 1928





















Helen Frankenthaler (New York City, 12 dicembre 1928 – Darien, 27 dicembre 2011) è stata una pittrice statunitense, parte del movimento del Color field. Proviene da una famiglia ebraica ed è la figlia più giovane di Alfred Frankenthaler, giudice presso la Corte Suprema di New York.Studiò alla Dalton School con Rufino Tamayo e al Bennington College nel Vermont. Fu poi moglie poi dell'artista Robert Motherwell dal 1958 fino al divorzio nel 1971.Il suo è un contributo essenziale alla storia della pittura americana del dopoguerra. La sua opera, esposta per sei decenni, le ha permesso di abbracciare diverse generazioni di pittori astratti mentre continuava a produrre nuove opere vitali e mutevoli.Cominciò a esporre i suoi dipinti di espressionismo astratto su larga scala nelle gallerie d'arte e nei musei contemporanei nei primi anni cinquanta. Fu inserita nella mostra del 1964 sull'astrazione post-pittorica, che introdusse una nuova generazione di pittori astratti che arrivò alla notorietà sotto il nome di Color field painters ("pittori di campi di colore"), curata da Clement Greenberg, autorevole critico letterario e artistico con cui ebbe un'amicizia personale. Attraverso Greenberg fu introdotta sulla scena artistica di New York.Nel 1960 il termine Color field painting fu utilizzato per definire la pittura della Frankenthaler. Questo stile era caratterizzato da ampie aree di un unico colore, più o meno piatto.Fu influenzata dai quadri di Hans Hofmann e Jackson Pollock e da Greenberg. I suoi lavori sono stati esposti in numerose mostre retrospettive, fra cui una nel 1989 al MoMA di New York. Il primo quadro di Pollock che la Frankenthaler vide fu alla galleria di Betty Parson nel 1950. La pittrice disse riguardo alle opere Autumn Rhythm, Number 30, 1950 e Number One, 1950 di Pollock: «Era tutto lì. Volevo vivere in quella terra. Dovevo vivere lì e padroneggiare il linguaggio.»Nel 2001 ha ricevuto la National Medal of Arts. Viveva e operava a Darien, Connecticut.
Inizialmente associata all'espressionismo astratto, la sua carriera fu lanciata nel 1952 dall'opera Mountains and Sea. Questo grande quadro ha l'effetto dell'acquerello, pur essendo stato dipinto ad olio. Questa tecnica, nota come Soak stain ("imbibizione a macchia"), fu utilizzata da Pollock, Morris Louis e Kenneth Noland e lanciò la nuova generazione di artisti della scuola di pittura del Color field, che si distingueva dalla Action painting in quanto ne rimuoveva i contenuti emozionali, mitici o religiosi.

Klein 1928
 









Yves Klein (Nizza, 28 aprile 1928 – Parigi, 6 giugno 1962) è stato un artista francese, precursore della Body art, da alcuni annesso al Nouveau Réalisme. Klein nacque a Nizza da Fred Klein e Marie Raymond, entrambi pittori. Dal 1942 al 1946, Klein frequentò l’Ecole Nationale de la Marine Marchande e la Ecole Nationale des Langues Orientales, dove cominciò a praticare il judo. Divenne amico di Arman e Claude Pascal, e cominciò a dipingere. Klein compose la sua prima Symphonie monoton nel 1947. Tra il 1948 e il 1952 viaggiò in Italia[1], Gran Bretagna, Spagna e Giappone, finché nel 1955 si stabilì permanentemente a Parigi dove tenne una "personale" al Club des Solitaires. I suoi dipinti monocromi vennero esposti alla Galerie Colette Allendy e alla Galerie Iris Clert di Parigi nel 1956. Klein morì a Parigi di infarto del miocardio nel 1962 a soli 34 anni di età, poco prima della nascita di suo figlio, anch'egli destinato ad essere "battezzato" Yves e a diventare artista, seppur scultore. Molte delle sue prime opere furono dipinti monocromi, in diversi colori. Realizzò più di mille tavole in sette anni. Il suo intento era quello di utilizzare i singoli pigmenti puri, in modo che il colore non perdesse la luminosità una volta unito a un legante. Non era solo una questione estetica, ma anche un fatto concettuale, la ricerca di una corrispondenza intima con la misura umana. Nel 1955 iniziò ad utilizzare come fissativo, un prodotto chimico chiamato Rhodopas e solo così, secondo l'artista, il colore poteva acquisire una vita propria e autonoma divenendo un individuo evoluto. Ben presto sentì l'esigenza di abbandonare lo studio delle diverse nuances per concentrarsi su un'unica tinta, il blu, che doveva unificare il cielo e la terra e dissolvere il piano dell'orizzonte. Fu nel 1956 che creò «la più perfetta espressione del blu», un oltremare saturo e luminoso, privo di alcuna alterazione, poi da lui brevettato col nome di International Klein Blue (IKB, =PB29, =CI 77007), che però non venne mai prodotto. Klein produsse anche altre opere dette Antropometrie in cui alcune modelle, secondo le direttive di Yves Klein, si "intingevano" nel colore per poi stendersi su tela lasciando così un'impronta che l'artista definiva «traccia di vita». Un'altra tecnica simile era quella delle Registrazioni di pioggia che Klein realizzava guidando nella pioggia a 70 miglia all'ora, con una tela legata sul tetto dell'auto, oppure accostando la tela al tubo di scappamento del veicolo per dipingerle con i fumi. Klein e Arman si ispirarono reciprocamente, sia in quanto Nouveaux Réalistes, sia per amicizia. Entrambi di Nizza, lavorarono insieme per diversi anni e Arman diede al proprio figlio il nome di Yves. A volte la creazione dei dipinti diventava una specie di performance art: nel 1960 a un evento davanti a una folla elegante e formale realizzò un dipinto con modelle nude mentre un'orchestra suonava la sua Monotone Symphony del 1949, composta da una sola nota continuata. In un'altra sua opera performativa vendette spazi vuoti in città in cambio di oro puro. Voleva che gli acquirenti sperimentassero Il Vuoto: l'unico modo di pagare questa esperienza era, secondo lui, solo il materiale più puro, l'oro. Per poi «riequilibrare l'ordine naturale» da lui sbilanciato con la vendita del "vuoto", Klein gettò l'oro così ottenuto nella Senna. Klein è anche noto per la sua fotografia, Saut dans le vide (Salto nel Vuoto), che lo mostra mentre apparentemente salta giù da un muro, con le braccia tese al pavimento. Klein usò la fotografia per dimostrare il suo «volo lunare», che spesso menzionava. Saut dans le vide venne pubblicata come parte di un attacco portato da Klein alla NASA, che avrebbe dovuto dimostrare che le spedizioni lunari erano hybris e follia. I lavori di Klein giravano intorno ad un concetto influenzato dallo Zen, che definiva come «le Vide», il Vuoto. Il Vuoto per Klein è uno stato simile al nirvana, senza influenze materiali, un'area dove entrare in contatto con la propria sensibilità, per vedere la realtà oltre la rappresentazione. Klein usò per presentare queste filosofie forme di espressione universalmente riconosciute come arte - dipinti, libri, composizioni musicali - ma metteva il suo atto creativo nello strappare alla forma artistica l'intero contenuto che ne era tipico: i dipinti non avevano immagini, i libri erano senza parole, la musica era una sola nota senza composizioni. L'obiettivo di Klein era creare «Zone di Sensibilità Pittorica Immateriale». Invece di rappresentare oggetti in modo soggettivo o artistico, Klein voleva che fossero rappresentati dall'immagine della loro assenza. I lavori di Klein si riferiscono a un contesto teoretico/artistico e ad uno filosofico/metafisico: l'opera d'arte consisteva nel combinarli entrambi. Klein mirava a far provare al pubblico la sensazione di far percepire e capire un'idea astratta. A proposito delle "Zone di Sensibilità Pittorica Immateriale", Klein aveva ideato una transazione ideale tra alcuni acquirenti e le aree intrise di sensibilità pittorica: una parte dell'oro avanzato dalla vendita e non disperso nella Senna fu inserito nel suo famoso Ex voto, donato a Santa Rita da Cascia nel febbraio 1961 e venuto alla luce solo nel 1979, grazie all'intuito dello scultore Armando Marrocco che a quel tempo lavorava alle vetrate del Santuario e aveva richiesto alle suore del monastero dell'oro in foglie. Le suore ignoravano la natura di quello strano contenitore. Marrocco convocò prontamente a Cascia l'amico Pierre Restany che riconobbe ufficialmente l'opera di Klein, conferendole grande valore spirituale, oltreché artistico.

Oliveira 1928
Nathan Oliveira (1928-2010) aveva un giovanile interesse per la musica che lentamente svanì man mano che cresceva. Durante il suo viaggio al MH de Young Memorial Museum, ha deciso di diventare un ritrattista. Successivamente ha prestato servizio nell'esercito, dove è riuscito a tenere il passo con la sua scena artistica. Non si considerava all'avanguardia o parte di un movimento specifico.Le prime opere figurative di Oliveira tendono ad avere più dettagli e colori che possono essere visti nel suo Seated Man with Dog . I suoi lavori completati nello studio di San Leandro nel 1959, secondo le sue stesse parole, "divennero il fondamento stesso della [sua] intera identità di pittore nel [suo] paese".Alcune delle opere importanti di Nathan sono Seated Man with Dog (1957), Man Walking (1958), Adolescent by the Bed (1959), ecc.

Twombly 1928










Edwin Parker, Jr., noto come Cy Twombly (Lexington, 25 aprile 1928 – Roma, 5 luglio 2011), è stato un pittore statunitense. Il soprannome "Cy", dal nome del grande giocatore di baseball Cy Young, è lo stesso di suo padre, che fu lanciatore dei Chicago White Sox. Dal 1947 al 1949 studia al School of the Museum of Fine Arts di Boston, alla Washington and Lee University e, dal 1950 al 1951 al Art Students League di New York. Lì conosce Robert Rauschenberg che lo accompagna al Black Mountain College, nei pressi di Asheville, nella Carolina del Nord, dove conosce anche John Cage. Nel 1951 e 1952 è discepolo di Franz Kline, Robert Motherwell e Ben Shahn. Nel 1951 organizza la sua prima mostra presso la Kootz Gallery di New York. In questo periodo le sue opere subiscono una forte influenza dall'espressionismo in bianco e nero di Franz Kline e dall'immagine di Paul Klee. Nel 1952 riceve un premio dal Virginia Museum of Fine Arts che gli consente di viaggiare in Nord Africa, Spagna, Italia e Francia. Fino al suo ritorno nel 1953, milita nell'esercito come "cryptologist" (decifra e crea codici), e questo lascia una distinta impronta sul suo stile. Dal 1955 al 1959, lavora a New York, dove diviene una figura prominente in un gruppo di artisti che annovera Robert Rauschenberg e Jasper Johns. Negli anni Settanta ha avuto rapporti epistolari col critico Eraldo Di Vita di Milano che si occupava attivamente di Arte Postale. È scomparso a Roma il 5 luglio del 2011 all'età di 83 anni a seguito di un tumore. Dagli anni cinquanta viveva dividendosi tra Roma e Gaeta. Le sue ceneri riposano alla chiesa di Santa Maria in Valicella a Roma. Twombly è conosciuto per il suo modo di sfuocare la linea tra disegno e pittura. Molte delle sue opere di pittura più note dei tardi anni cinquanta e primi anni sessanta ricordano i graffiti accumulati in anni sui bagni dei gabinetti, mentre quelle dei tardi anni Sessanta ricordano delle e tracciate in corsivo. A questo punto abbandona la pittura come rappresentazione, citando la linea o macchiando ogni segno con la sua propria storia, come soggetto a sé. Più tardi, molte delle sue pitture e lavori su carta andranno verso il "simbolismo romantico", e i loro titoli potranno essere interpretati visivamente attraverso forme e parole. Spesso cita il poeta Stéphane Mallarmé nei suoi lavori, così come innumerevoli miti e allegorie in opere come Apollo and the Artist, o nella serie di otto disegni consistenti nella sola parola "VIRGIL". Nel 1964 viene invitato a esporre il suo lavoro alla Biennale di Venezia. Nel 1968, il Milwaukee Art Center allestisce la prima retrospettiva della sua arte. Nel 1987 viene onorato di retrospettive anche alla Kunsthaus Zürich, al Musée National d'Art Moderne di Parigi nel 1988, e al Museum of Modern Art di New York nel 1994, come anche a Houston, Los Angeles, e Berlino. La Cy Twombly Gallery della Menil Collection a Houston, progettata da Renzo Piano e aperta nel 1995, ospita più di trenta delle pitture, sculture e opere su carta, che datano dal 1953 al 1994. Un'ampia collezione di opere di Twombly è presente nella Pinakothek der Moderne a Monaco di Baviera, che nel 2007 allestisce una mostra di ultime opere di pittura di Twombly, Blooming, a Scattering of Blossoms and Other Things, e nel 2009 inaugura il Brandhorstmuseum, che ospita la più grande collezione di Twombly al mondo dopo quella di Houston. Una sala del museo è stata concepita dall'architetto Sauerbruch Hutton per la Battaglia di Lepanto, un ciclo di dodici tele di dimensioni gigantesche. Inoltre vi sono esposte le opere più recenti, come Il ciclo delle rose. Nel 2004 un recente lavoro di Twombly, il trittico Three Studies from the Temeraire (1998-1999), è stato acquistato dall'Art Gallery of New South Wales di Sydney per 4.5 milioni di dollari australiani. Il 19 luglio 2007 la polizia arrestò un'artista di origine cambogiana, Rindy Sam, per aver baciato uno dei pannelli di un trittico di Twombly, Phaedrus in mostra al Museo di arte contemporanea di Avignone. Il pannello è una tela completamente bianca, ora macchiata dal rossetto di Sam. Condotta dinanzi al tribunale di Avignone, per "volontario danneggiamento di un'opera d'arte", Sam difese il proprio gesto dicendo: «Tutto ciò che ho fatto è un bacio. È un gesto d'amore, quando l'ho abbracciato, non ho riflettuto, pensavo che l'artista avrebbe capito... Questo gesto è stato un atto artistico provocato dal potere dell'arte». L'accusa lo definì «una specie di cannibalismo, o parassitismo», e pur ammettendo come fosse «palesemente non cosciente di ciò che aveva fatto», chiese che fosse condannata a pagare un'ammenda di 4.500 euro e 100 ore di affidamento ai servizi sociali. L'opera, il cui valore è stimato in due milioni di euro, è stata in mostra al Museum of Contemporary Art di Avignone. Nel novembre 2007, la Sam venne condannata ad un risarcimento di 1000 euro a favore del proprietario dell'opera, Yvon Lambert, di 500 euro per la galleria di Avignone in cui era esposta e di 1 euro simbolico verso l'autore. L'artista è stato oggetto di verifiche tributarie in Italia in relazione ai suoi ultimi anni di vita, quando la sua presenza in Italia si prolungava anche per alcuni mesi nel corso dell'anno, al fine di godere di un clima più adatto alla sua età ed alla malattia che lo minacciava. Il fisco italiano ha sostenuto che la presenza in Italia dell'artista e di alcuni immobili nella sua disponibilità fossero sintomo della presenza di una base fissa utilizzata da Twombly per la realizzazione delle sue opere d'arte. Edwin Parker Twombly, cittadino statunitense e residente ai fini tributari negli Stati Uniti d'America, dichiarava e pagava negli Stati Uniti, tutte le imposte sui redditi derivanti dall'attività artistica, come accertato dagli stessi verificatori italiani. La Guardia di Finanza prima, e L'Agenzia delle Entrate poi, hanno ritenuto che, ai sensi della Convenzione per evitare le doppie imposizioni stipulata tra l'Italia e gli Stati Uniti, una parte delle imposte pagate all'erario statunitense avrebbero dovuto essere corrisposte a quello italiano. L'interpretazione del fisco italiano, contestata dai legali dell'artista, ha prodotto uno scontro di interpretazioni legali e tributarie con conseguente richiesta, nei confronti di CY Twombly, di pagamento di imposte pregresse in Italia per molti milioni di euro. La questione si è risolta nel 2012, dopo il decesso dell'artista, con un accordo di adesione fiscale secondo il quale l'Edwin Parker Twombly Jr. Trust - istituito dallo stesso artista nel 2005 - nelle sue funzioni di esecutore delle volontà di Twombly, ha accettato di pagare in Italia alcuni milioni di euro d'imposte, ottenendo conferma dal fisco italiano che l'artista aveva assolto tutti i suoi obblighi tributari e che il fisco statunitense riconoscesse a rimborso, in tutto o in parte, le somme versate allo stato italiano per evitare la doppia imposizione di redditi, per i quali la relativa imposta dovuta era già stata versata. I lavori di Twombly - esposti nelle principali gallerie di arte moderna e contemporanea del mondo - sono arrivati in Italia grazie al gallerista Lucio Amelio, che nel 1965 aprì a Napoli, insieme al gallerista Pasquale Trisorio, la Modern Art Agency.

Arman 1928







Armand Pierre Fernandez, noto come Arman (Nizza, 17 novembre 1928 – New York, 22 ottobre 2005), è stato un pittore e scultore francese. L'artista era solito inserire nelle sue tele strumenti musicali infranti. Una parte del suo lavoro fu poi basata sulle accumulazioni di oggetti come scarpe, monete, orologi, pennelli, tubetti di colore e altro. Si è dedicato anche a opere scultoree, in genere bronzee, che rappresentavano gli stessi soggetti delle tele. Studiò all'École des Arts Décoratifs a Nizza, dove incontrò Yves Klein, e poi all'École du Louvre. Fu un membro del gruppo Nouveau Réalisme. È sepolto al cimitero del Père-Lachaise a Parigi. Sulla sua tomba fece scrivere la beffarda epigrafe "Enfin seul!" (finalmente solo). Le prime tele di Arman furono realizzate fino ai primi anni cinquanta come pittore tradizionale, il distacco vero e proprio dalla pittura tradizionale avvenne subito dopo questo periodo, infatti furono realizzate opere con "timbri" su carta replicati quasi ossessivamente, passando in un secondo momento alle tracce e alle impronte, le Allures. Nei primi anni sessanta lo stile artistico di Arman subisce un nuovo cambiamento, è in questo periodo infatti che nelle sue opere il pittore francese inserisce oggetti distrutti. Tra i massimi esponenti del nouveau réalisme, corrente artistica vuole raccontare l'uomo attraverso oggetti di uso quotidiano (scarpe, orologi, monete, ecc...). Per via delle molteplici tecniche usate, Arman è considerato uno scultore-pittore. Lui stesso si definirà perfettamente presentandosi come “un peintre qui fait de la sculpture”.

Oldenburg 1929







Claes Thure Oldenburg (Stoccolma, 28 gennaio 1929) è un artista e scultore svedese naturalizzato statunitense, appartenente alla corrente della pop art e vincitore del Premio Wolf per le arti nel 1989. La sua ricerca artistica si concentra sul consumismo nella società americana contemporanea soprattutto per quanto riguarda quello legato al cibo. Realizza enormi sculture in gesso dipinto raffiguranti gelati, hot-dog e quant'altro l'ipernutrita popolazione americana consuma negli anni sessanta; queste riproduzioni erano in vendita in un negozio di proprietà dell'artista, aperto nel 1961, da lui stesso battezzato The Store. Il cibo, in quanto oggetto di consumo, si carica, nell'opera di Oldenburg, di un'accezione di orrido, perché viene svalutato del suo ruolo primario e ridotto a prodotto commerciale. La tecnica adottata è sommaria e approssimativa: gli oggetti che egli riproduce sono modellati senza troppa attenzione alla resa naturalistica e dipinti alla svelta lasciando spesso evidenti colature di colore. Altrettanto importante è la scelta dei soggetti: sono tutti prodotti, alimentari e non, facilmente rintracciabili in qualunque negozio del quartiere; egli pone quindi l'accento, come tutti gli esponenti della pop art, sulla società di massa contemporanea ricorrendo un linguaggio facilmente comprensibile da chiunque per quanto riguarda i soggetti, oggetti di uso comune e quotidiano, e i modelli, con uso di colori molto accesi e di forti contrasti cromatici oltre che un consistente abbandono a un certo "cattivo gusto", ripresi dai cartelloni pubblicitari e, più in generale, dal mondo del mercato e del consumo di massa. Facilmente potremmo dunque comprendere le forti critiche alla cultura pop e al mercato del consumo americani. Questo tipo di arte però è nettamente destabilizzante anche dal punto artistico: sulla scorta del Dadaismo e del Neo-Dada, movimento più tipicamente statunitense, Oldenburg porta avanti un'opera di smantellamento dei valori dell'arte che possiamo riscontrare nella scelta di modelli bassi e popolari, nella citazione ironica, con le sgocciolature di colore, del linguaggio pittorico tipico dell'Espressionismo astratto ma soprattutto nel tentativo di fuga dal mercato dell'arte contemporaneo, che tendeva a dare un eccessivo peso economico all'opera d'arte, mediante la scelta di vendere le opere in un negozio come tanti altri. L'arte di Oldenburg ha una notevole importanza riguardo agli sviluppi artistici immediatamente successivi soprattutto per i consistenti influssi su Warhol e su tutta la pop art.

Johns 1930








Jasper Johns (Augusta, 15 maggio 1930) è un pittore statunitense, il maggiore esponente del New Dada unitamente a Robert Rauschenberg. Jasper Johns crebbe ad Allendale, in Carolina del Sud, e riguardo a questo periodo della sua vita ebbe a dire: "nel luogo dove sono cresciuto non c'erano artisti e non c'era arte, quindi non sapevo veramente cosa significasse. Pensavo che significasse che sarei stato in una situazione differente rispetto a quella in cui stavo". Johns studiò all'University of South Carolina dal 1947 al 1948, per un totale di tre semestri. Si spostò poi a New York e studiò per un breve periodo nel 1949 alla Scuola di Design "Parsons". Verso la metà degli anni cinquanta Jasper Johns si impose sulla scena artistica americana instaurando un nuovo rapporto tra immagine reale e immagine dipinta. La sua attenzione era rivolta alla realtà del quotidiano, del comune e del banale; in Tre bandiere, tripla rappresentazione della bandiera degli Stati Uniti d'America realizzata nel 1958 con la tecnica dell'encausto, attuò infatti una rappresentazione piatta e tautologica del soggetto, al limite del figurativo. Come già detto, fu uno dei principali esponenti del New Dada, la corrente artistica americana molto vicina al Nuovo realismo francese, per la quale gli oggetti di uso comune vengono inseriti in un'opera d'arte, così come già si era visto nell'arte Dada di Marcel Duchamp. Il rifiuto dell'espressionismo astratto lo portò a privilegiare gli aspetti formali e costitutivi dell'immagine e a ridurre al minimo la componente gestuale del proprio intervento.Il problema della rappresentazione del reale trovò in Johns una possibile soluzione attraverso l'inserimento dell'oggetto stesso (il ready-made) all'interno del dipinto. L'artista spiega che nelle sue opere si trovano quegli oggetti "[...] che si guardano, ma che non si vedono". Un discorso simile agli "impacchettamenti" dei monumenti di Christo e Jeanne-Claude. È stato eletto Accademico d'Onore dell'Accademia delle arti del disegno di Firenze. A lui è stato dedicato il documentario - Jasper Johns: Ideas in Paint di Rick Tejada-Flores (1989)

Spoerri 1930




Daniel Spoerri, (propriam. Daniel Isaac Feinstein). - Scultore svizzero di origine romena (n. Galaţi 1930). Emigrato a Zurigo nel 1942, presso uno zio dal quale prese il nome, ha studiato danza ed è stato primo ballerino dell'Opera di Berna (1954-57); si è poi dedicato alla scenografia e si è interessato di poesia concreta, curando la pubblicazione del periodico Matérial (1955-61). Stabilitosi a Parigi dal 1959, ha creato multipli cinetici (MAT: Multiplication, art, transformation). Legato al gruppo dei Nouveaux réalistes, ha realizzato dei tableaux-pièges (quadri-trappola), assemblages di oggetti di uso quotidiano, incollati a supporti e ribaltati nell'orientamento, che tendono a fissare momenti e situazioni specifiche (La colazione di Kichka I, 1960, New York, Museum of modern art). A successive serie di tableaux-pièges che introducono grottescamente animali morti, sono seguite opere che combinano romantici paesaggi o effetti trompe-l'oeil con elementi ready made. Nei primi anni Novanta S. ha avviato una serie di installazioni nei dintorni di Seggiano, in Toscana, gettando le basi di un progetto culminato con la creazione del Giardino di Daniel Spoerri (1997), parco di sculture cui hanno contribuito più di 40 artisti.Anuszkiewicz 1930






Richard Joseph Anuszkiewicz (23 maggio 1930 - 19 Maggio, 2020) è stato un americano pittore , incisore e scultore . Anuszkiewicz è nato a Erie, in Pennsylvania, figlio di Victoria (Jankowski) e Adam Anuszkiewicz, che lavorava in una cartiera. I suoi genitori erano immigrati polacchi. Anuszkiewicz si formò al Cleveland Institute of Art di Cleveland , Ohio (1948-1953), e poi con Josef Albers alla Yale University School of Art di New Haven, Connecticut (1953-1955) dove ottenne Maestri di belle arti. È stato uno dei fondatori e principali esponenti dell'Op Art , un movimento tra la fine degli anni '60 e l'inizio degli anni '70. Victor Vasarely in Francia e Bridget Riley in Inghilterra furono le sue principali controparti internazionali. Nel 1964, la rivista Life lo definì "uno dei nuovi maghi dell'Op". Mentre rifletteva su una mostra in una galleria di New York City di Anuszkiewicz del 2000, il critico d'arte del New York Times Holland Cotter ha descritto i dipinti di Anuszkiewicz: "Il dramma - e sembra la parola giusta - è nella sottile chimica dei colori complementari, che fa risplendere la geometria come se la luce uscisse da dietro. " Anuszkiewicz ha esposto alla Biennale di Venezia , alla Biennale di Firenze e a Documenta , e le sue opere sono in collezioni permanenti a livello internazionale. È stato eletto nella National Academy of Design nel 1992 come membro associato e ne è diventato membro a pieno titolo nel 1994. Considerato una forza importante nel movimento dell'Op Art, Anuszkiewicz si preoccupava dei cambiamenti ottici che si verificano quando diversi colori ad alta intensità vengono applicati alle stesse configurazioni geometriche. La maggior parte del suo lavoro comprende indagini visive di effetti strutturali e di colore formali, molti dei quali annidati in forme quadrate simili al lavoro del suo mentore Josef Albers . Nella sua serie "Omaggio alla piazza", Albers ha sperimentato le giustapposizioni di colore e Anuszkiewicz ha sviluppato ulteriormente questi concetti. Anuszkiewicz ha continuato a produrre opere in stile Op Art nei decenni successivi della sua carriera. Nel 1963, Anuszkiewicz ha riassunto il suo approccio alla pittura come: "Il mio lavoro è di natura sperimentale e si è concentrato su un'indagine sugli effetti dei colori complementari di piena intensità quando giustapposti e sui cambiamenti ottici che si verificano di conseguenza, e uno studio dell'effetto dinamico dell'insieme."

Ryman 1930


Robert Ryman (Nashville, 30 maggio 1930 – New York, 8 febbraio 2019) è stato un artista statunitense legato al minimalismo, e all'arte concettuale. La gran parte dei suoi dipinti sono caratterizzati da pennellate bianche su tele quadrate. Nel 1992, una grande retrospettiva fu organizzata al Museum of Modern Art e alla Tate Gallery. Ryman fu membro dell'American Academy of Arts and Letters dal 1994. 




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