La mail art, anche conosciuta con il termine arte
postale, è un movimento artistico populista che usa il servizio postale come
mezzo di distribuzione, tramite l'invio di opere generalmente di piccolo
formato creando così un feed-back tra mittente e destinatario. La mail art è
considerata arte solo dopo la sua spedizione. Gli artisti di mail art vengono
regolarmente coinvolti sullo sviluppo di tematiche specifiche per poi
realizzare mostre o pubblicazioni. I materiali più comunemente utilizzati per
la mail art includono cartoline, carta, collage composti da oggetti di uso
comune ed immagini riciclate, francobolli di pelle, francobolli d'artista e
dipinti, ma possono anche includere poesie, sound art e musica, tanto che oggi
si parla di un network parallelo chiamato cassette culture o tape network
sviluppatosi con l'introduzione delle musicassette come espressione
sonoro-musicale della mail art. Se le origine della mail art possono essere
rintracciate nei primi esperimenti del futurismo con i collaggi postali di Ivo
Pannaggi (1920) o con la creazione di francobolli di Dadaisti come Marcel
Duchamp, è altresì vero che la costituzione di un vero e proprio network di
artisti postali risale agli anni '50 e '60, quando dal movimento Fluxus si
sviluppò in tutto il mondo, con migliaia di partecipanti provenienti da oltre
50 nazioni. Fu poi Ray Johnson e la sua New York Correspondence School a
sviluppare il primo network di artisti postali che si auto-definirono come tali. La comunità degli artisti postali danno valore alla
interconnettività dei partecipanti e promuovono un'etica di egualitarismo che
spesso aggira i circuiti ufficiali dell'arte fatti di musei, gallerie e fiere.
I mail artist fanno affidamento sulla rete di contatti come principale metodo
di diffusione del loro lavoro, piuttosto che dipendere dall'abilità nel trovare
spazi espositivi. Questa comunità abbraccia quindi uno status alternativo e
da outsider, e si autodefinisce come "The Eternal Network" o solo
come "The Network". Per contro, la mail art si basa sulla
comunicazione interpersonale, sullo scambio e sulla creazione di una comunità
virtuale di principianti ed amatori, ed in questo senso può essere vista come
anticipatrice delle cyber comunità che possiamo trovare su internet.
11 VI RACCONTO LA STORIA DELL'ARCHITETTURA 1
Vi racconto la Storia dell’Architettura 1 raccoglie in maniera divulgativa e narrativa le lezioni tenute nel corso di molti anni d’insegnamento superiore ed universitario e pubblicate nel blog HOMO LUDENS
(https://nonmirompereitabu.blogspot.com/)
L’opera completa si compone di 3 volumi.
Vi racconto la Storia dell’Architettura 2. In questo secondo volume sono raccolte le biografie e le opere degli architetti della generazione prebellica ed interbellica pubblicate nel blog
HOMO LUDENS
(https://nonmirompereitabu.blogspot.com/).
L’opera completa si compone di 3 volumi.
Vi racconto la Storia dell’Architettura 3. In questo terzo volume sono raccolte le biografie e le opere degli architetti della generazione postbellica pubblicate nel blog HOMO LUDENS
(https://nonmirompereitabu.blogspot.com/)
L’opera completa si compone di 3 volumi.
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