lunedì 15 aprile 2024

Storia dell'Architettura: Neoplasticismo

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 NEOPLASTICISMO


Il neoplasticismo architettonico è un movimento artistico e architettonico che emerse nei Paesi Bassi durante il primo decennio del XX secolo. È strettamente legato al movimento artistico del De Stijl, fondato nel 1917 da Theo van Doesburg, Piet Mondrian e altri artisti olandesi.

Il neoplasticismo architettonico si basava sui principi del neoplasticismo, che promuoveva l'uso di forme geometriche astratte, linee rette e colori primari in modo da esprimere l'essenza universale e l'armonia spirituale. Gli architetti neoplastici applicarono questi principi alla progettazione degli edifici, cercando di creare spazi che fossero funzionali, razionali ed esteticamente armoniosi.

Le caratteristiche principali del neoplasticismo architettonico includono:

Geometria astratta: Gli edifici neoplastici sono caratterizzati da forme geometriche semplici e astratte, come rettangoli, quadrati e linee rette. Queste forme sono organizzate in modo rigoroso e simmetrico per creare una sensazione di ordine e chiarezza visiva.

Neutralità dei materiali: Gli architetti neoplastici preferivano l'uso di materiali semplici e industriali, come cemento armato, vetro e acciaio, piuttosto che ornamenti o decorazioni elaborate. Questo enfatizzava l'essenzialità e la purezza delle forme architettoniche.

Principio del piano libero: Il principio del piano libero, sviluppato dall'architetto olandese Gerrit Rietveld, afferma che gli edifici dovrebbero essere progettati con piani liberi e flessibili, senza muri portanti interni. Questo consentiva una maggiore flessibilità nello spazio interno e una liberazione delle limitazioni tradizionali della planimetria.

Uso del colore: L'uso dei colori primari, come il rosso, il giallo e il blu, insieme al bianco e al nero, era una caratteristica distintiva del neoplasticismo. Gli architetti utilizzavano questi colori in modo strategico per enfatizzare le forme architettoniche e creare un forte contrasto visivo.

Razionalità e funzionalità: Gli edifici neoplastici erano progettati con una rigorosa attenzione alla funzionalità e all'efficienza, riflettendo l'ideale del movimento modernista di unire forma e funzione. L'obiettivo era creare spazi architettonici razionali e adatti alla vita moderna.

Il neoplasticismo architettonico ha avuto un impatto duraturo sull'architettura moderna e ha influenzato molti movimenti successivi, come il razionalismo e il modernismo internazionale. Le sue idee di semplicità, chiarezza formale e armonia geometrica continuano a ispirare gli architetti contemporanei nella progettazione di edifici che riflettono l'essenza universale e l'ordine razionale.

ARCHITETTI NEOPLASTICI E LORO OPERE

Gli architetti neoplastici furono figure influenti nel movimento del De Stijl e nel neoplasticismo architettonico, contribuendo con le loro idee e progetti alla trasformazione dell'architettura moderna. Ecco alcuni dei principali architetti neoplastici e le loro opere più significative:

Gerrit Rietveld (1888-1964)

Casa Schröder (1924) a Utrecht, Paesi Bassi: Questa casa unifamiliare è un'icona dell'architettura moderna e del neoplasticismo. Caratterizzata da linee rette, forme geometriche astratte e l'uso di colori primari, la Casa Schröder è un esempio emblematico dei principi del De Stijl applicati all'architettura.

J.J.P. Oud (1890-1963)





Casa Weissenhof (1927) a Stoccarda, Germania: Oud fu uno dei primi architetti neoplastici e partecipò alla Esposizione internazionale di architettura moderna Weissenhof nel 1927. La Casa Weissenhof, progettata insieme ad altri architetti del movimento modernista, presenta una semplice facciata bianca con finestre geometriche e linee pulite.

Cornelis van Eesteren (1897-1988)


Pianta per il Quartiere Generale del De Stijl (1920): Van Eesteren fu coinvolto nella pianificazione urbanistica e nell'architettura del quartiere generale del De Stijl a L'Aia, Paesi Bassi. Sebbene il progetto non sia stato completato, la sua visione per un ambiente urbano razionale e geometrico rifletteva gli ideali del movimento neoplastico.

Robert van 't Hoff (1887-1979)


Casa Van 't Hoff (1917) a Huis ter Heide, Paesi Bassi: Questa casa, costruita nel 1917, è considerata una delle prime opere neoplastiche. Caratterizzata da una forma cubica e semplice, con finestre geometriche e una disposizione razionale degli spazi interni, la Casa Van 't Hoff mostra l'influenza del De Stijl sull'architettura moderna.

J.W.C. Boks (1899-1981)

Sanatorium Zonnestraal (1928) a Hilversum, Paesi Bassi: Boks fu coinvolto nella progettazione del Sanatorium Zonnestraal, un esempio importante di architettura neoplastica. Caratterizzato da linee pulite, forme geometriche e l'uso di materiali industriali come il cemento armato e il vetro, il sanatorio rifletteva l'ideale del De Stijl di armonia e razionalità.

Questi architetti neoplastici hanno contribuito significativamente allo sviluppo dell'architettura moderna e hanno lasciato un'impronta duratura sul paesaggio urbano con le loro opere iconiche che incarnano i principi del De Stijl e del neoplasticismo.