martedì 10 gennaio 2023

Corso di urbanistica: lezione 2 Analisi grafica territoriale

 

Frammento di Tavola Peutingeriana, esempio di rappresentazione del territorio usata dagli antichi Romani.

Analisi grafica territoriale
Disegnare il territorio vuol dire comprendere il territorio disegnato, cioè capire chi, come e in che successione ha modificato il suo aspetto fino a fargli assumere l’attuale forma figurale. Diciamo questo processo analisi grafica del territorio.

 
Lo studio dell’ambiente reale tramite il disegno dal vero
Nello studio visuale paesaggistico, il principale strumento grafico, è costituito dal disegno dal vero. Quanto è affidabile un tipo di disegno di questo genere?

Per quanto possa risultare soggettiva, una rappresentazione di tipo realistico tramite il disegno dal vero, è fondamentale per chi, come il paesaggista, rivolge il proprio interesse fondamentale allo studio dell’ambiente reale, così come lo si osserva da un determinato punto di vista. Quindi, per una verifica delle ipotesi di progetto, assumono grande importanza le tecniche utilizzate per la costruzione delle immagini, in quanto da esse scaturisce la valutazione delle scelte da compiere.
 
Angolo visuale nel disegno dal vero paesaggistico
In particolare, il disegno dal vero, col suo angolo visuale che può superare i 120° (a fronte delle regole prospettiche che controllano una porzione dello spazio entro i 30°), è senza dubbio preferibile rispetto ad altre forme di rappresentazione.
 
Difficoltà di rappresentazione
La complessità della rappresentazione (che deve tenere conto, contemporaneamente, delI'orografia, del tipo di vegetazione, dei centri abitati, delle emergenze architettoniche, ecc.), è dovuta alla difficoltà di stabilire un corretto rapporto tra gli stimoli sensoriali, che la visione di un paesaggio determina ed i segni grafici, che li traducono su carta.
Il rischio di un accumulo initellegibile è sempre presente, questo poiché i segni non possono essere codificati da una convenzione (geometrica, astratta o simbolica), ma devono contenere una alta valenza realistica.
Tuttavia quando la rappresentazione viene condotta in maniera esemplare, anche se si tratta, in definitiva, di una serie di disegni dal vero, quindi poco oggettivabili, l’informazione contenuta è di altissima qualità ed utilità.
Il nucleo abitato di Sperlonga rappresentato con la tecnica del disegno dal vero. Questi interventi grafici sono di grande utilità negli studi preliminari dei piani regolatori di località contrassegnate da considerevoli valori ambientali e paesaggistici.
Un'immagine di Sperlonga in allontanamento rispetto alla precedente.

Immagine della costiera tirrenica in prossimità di Sperlonga in un’ulteriore successione di allontanamento.
È importante che, la comprensione del territorio, avvenga sfruttando,  sinergicamente, una lettura diretta (dal vivo) ed indiretta (foto, video, disegni, documentazione storica). Infatti, l’una senza l’altra, risultano monche: la conoscenza della rappresentazione di un’isoipsa (una curva di livello), non potrà, da sola, sopperire all’esperienza di camminare su quella isoipsa. Ma, siccome a questa esperienza diretta, farà, comunque, sempre seguito lo sforzo di fermare le informazioni in un supporto documentario, è soprattutto al trattamento analitico di questi supporti che va indirizzata, adesso, la nostra analisi.
 
Cominciamo dal caso più comune ed elementare: l’analisi della cartolina illustrata di un panorama.
Il processo percettivo è condizionato dall’insieme delle sue molteplici componenti che si fondono. Si ha, dunque, un processo di con-fusione. Il principale strumento operativo-interpretativo per separare le diverse parti, isolarle e ricomporle (secondo opportuni criteri) è quello grafico.
 
Tale strumento diventa veramente efficace se unito ad altri stratagemmi operativi.
Uno di essi consiste nel mettere a confronto, graficamente, le immagini dello stesso luogo da diversi punti di osservazione.
 
Ma su quali oggetti raffigurati dobbiamo porre la nostra attenzione?
I principali elementi che contribuiscono alla forma del territorio sono:
elementi naturali (crinali, spiagge, corsi d’acqua, ecc.);
elementi fisici (costituzione geologica, fitolitologica, ecc.);
azioni dei fattori fisici (venti, temperature, soleggiamento, precipitazioni, ecc.);
elementi indotti dall’uomo (produrre, ricoverarsi, spostarsi, ricrearsi, ecc.).

In primo luogo la nostra analisi dovrà, di volta analizzarli, stabilendo un opportuno criterio di priorità. 


Sinistra. Il dilavamento, per effetto delle acque meteoriche, dei terreni privati del rivestimento vegetale.
Destra. Le erosioni, le frane, tanto frequenti nei terreni resi instabili dall’azione delle acque non trattenute dal manto vegetale.
Aspetti dello spopolamento: parziale abbandono delle abitazioni 
Distrutto il bosco e degradato il pascolo, le attività si concentrano nel fondovalle in un mosaico di proprietà e di colture.

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