Pittore e illustratore italiano (n. Roma 1951). Artista versatile, innovativo contaminatore di generi, nella sua prima produzione artistica figurano opere su carta e di piccole dimensioni, mentre i primi acrilici su tema, realizzati a partire dal 1988, associano riferimenti ai cartoon e citazioni del repertorio delle avanguardie storiche. Autore della copertina di Porci con le ali di M. Lombardo Radice e L. Ravera (1976), collaboratore delle riviste Linus, Frigidaire, Tango, Comic art, Alter alter, gli sono state dedicate numerose mostre (Roma, Chiostro del Bramante, 2004; Torino, Museo internazionale di arti applicate, 2009; Roma, Palazzo Cipolla, 2010; Roma, Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea, 2015). E. è inoltre autore di saggi di critica d’arte, tra i quali si citano Il suicidio dell’arte (2000), Nel paese dei bibliofagi (2010), Controstoria dell'arte (2011), Majakovskij (2012), Ramones. Cretin hop (2012), e di romanzi ambientati nel mondo dell’arte (tra gli altri, Delitto d’autore, 2003, e Terra di Siena, 2007).
Francesco Clemente (Napoli, 23 marzo 1952) è un pittore e disegnatore italiano. Francesco Clemente, assieme a Sandro Chia, Enzo Cucchi, Nicola De Maria e Mimmo Paladino, è uno dei protagonisti della Transavanguardia italiana, movimento artistico, teorizzato dal critico d'arte Achille Bonito Oliva, nato verso la seconda metà degli anni settanta del XX secolo. L’evoluzione artistica di Clemente sfrutta simboli della tradizione occidentale e orientale, immagini video e cultura popolare. Il mondo interiore dell’artista rifugge da concetti e idee che non siano il mero atto del disegno facendo dialogare il passato con il futuro, idiomi e stili distanti geograficamente ma accomunati artisticamente. Membro dell'Accademia Americana delle Arti e delle Lettere, vive e lavora a New York e a Varanasi in India. Clemente ha compiuto i sui primi studi liceali a Napoli; nel 1970 si trasferisce a Roma per frequentare la facoltà di Architettura[6] che non porterà mai a termine. Con il trasferimento nella capitale entra in contatto con vari artisti tra cui Cy Twombly e Alighiero Boetti, che influenzano i suoi esordi artistici. Nel 1971 tiene alla Galleria di Valle Giulia di Roma la sua prima mostra personale. Affascinato dalla poesia e dalle culture diverse e lontane, ha intrapreso numerosi viaggi, spesso in Asia, entrando in contatto non solo con la cultura afghana e con quella indiana (dopo un primo viaggio a Madras, tornerà in India diverse volte negli anni settanta), ma anche con quella sudamericana e giamaicana. Continua ad esporre le sue opere nel 1975 alla galleria Massimo Minini di Brescia, Franco Toselli a Milano, Gian Enzo Sperone a Torino e a Roma. A partire dagli anni ottanta espone alla Biennale di Venezia e a New York, dove si era trasferito con la famiglia, e questo gli vale la collaborazione con Andy Warhol, Kenny Scharf e Keith Haring. Nel 1989, oltre alla mostra alla Lisson Gallery di Londra, espone i suoi lavori a Napoli alla galleria di Lucio Amelio e prende parte a numerose mostre in gallerie e musei. I suoi lavori vengono esposti dall’Università di Berkeley, in California, al Metropolitan Museum di New York, all’Art Institute di Chicago e al Museum of Modern Art di New York. Negli anni a seguire la sua produzione artistica, che appare con regolarità anche in tutti i paesi europei, può contare sulla collaborazione con le gallerie di Daniel Templon e Yvon Lambert di Parigi, Paul Maenz di Cologne, Mary Boone Gallery, Sperone Westwater Gallery, Gagosian Gallery e Leo Castelli Gallery di New York, Akira Ikeda Gallery di Tokyo, Galerie Michael Haas di Berlino, Galerie Thaddaeus Ropac di Parigi e Salisburgo, Galeria Javier Lopez di Madrid, James Cohan Gallery di Shanghai.
Marco Lòdola
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