giovedì 4 dicembre 2025

Corso di storia dell'architettura: Cucinella 1961

 Cucinella 1961















Mario Cucinella (Palermo, 29 agosto 1961) è un architetto, designer e accademico italiano. Nel 2009 ha vinto il premio MIPIM (Marché International des Professionnels d'Immobilier) nella categoria green building con il Centre for Sustainable Energy Technologies (CSET). Due anni dopo, nel 2011 vince di nuovo il prestigioso premio nella stessa categoria con la sede centrale italiana della 3M. Nel 2017 il Ministero per i Beni e le Attività Culturali lo ha incaricato della curatela del Padiglione Italia alla Biennale di Architettura 2018, che Cucinella ha intitolato Arcipelago Italia. Si laurea a Genova con Giancarlo De Carlo nel 1987. Dal 1987 al 1992 lavora nello studio di Renzo Piano a Genova e a Parigi, come responsabile di progetto. Nel 1992 fonda Mario Cucinella Architects (MCA) a Parigi e nel 1999 a Bologna. Dal 1998 insegna in vari atenei (Facoltà di Architettura di Ferrara, Università di Nottingham, IED di Torino, Università Federico II di Napoli). È direttore del comitato scientifico di PLEA (Passive and Low Energy Architecture). Nel 2015 il Royal Institute of British Architects (RIBA) gli conferisce un'International Fellowship per l'anno 2016. Nel 2014 ha collaborato con Renzo Piano al progetto G124 per il recupero delle periferie in Italia. Nel 2012, fonda Building Green Futures, un'organizzazione no-profit con l'obiettivo di diffondere un'architettura che garantisca dignità, qualità e performance nel rispetto dell'ambiente nei paesi in via di sviluppo. Tra le sue realizzazioni più significative: il Centre for Sustainable Energy Technologies (CSET) di Ningbo, la sede della società 3M a Milano, il progetto per l'Agenzia regionale per l'Ambiente (ARPA) a Ferrara; il nuovo Palazzo Comunale di Bologna il Nido d'infanzia di Guastalla, ispirato al ventre della balena di Pinocchio, e il Polo Universitario ad Aosta, l'edificio One Airport Square ad Accra, la nuova sede delle Poste e Telecomunicazioni ARPT di Algeri, il Centro Universitario Ospedaliero sempre ad Algeri, il Polo Chirurgico per l'Ospedale San Raffaele di Milano 








Ekspozita Building è il nome del nuovo progetto di Mario Cucinella Architects (MC A), studio internazionale di architettura specializzato nella ricerca sulla sostenibilità. L’edificio nascerà nel centro di Tirana, in Albania, e rappresenterà una preziosa risorsa verde e pubblica in un ecosistema cittadino che soffre la mancanza di spazi aperti. La struttura avrà una destinazione a uso misto e raggiungerà i 93 m di altezza in cui si alterneranno aree commerciali, residenziali e pubbliche. L’immaginazione dello studio MC A è riuscita, attraverso una semplice rotazione della sagoma rispetto al lotto e l’arretramento del piano terra, a dar vita ad una struttura imponente, ma completamente permeabile: non ci sono fronti completamente chiusi e diversi varchi creano corridoi che connettono il nuovo all’esistente. La corte interna e la presenza di terrazze verdi semicircolari contribuiscono a connotare il progetto come una vera e propria oasi tra i grigiori del traffico cittadino.La ricercata irregolarità della geometria dell’Ekspozita Building consente la realizzazione di 24 piani sfruttando solo il 44% del suolo a disposizione, mentre il design delle facciate è stato appositamente studiato per limitare l’impatto solare e ridurre fino al 30% i consumi energetici.Il cantiere dell’edificio sarà inaugurato nel 2020 e la fine lavori è prevista per il 2023.




 
Nel quartiere Viertel Zwei di Vienna, green district della città in continua espansione, lo studio bolognese Mario Cucinella Architects firmerà due torri multifunzionali concepite come una città verticale.
Vincitore del concorso internazionale di Architettura bandito dall'investitore austriaco Ic Development, il progetto prevede la realizzazione di due torri molto diverse tra loro per forma e linguaggio. La torre più bassa sarà alta 90 metri e ospiterà al suo interno prevalentemente residenze, mentre nella seconda torre, alta 120 metri, troveranno posto un hotel e degli uffici. 
Ma le torri non differiscono unicamente per altezza e destinazione d’uso, ma anche per il linguaggio architettonico utilizzato: mentre la torre residenziale è stata concepita come un’estensione in verticale dell’intorno esistente e del grande parco del Prater con il fine di istituire un rapporto di continuità non solo visivo ma soprattutto qualitativo tra natura e spazio costruito, la torre terziaria è stata invece pensata come edificio iconico, progettato per emergere dal suo contesto, caratterizzata da una geometria organica ed affusolata che ne valorizzi la verticalità. 
Quest’ultima, dovendo ospitare spazio di lavoro e servizi, presenta un layout dei piani e un sistema di facciata progettati con lo scopo di ottimizzare l’illuminazione naturale degli ambienti interni, minimizzandone allo stesso tempo i fenomeni di abbagliamento e surriscaldamento.




mercoledì 3 dicembre 2025

Corso di storia dell'architettura: Tchoban 1962

Tchoban 1962








Sergei Tchoban (Leningrado, 9 ottobre 1962) è un architetto russo naturalizzato tedesco. Sergei Tchoban (nato il 9 ottobre 1962 a Leningrado, Unione Sovietica) è un architetto russo naturalizzato tedesco. La sua attività si svolge tra l'Europa e la Russia. Membro dell'Unione degli architetti tedeschi (Bund Deutscher Architekten - BDA), dell'Unione degli architetti della Russia e dell'Unione dei pittori della Russia, accademico della filiale moscovita dell'Accademia internazionale di architettura e membro ad honorem dell'Accademia russa di belle arti, ha vinto vari premi per l'architettura e ha preso parte a diverse mostre di architettura. Il padre, Enver Tchoban, fisico teorico, professore, ha insegnato al Politecnico; la madre, Irina Tchoban, ha lavorato presso la medesima Università come ingegnere delle turbine; il nonno, Solomon Kantor, ha anche lui insegnato come professore presso il Politecnico. Negli anni dal 1973 al 1980 Sergei Tchoban ha svolto gli studi presso la scuola superiore di belle arti B.Ioganson, nel periodo 1980—1986 ha frequentato la facoltà di architettura dell'Università di pittura, scultura ed architettura I.Repin di San Pietroburgo (presso lo studio dei professori S.Speranskij e V.Volonsevich). A partire dal 1986 ha lavorato presso lo studio di architettura di V.Fabritskij, e dal 1989 ha iniziato la propria carriera autonomamente a Leningrado. Nel 1991 si trasferisce in Germania, dove dal 1992 lavora nello studio amburghese di architettura Nietz, Pratsch, Sigl Architekten. Nel 1995 diventa il co-partner dello studio che prende il nome nps tchoban voss, e diventa il capo dell'ufficio berlinese. Dai progetti di Sergei Tchoban sono stati realizzati a Berlino la sala cinema “Cubix”, il complesso edilizio “DomAquaree”, il Centro culturale ebraico e la sinagoga Chabad Lubavitch a Munsterstrasse, l'hotel nhow, il complesso Mall of Berlin e l'edificio del Museo del design architettonico (insieme a Sergej Kuznecov). Nel 2003 inaugura a Mosca lo studio di architettura «Tchoban e partners», nel 2006, a seguito della fusione con l'ufficio «S. P. Project», crea insieme a Sergej Kuznecov e Pavel Shaburov lo studio di architettura unito SPEECH diventandone co-partner. Nel 2008 insieme a Sergej Kuznecov fonda la rivista architettonica SPEECH. Nel 2009 inaugura la Fondazione del disegno di architettura Tchoban Foundation Museum for Architectural Drawing. Per due volte è stato il curatore del Padiglione Russo alla Biennale di Architettura di Venezia: nel 2010 realizza nell'ambito della Biennale il progetto espositivo "Fabbrica di Russia" (insieme a Sergej Kuznecov, Pavel Khoroshilov e Grigory Revzin), nel 2012 realizza il progetto i-città / i-terra (insieme con il Commissario del Padiglione Grigory Revzin, co-curatori Sergej Kuznecov e Valery Kashirina) ottenendo il primo premio conquistato da architetti russi nella storia della Biennale - il Premio Speciale della Giuria. Nel 2013-2014 dirige lo studio per i laureandi presso la Scuola di Architettura MARSH Mosca. Negli anni 2009-2011 è stato membro e presidente del Consiglio urbanistico della città di Linz (Austria). Dal 2011 è membro del Consiglio urbanistico della fondazione "Skolkovo" . Dal 2013 è membro del Consiglio di architettura della Commissione di architettura e urbanistica del Comune di Mosca.

martedì 2 dicembre 2025

Corso di storia dell'architettura: Mazzanti 1963

Mazzanti 1963















Giancarlo Mazzanti (nato nel 1963) è un architetto colombiano con sede a Bogotà. Mazzanti è nato a Barranquilla , Colombia nel 1963. Si è laureato in architettura presso la Pontificia Università di Javeriana, Bogotá ( Pontificia Universidad Javeriana ) nel 1987 Si è laureato in Storia e Teoria dell'architettura e del design industriale presso l' Università degli Studi di Firenze , Italia nel 1991.Il lavoro di Mazzanti include Biblioteca Parque España , León de Greiff Library (Bibliotheca La Ladera) a Medellín, Gerardo Molina College , [8] Restaurant Nazca , Habitar 72 , Habitar 74 e il Medellin Coliseum (per IX Giochi Sudamericani). Ha vinto il Global Award for Sustainable Architecture dell'Istituto francese di architettura (Cité de l'architecture et du patrimoine). Ha progettato anche l'asilo El Porvenir a Bosa , il Gerardo Molina College a Suba , il Museo del Caribe a Barranquilla, il Third Millennium Park a San Victorino e il Colosseo. Giancarlo Mazzanti (1963, Barranquilla, Colombia) è un architetto dell'Università Javeriana di Bogotá, con una laurea in Disegno industriale presso l'Università di Firenze in Italia (1991). Ha insegnato in diverse università colombiane e nelle università di Princeton, Harvard e Columbia e il suo lavoro è esposto nelle collezioni permanenti del MoMA e di Pompidou. I valori sociali sono al centro dei progetti di architettura di Mazzanti. Cerca progetti che potenziano le trasformazioni e costruiscono comunità. Mazzanti ha impegnato la sua vita professionale per il miglioramento della qualità del design dell'ambiente di costruzione e del concetto di uguaglianza sociale, le sue opere riflettono i cambiamenti sociali significativi che stanno avvenendo oggi in America Latina. Il suo lavoro ha contribuito a dimostrare che un buon design può portare a nuove identità per le città e i loro abitanti, trasgredendo la reputazione di criminalità e povertà.