mercoledì 27 marzo 2024

Architetti internazionali del XX Secolo: Fuller 1895

Fuller 1895





Richard Buckminster Fuller (Milton, 12 luglio 1895 – Los Angeles, 1º luglio 1983) è stato un inventore, architetto, designer, filosofo, scrittore e conduttore televisivo statunitense. Fu anche professore alla Southern Illinois University. Fuller nacque il 12 luglio 1895 a Milton, Massachusetts, figlio di Richard Buckminster Fuller e Caroline Wolcott Andrews e pronipote della scrittrice Margaret Fuller. Il padre morì quando Richard era dodicenne e il giovane Fuller passò la giovinezza in una fattoria su un'isola poco lontano dalle coste del Maine. Era solito realizzare oggetti in legno e in gioventù sperimentò idee per costruire delle piccole barche a propulsione umana. Questo gli diede una buona base di conoscenza dell'uso dei materiali e delle tecnologie necessarie a lavorarli, maturando in lui il desiderio di approfondire tali competenze. Fuller in seguito guadagnò una qualificazione da operatore di macchinari e imparò a lavorare su numerose macchine utensili per la lavorazione delle lamiere. Frequentò la Milton Academy in Massachusetts e in seguito frequentò l'Università Harvard, ma ne fu espulso due volte: la prima per aver dato spettacolo davanti ad un intero corpo di ballo, la seconda per la sua "irresponsabile mancanza di interesse". Come dato a margine, ricusò e non si adattò mai all'ambiente delle cosiddette "fratellanze universitarie", tipiche di alcune università americane. Durante il periodo estivo degli studi alla Harvard lavorò in Canada come meccanico in una filanda e come meccanico in una ditta di inscatolamento. Nel 1917 si sposò con Anne Hewlett e partì per la Prima guerra mondiale entrando nella marina militare. Servì come operatore radio di bordo, come editor di giornali e come comandante di una nave soccorso. In seguito tornò alla ditta di inscatolamento di carni, dove era stato operaio ai macchinari, ma acquisendo la qualifica di manager. Negli anni venti fondò la Stockade Building System insieme al suocero, per produrre case leggere, impermeabili e antincendio. La compagnia fallì. Nel 1927 a Chicago, a 32 anni, in bancarotta e disoccupato, subì la perdita della figlia Alexandra, che morì di polmonite. Il senso di responsabilità per ciò che era accaduto lo spinse a bere e a contemplare il suicidio. All'ultimo momento, per spersonalizzare la sua sofferenza, decise di trasformare la sua vita in "esperimento": "usata per scoprire cosa un singolo uomo può fare per cambiare il mondo e beneficare l'umanità intera". Nel Francobollo Statunitense per la commemorazione di Buckminster Fuller e dei suoi contributi nel campo dell'architettura e della scienza, sono presenti alcune delle sue invenzioni. La sua testa è a forma di cupola geodetica, e sono presenti anche una sua automobile e altri veicoli, insieme ad un impianto radar. Fuller accettò un incarico al Black Mountain College in North Carolina. Lì sviluppò il concetto di cupola geodetica. Progettò il primo edificio a cupola, estremamente leggero, ma "in grado di sostenere il proprio peso", senza apparenti utilizzi pratici. Il Governo capì l'importanza del progetto e assunse Fuller per costruire cupole per le installazioni dell'esercito. Vennero costruite migliaia di queste cupole in pochi anni.I successivi cinquanta anni di Fuller sono documentati con cura in 28 "Diari": sono gli anni in cui crea le sue principali invenzioni nel campo dell'edilizia, del trasporto e delle costruzioni. Con la piccola eredità della madre Fuller finanziò i suoi esperimenti e investì nello sviluppo della Dymaxion Car: è durante una delle presentazioni della sua auto che incontrò Jacque Fresco. Fuller credeva che la società umana si sarebbe presto approvvigionata di energia principalmente da fonti rinnovabili, come l'energia solare e eolica. Fuller ottenne 25 brevetti e numerosi dottorati onorari. Il 16 gennaio 1970 ricevette la Medaglia d'Oro dall'American Institute of Architects. Il 23 febbraio 1983 fu premiato con la Medaglia presidenziale della libertà dal Presidente Reagan. Morì a 88 anni, mentre sua moglie era in coma per un cancro. Durante una visita in ospedale si alzò di colpo esclamando "Sta stringendomi la mano!". L'emozione provata gli causò un attacco cardiaco e morì un'ora dopo. Sua moglie lo seguì 36 ore più tardi. È sepolto al Mount Auburn Cemetery di Cambridge, nei pressi della Harvard University di Boston, nel Massachusetts. Fuller è famoso principalmente per le sue cupole geodetiche, che sono parte anche delle moderne stazioni radar, di edifici civili e tensostrutture. La loro costruzione si basa sull'estensione di alcuni principi base dei solidi semplici, come il tetraedro, l'ottaedro e solidi con numero di facce maggiore che possono considerarsi approssimazione della sfera. Le strutture così concepite sono estremamente leggere e stabili. La cupola geodetica è stata brevettata nel 1954, ed è stata una parte fondamentale del processo creativo di Fuller teso all'esplorazione della natura per inventare nuove soluzioni di design. Negli anni cinquanta, Fuller intuì le potenzialità della carta e del cartone come materiale da costruzione, anticipando di 40 anni le innovative applicazioni di Shigeru Ban: Fuller utilizzò la carta nel brevetto del sistema delle Paperboard Domes, cupole geodetiche destinate a fornire alloggio ai fanti dei Marines. La piena applicabilità dell'idea sottesa alle Paperboard Domes dovette confrontarsi con le criticità legate alla scarsa idrorepellenza dei materiali, che Shigeru Ban poté superare avvalendosi di vernici poliuretaniche. Nel 1954 a Milano nel giardino Sforza Fuller espose un'innovativa cupola in cartone colorato di arancione, dal diametro di 10 metri, per un peso di 600 kg, involucro esterno di un'abitazione unifamiliare di circa 95 m2. Montata sul posto con l'ausilio di pochi utensili, si aggiudicò il Gran Premio alla Triennale milanese.

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