venerdì 13 gennaio 2023

Corso di disegno e tecnologia: lezione 11 Interventi sul terreno

 

Preparazione del terreno da edificare tramite sbancamento.
La maggior parte dei processi edilizi, comporta un intervento consistente sul terreno. Quasi sempre si tratta di uno sbancamento con spianamento.
Esso si compone di due categorie fondamentali:
• lo scavo;
• il riporto.
L’intervento può consistere in una pura movimentazione, oppure può trattarsi di un intervento speciale, che richiede il supporto di operazioni di armatura, provvisorie o definitive.
Va, comunque, sempre ricordato che, nel caso gli interventi travalichino l’ordinaria amministrazione di una modesta e semplice movimentazione, la materia non è più di competenza del geometra, ma la figura professionale abilitata è quella del geotecnico.
Per quanto concerne il progetto di massima le opere di scavo e di riporto sono basilari per l’aspetto definitivo che deve assumere il terreno.
In particolare, negli elaborati grafici sarà riportata la nuova altimetria del territorio:
• nuove curve di livello;
• tracciamento delle reti;
• ingombro generale delle fondazioni.


Spianamento di superficie di terreno a curve di livello con sterri e riporti.Su un tracciato altimetrico a curve di livello si deve operare uno spianamento di forma rettangolare ABCD. La quota del punto A è pari a 300 m.s.l.m.. Si richiede una pendenza del 2% lungo il lato AB e del 4% lungo il lato BC. La zona SE-SO risulta a riporto; la zona NE risulta a scavo.

Lo scavo a sezione obbligata può essere, se di piccola entità, a mano, altrimenti viene effettuato a macchina.
 Nel tracciamento dello scavo di fondazione occorre procedere in sezione obbligata. Quando lo spazio di cantiere lo permette, si può procedere con uno scavo a macchina, altrimenti, per piccoli scavi, si può procedere con uno scavo a mano.
Il pericolo di franamento del terreno, attraverso lo smottamento dei lati della trincea, richiede, quasi sempre, l’aiuto di armature provvisorie dette sbadacchiature.
Nella trincea dello scavo, l’eventuale presenza d’acqua, può essere risolta con aggottamento tramite pompa.
Sbadacchiatura (armatura provvisoria di legno) per evitare smottamenti (cioè franature del terreno laterale dentro il solco scavato) e aggottamento (rimozione dell’acqua dallo scavo) tramite pompa.

Motopompa in aggottamento.
Nel caso in cui le condizioni del terreno risultino particolarmente scadenti, si possono operare interventi di miglioramento. 
La presenza eccessiva d’acqua può essere combattuta con la creazione di pozzi di drenaggio.
Il consolidamento del terreno in profondità può avvenire tramite una compattazione con intasamento vibrato.
Oppure si può procedere ad un costipamento del terreno, tramite la realizzazione di un reticolo di micropali gettati in opera. Infine, qualora la presenza d’acqua risultasse disturbante per lo scavo, e ci trovassimo nella impossibilità di erigere opportuni sostegni per evitare smottamenti, si può fare ricorso al congelamento del terreno, tramite tubi infissi in cui è immesso azoto liquido.
Aggottamento tramite pozzi drenanti.
Compattazione mediante intasamento vibrato.
Sostegno della zona di scavo con congelamento




Ingegneria naturalistica.
In questi ultimi tempi, va maturando una nuova sensibilità verso la problematica di una corretta gestione dei movimenti delle terre.La risistemazione delle scarpate, la messa in sicurezza di cave esaurite, la necessità di operare un recupero visivo attraverso la rinaturalizzazione, ha sviluppato una vera e propria disciplina: l’ingegneria naturalistica.
Esempio di intervento di ingegneria naturalistica.



Cava.


In virtù di una normativa sempre più stringente, sono partiti molti interventi di messa in sicurezza di cave.


Pianta, sezione e rendering della messa in sicurezza di un fronte di cava.

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