venerdì 9 febbraio 2024

Architetti internazionali del XX Secolo: Sullivan 1856

 Sullivan (1856)





Louis Henry Sullivan (Boston, 3 settembre 1856 – Chicago, 1924) è stato un architetto statunitense. È considerato il padre del Movimento Moderno negli Stati Uniti d'America. Da molti è ritenuto il primo progettista dei moderni grattacieli, anche per l'influenza teorica e pratica che egli esercitò sulla Scuola di Chicago dove appunto nacquero questi nuovi edifici alla fine dell'Ottocento. Nel suo studio, che egli divise con Dankmar Adler, si formò Frank Lloyd Wright, ed è dove per alcuni nacque il concetto di architettura organica. Louis Sullivan era nato a Boston, studiò architettura al Massachusetts Institute of Technology (MIT). Dopo una breve esperienza nello studio di Frank Furness a Filadelfia, dove ebbe modo di sperimentare lo stile gotico "orientalizzato" - caro allo stesso Furness, si trasferì a Chicago nel 1873 prendendo parte al boom edilizio creatosi in quella città dopo l'incendio del 1871. Qui lavorò dapprima nello studio William LeBaron Jenney, che era la personalità più emergente della nascente Scuola di Chicago, considerato come il primo progettista ad aver realizzato una struttura portante in acciaio; dopo aver studiato due anni a Parigi all'École des Beaux-Arts, nel 1880 divenne socio sempre a Chicago di Dankmar Adler, con il quale ebbe inizio il periodo più produttivo della sua vita di progettista. La loro prima opera fu l'Auditorium di Chicago del 1889 (dove Adler e Sullivan riservarono l'ultimo piano al loro studio), che Bruno Zevi definisce ”forse il massimo capolavoro della scuola richardsoniana”. Nel 1891 il Wainwright Building a St. Louis nello stato del Missouri, (spesso indicato come il primo grattacielo del mondo) e nel 1899 i magazzini Carson Pirie Scott, altra opera eccezionale, che ”fa di Sullivan” - sempre come dice Bruno Zevi - ”il profeta dell'architettura moderna”. La struttura d'acciaio permette edifici più alti con larghe finestre, il che significa più luce interna e più superficie di piano, più spazio architettonico agibile. I limiti tecnici delle strutture murarie tradizionali erano sempre stati un impedimento a più affrancate espressioni, ma adesso improvvisamente quegli ostacoli erano spariti e, i precedenti storici e gli stili, che avevano guidato l'architettura, erano posti in crisi da questa nuova libertà creativa legata a soluzioni tecnologiche prima sconosciute. Sullivan abbracciò per primo il cambiamento che derivava dall'uso della struttura d'acciaio, creando un linguaggio di forme che si adattavano alle nuove altezze, semplificando l'apparenza degli edifici attraverso l'uso di una decorazione semplificata ed eliminando gli stili storici. Introdusse un ornamento floreale inserito in bande verticali che enfatizzavano la verticalità delle costruzioni e relazionò la loro forma al loro scopo. È il famoso detto la forma segue la funzione che sarà una dei basamenti teorici del Funzionalismo e di riflesso del Movimento Moderno. Tutto ciò era rivoluzionario, architettonicamente affascinante, ma anche commercialmente affidabile e di successo. Dopo la rottura della società con Adler, avvenuta dopo il Guaranty Building, inizia per Sullivan un lento declino sia professionale che umano, dovuto in buona parte all'alcolismo di cui fu vittima. Le posizioni di Sullivan, rigorose e rivoluzionarie, ad un certo momento mal si adattano alle esigenze della società e lo portano all'isolamento. Non riesce più a realizzare grandi lavori, gli sono conferiti solo incarichi per piccole banche del Midwestern; scriverà libri e nel 1922 apparirà come critico del progetto vincitore di Raymond Hood per il Chicago Tribune. Una torre neogotica che Sullivan giudicherà come uno scandaloso pezzo di storicismo. Sullivan morirà a Chicago nel 1924. Sullivan è il primo architetto moderno americano. La composizione architettonica dei suoi edifici, semplificata, guidata dalla natura funzionale del tema e dalla tecnologia, anticipa temi e soluzioni del Movimento Moderno. Un'architettura regolata da necessità oggettive, che abbandoni l'ornamento. L'architettura di Sullivan ha comunque un grande fascino ed un disegno attento e "selezionato" che va dal particolare architettonico all'insieme. Tutto ciò è ben evidenziato nelle bande verticali del Wainwright Building, nell'esplosione Art Nouveau di ferro lavorato sull'entrata d'angolo dei magazzini Carson Pirie Scott, nei grifoni di terracotta della finestra circolare del Union Trust, nei bianchi angeli del Bayard Building, nell'eleganza complessiva delle tre parti in cui Sullivan divide il grattacielo (zona basamentale, parte intermedia e attico), così magistralmente esemplificati nel Buffalo, Guaranty Building.


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